La Manovra di Bilancio 2021 ha previsto lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica per ciascuno degli anni del piano triennale, 2021, 2022 e 2023. Il che significa che, rispetto all’anno precedente, il Governo ha deciso di mettere a disposizione 1 milione di euro in più per ogni anno.
Ma le novità riguardanti il settore non sono finite qui. La Manovra di Bilancio 2021 infatti ha introdotto delle sostanziali novità per l’edilizia scolastica, che conferma i nuovi poteri a Sindaci e Presidenti provinciali e che finanzia la costruzione di nuove scuole nelle aree d’Italia più svantaggiate.
Vediamo di seguito tutte le novità.
Sommario
Come sappiamo, è da molti anni che gli organi più importanti del nostro sistema pubblico subiscono dei tagli ai fondi, come appunto le scuole, gli ospedali o l’edilizia. Con l’avvento della pandemia Covid-19 però, questi apparati in particolare sembrano tornati finalmente al centro dell’attenzione. Infatti proprio questi sono i settori più riconosciuti e agevolati nella Manovra di Bilancio 2021.
Per ciò che concerne l’edilizia scolastica dunque, è stato stabilito lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
Sono risorse che saranno destinate prima di tutto agli interventi più urgenti, e soprattutto alle zone con maggiore rischio sismico.
Advertisement - PubblicitàMa le novità non sono finite qui. Ricordate il tanto criticato Decreto Scuola, entrato in vigore nel giugno 2020, che conferiva nuovi poteri ai sindaci e ai presidenti provinciali?
Tale provvedimento è stato rinnovato anche per tutto il 2021, al fine di accelerare il più possibile tutti gli interventi legati all’edilizia scolastica. Ricordiamo che i nuovi “poteri” acquisiti da sindaci e presidenti di provincia riguardano:
Un ulteriore provvedimento per l’edilizia scolastica presente all’interno della Manovra di Bilancio 2021, riguarda invece la costruzione di nuovi istituti scolastici.
Per questo progetto sono stati messi a disposizione 40 milioni di euro. Questi saranno destinati appunto alla costruzione ex-novo di nuove scuole innovative. Il che significa che saranno dotate di strumenti digitalizzati e sistemi innovativi al passo coi tempi.
L’obiettivo è quello di agevolare le aree più svantaggiate d’Italia, e impedire quindi lo spopolamento in queste zone. Infatti potranno usufruire dell’incentivo solamente alcune Regioni del Sud e Centro Italia, quali:
Ma anche qui c’è una clausola. A richiedere l’agevolazione per la costruzione di scuole innovative potranno essere i Comuni appartenenti alle suddette Regioni, però solo quelli che non superano i 5.000 abitanti.
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