Il regime dell’edilizia libera comprende una lunga serie di interventi che possono essere realizzati senza la necessità di richiedere autorizzazioni o di comunicare l’inizio dei lavori, tra questi ci sono anche i carotaggi e le perforazioni del sottosuolo.
L’edilizia libera nello specifico si distingue in “totalmente libera”, dove appunto non servirà neanche comunicare l’avvio degli interventi, e “parzialmente libera”, dove non servirà chiedere permessi, ma i lavori dovranno essere dichiarati (approfondisci qui).
Vediamo quando e a quali scopi i carotaggi e le perforazioni del sottosuolo possono essere ammessi tra gli interventi rientranti nell’edilizia libera.
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Advertisement - PubblicitàI carotaggi e le perforazioni del sottosuolo possono essere realizzati in base al regime dell’edilizia totalmente libera al fine di compiere attività di ricerca che rispettino le seguenti caratteristiche:
A disporlo è il Testo Unico per l’Edilizia, che prevede, comunque, che le attività di ricerca nel sottosuolo debbano essere conseguite tenendo sempre conto:
Le attività di ricerca che comprendono la perforazione del sottosuolo devono inoltre avere sempre carattere temporaneo, e possono includere altre metodologie di perforazione oltre ai carotaggi.
Nel rispetto di quanto precisato, possono essere eseguiti senza permessi o comunicazioni non solo i lavori effettivi di carotaggio e perforazione, ma anche quelli finalizzati all’installazione, alla riparazione, alla sostituzione e al rinnovamento delle opere e degli strumenti necessari ad eseguire tali lavori.
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Advertisement - PubblicitàI carotaggi sono, in particolare, delle specifiche tecniche di perforazione che possono interessare il sottosuolo o le strutture edilizie, come le opere in calcestruzzo, cemento armato, pietra o asfalto.
In ogni caso, si tratta di attività di ricerca che vengono conseguite per raccogliere dei campioni di terreno o di materiale da analizzare per studiarne le caratteristiche o verificarne la qualità.
La sostanziale differenza che distingue i carotaggi dalle altre tecniche di perforazione riguarda, appunto, la finalità di analisi per la quale i fori vengono realizzati.
A differenza delle altre metodologie, infatti, il carotaggio prevede sempre il prelevamento di un campione, e non la perforazione di terreno o materiali ai fini, ad esempio, di installare ancoraggi, intervenire su cavi elettrici e tubazioni idrauliche o compiere lavori di consolidamento delle fondazioni.
Per le attività di carotaggio viene impiegato uno specifico macchinario, la carotatrice (o carotatore), che perfora il materiale con un’azione rotativa, realizzando dei fori circolari ed estraendo infine dei cilindri di materiale, noti come “carote”.
Le attività di carotaggio non prevedono mai l’impiego di altri macchinari, come i trapani a percussione, trapani a mano o le macchine da perforazione più pesanti.
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