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Pnrr, Corte dei Conti: Italia in ritardo sugli asili

Pnrr, Corte dei Conti: Italia in ritardo sugli asiliPnrr, Corte dei Conti: Italia in ritardo sugli asili
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L’Italia è in ritardo circa le spese del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza relative al potenziamento degli asili, compromettendo gli obiettivi intermedi e finali previsti dal NextGen Eu.

I Magistrati della Corte dei Conti, in tal senso, invitano l’esecutivo e il Ministero dell’Istruzione di accelerare le procedure e le risorse impiegate per selezionare tutti gli interventi e le opere da consentire tramite questo finanziamento visto che l’aggiudicazione dei lavori deve essere fatta, a pena di decadenza o sanzioni, improrogabilmente entro giugno 2023.

I contabili della Corte dei Conti, infatti, hanno rilevato questa insufficienza circa la macchina di spesa del PNRR su Asili e scuole dell’infanzia nella delibera periodica effettuata sullo stato di avanzamento lavori. In particolare, sotto la lente dei togati è finito il mancato rispetto dell’obiettivo intermedio, la cosiddetta milestone, che prevede una pre analisi circa tutte le opere da ammettere a l finanziamento.

Questo obiettivo, infatti, è scaduto al 30 marzo 2022 secondo la tabella di marcia concordata da Palazzo Chigi e la Commissione Europea. Secondo la Corte dei Conti, questo problema potrebbe mettere a serio rischio l’aggiudicazione dei lavori, la quale deve essere conclusa direttamente nel secondo trimestre dell’anno 2023.

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Raccomandazione della Corte dei Conti sulle procedure

Le risorse del PNRR destinate al potenziamento delle scuole per gli infanti, infatti, devono essere migliorate, portando di fatto a un’accelerazione in tutto il processo.

I Magistrati, nel contenuto della delibera, hanno infatti ricordato che l’intero importo del progetto ammonta a circa 4,6 miliardi di euro, ricomprendenti di fatto sia progetti già in essere da sbloccare (per un totale di 700 milioni che sono stati finanziati con uno specifico fondo nazionale) e 2,4 miliardi di euro per la costruzione di nuove strutture all’avanguardia in tutto il territorio nazionale.

La ripartizione generale di queste somme dovrebbe prevedere circa 600 milioni totali per tutte le scuole dell’infanzia e circa 900 milioni di euro per le spese di gestione: una quantità di denaro molto elevata da non sfruttare a pieno.

Per questo motivo bisogna accelerare e creare una razionalizzazione dei fondi, con una gestione unitaria. Oltre al potenziamento delle infrastrutture, infatti, i nuovi fondi PNRR prevedono anche la creazione di più di 260 mila posti pubblici entro il 2025, una cifra molto elevata che porterebbe lavoro a tantissime persone, soprattutto gli insegnanti precari.

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Velocizzare la spesa del PNRR asili e scuole materne

Fra le cause principali individuate dalla Magistratura nella delibera allegata all’analisi circa le spese del PNRR viene menzionata soprattutto una grave lentezza e inadeguatezza all’avviso statale circa l’aumento dei posti disponibili negli asili nido, raccomandato dal ministero già durante la metà di questo anno.

Lo scopo è quello di razionalizzare la gestione dei fondi, trasferendo direttamente agli enti locali la responsabilità di farsi carico di spendere e potenziare i servizi educativi per tutti gli infanti di età minori ai tre anni, correlando le spese in relazione ai posti e ai fondi previsti dal piano.

Com’è possibile notare, secondo i Magistrati contabili questa formula è stata completamente inefficace. I giudici invitano dunque il ministero a velocizzare sostanzialmente l’istruttoria e la sottoscrizione di tutti gli accordi con gli enti locali, al fine di tutelare l’investimento. Secondo la Corte dei Conti, inoltre, la buona riuscita di questo investimento oltre a migliorare le infrastrutture italiane permetterà anche di dare maggiori benefici ai risultati scolastici dei bambini, aumentando di fatto anche la partecipazione delle donne al lavoro nelle scuole.



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TAGS: asili, PNRR, scuola

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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