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Via libera al Nadef: Superbonus, accise benzina, Bonus Sociale, cartelle esattoriali e caro energia

Il primo Consiglio dei Ministri su materie economiche ha dato via libera al Nadef, nota di aggiornamento del Def e ha definito uno stanziamento di 30 miliardi per far fronte al caro energia.

Via libera al Nadef: Superbonus, accise benzina, Bonus Sociale, cartelle esattoriali e caro energiaVia libera al Nadef: Superbonus, accise benzina, Bonus Sociale, cartelle esattoriali e caro energia
Ultimo Aggiornamento:

Approvata la nota di aggiornamento al Def

Il primo Consiglio dei Ministri su materie economiche, condotto dal presidente On. Giorgia Meloni, che si è tenuto lo scorso 4 Novembre ha dato via libera al Nadef, nota di aggiornamento del Def e ha definito uno stanziamento di 30 miliardi per far fronte al caro energia.

Già a partire dalla prossima settimana è previsto l’impiego dei primi 9,5 miliardi che verranno distribuiti alle famiglie e alle imprese in difficoltà, che vanno ad aggiungersi ai 62 miliardi già stanziati dal governo Draghi.

L’approvazione della Nadef è stata la priorità assoluta del Governo che sta cercando ogni soluzione possibile a fronteggiare la complessa situazione economica che il paese sta attraversando in questo momento.

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Lo stanziamento delle risorse necessarie

Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha esordito definendo la Nadef un intervento poderoso per fare fronte alle difficoltà che stanno attraversando famiglie e imprese a causa dei rincari delle bollette.

Le risorse per far fronte a questa emergenza sono state reperite dalla crescita del PIL per l’anno 2022 e a una previsione positiva anche per il 2023, pur essendo stime prudenti rispetto agli ultimi dati forniti da Istat. Ulteriori risorse si stimano in arrivo dal nuovo deficit, il suo aumento rispetto alle stime iniziali ha consentito l’accantonamento di risorse pari a circa dieci miliardi.

Ulteriori provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle imprese previsti dalla Nadef

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Bonus sociale, possibile potenziamento in arrivo

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato di aver avviato uno studio per valutare un possibile rafforzamento del Bonus Sociale al fine di sganciarlo al parametro ISEE (l’attuale soglia che prevede l’accesso al bonus sociali pari a dodici mila euro salirà a venti mila euro per famiglie composte da almeno quattro figli) e di renderlo fruibile alle persone con maggiori difficoltà.

Leggi anche “Bonus 200 euro: per averne diritto non conta il reddito annuo complessivo“;

È emersa anche la volontà di estendere la flat tax per poter fronteggiare il rischio di recessione dell’economia italiana. Per questi interventi sono stimati circa sette miliardi di euro.

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Accise sulla benzina

L’approvazione definitiva della Nadef porterebbe anche un beneficio in termini di proroga dei crediti d’imposta fino al 31 Dicembre 2022 per le imprese energivore e il taglio delle accise sulla benzina, entrambi attualmente in scadenza a novembre.

Lo sconto previsto per un litro di diesel oppure benzina, attualmente pari a trenta centesimi, proseguirà quindi fino a fine anno come contenuto nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza.

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Revisione del Superbonus edilizio 110%

Il governo ha ritenuto necessario avviare una revisione del Superbonus che si prevede sarà ridotto al 90% comprendendo di nuovo le ville unifamiliari sono se utilizzate come prima casa e dentro determinate soglie di reddito dei proprietari.

Lo scopo di questa rimodulazione e tutelare i saldi del bilancio pubblico nei prossimi anni a causa dell’estrema diffusione negli ultimi anni di questo tipo di incentivo. La legge di bilancio definirà quali sono le aliquote e i limiti reddituali per l’accesso al bonus pur mantenendo un focus sul contenimento dell’inflazione.

È prevista quindi una frenata agli incentivi che prevedono di detrarre le spese sostenute per la realizzazione di interventi edilizi volti a migliorare l’efficienza energetica il grado di sismicità degli edifici, ma non una cancellazione degli stessi.

I fondi stanziati per il bonus edilizio 110% erano già terminati a metà 2022 e questo ha portato il governo a fare una riflessione sulla proroga dell’incentivo pensando di portare l’attuale soglia di rimborso del 110% al 90% e prevedendo l’accesso ai benefici fiscali solamente per le prime abitazioni e per i contribuenti che rispettano determinate soglie reddituali in funzione del numero di componenti del nucleo familiare.

Nelle prossime settimane è attesa la conferma dell’aliquota prevista per il 2023.

Leggi anche “Superbonus 110: la guida completa del 2022“;

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Rottamazione delle cartelle esattoriali

Allo studio del Governo vi è anche lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro e la previsione di un taglio pari all’80% per gli importi fino a 2.500 euro per debiti risalenti fino al 2015 con il saldo del restante 20%.

Al vaglio dei ministri c’è anche una possibile rottamazione dei debiti più consistenti con riduzione delle sanzioni e degli interessi al 5%, prevedendo la possibilità di rateizzare il debito fino a cinque/dieci anni. Per le cartelle non ancora inviate invece è prevista una tregua temporanea.

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Altre misure previste dalla Nadef

Il governo ha già confermato il taglio di: del cuneo fiscale e l’innalzamento della soglia del denaro contante da 2mila euro a 5mila euro. Sono state avviate inoltre le trattative sulle pensioni e su una possibile quota 41.

Approfondimento: “Pensioni, il Governo verso Quota 103: ecco in cosa consiste“;

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Nuove trivelle: arriva il via libera dal Consiglio dei ministri

Il governo ha confermato la norma sulle nuove concessioni per aumentare l’estrazione di gas sul territorio nazionale. Tale previsione è prevista in arrivo nel Decreto Aiuti Ter ora all’esame del Parlamento.

Meloni ha chiesto ai nuovi concessionari di estrarre gas da destinare alle imprese energivore a un prezzo convenzionato già a partire dal mese di gennaio 2023.

Questa misura è di notevole importanza perché consente da una parte di far fronte all’attuale emergenza in corso e dall’altra di rendere l’Italia il più possibile autonoma dal punto di vista energetico.

Le nuove concessioni verranno rilasciate tra le nove e le dodici miglia, in deroga a quanto precedentemente previsto dalla normativa che prevedeva l’installazione delle trivelle solo a partire dalle dodici miglia dalla costa. Questa deroga viene concessa per i siti ad elevato potenziale minerario e solo se i nuovi concessionari aderiranno alla convenzione di fornire gas a prezzo calmierato alle imprese energivore.

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TAGS: Accise Benzina, Bonus sociale, Governo Meloni, meloni, nadef, pensioni, Superbonus

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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