La dichiarazione dei redditi precompilata è diventata una realtà consolidata nel panorama fiscale italiano. Dal 2014, anno in cui è stata introdotta per la prima volta, si è registrato un aumento significativo delle detrazioni e dei bonus, grazie all’ampliamento del catalogo di agevolazioni e alla semplificazione delle procedure di integrazione e invio online.
In questo articolo, analizzeremo in dettaglio come la precompilazione ha cambiato il modo in cui i contribuenti affrontano la dichiarazione dei redditi, e quali sono le principali novità introdotte nel modello 2023.
Sommario
Da quando è stata introdotta la dichiarazione dei redditi precompilata, il totale degli oneri detraibili è aumentato del 14,8%, passando da 64,4 a 73,9 miliardi. Questo trend è dovuto sia all’ampliamento del catalogo dei bonus, sia all’aumento del numero di dati precaricati dal Fisco, che fungono da promemoria per i contribuenti.
Tra i bonus più significativi, si segnala l’aumento delle detrazioni per il recupero edilizio e il risparmio energetico, il cui peso è cresciuto persino nelle dichiarazioni presentate nel 2022, nonostante il boom di cessioni e sconti in fattura.
Advertisement - PubblicitàPer la campagna 2023, sono state introdotte diverse novità nella dichiarazione dei redditi precompilata.
Tra queste:
Inoltre, è stato migliorato il sistema di delega online, che permette ai contribuenti di affidare la gestione del modello a persone di fiducia, come i familiari.
Advertisement - PubblicitàNonostante la tendenza al miglioramento nel corso degli anni, i dati precompilati nella dichiarazione dei redditi non sono sempre esenti da errori. Ciò pone il contribuente di fronte a una scelta: accettare l’operato della Pubblica Amministrazione, anche se magari sbagliato, o correggerlo esponendosi a una censura.
I commercialisti, in questo contesto, svolgono un ruolo cruciale, offrendo consulenza e supporto ai contribuenti per la corretta compilazione della dichiarazione.
Advertisement - PubblicitàI Centri di Assistenza Fiscale (Caf) hanno registrato una crescita del numero di dichiarazioni 730 inviate tramite i loro servizi, passando da 17,7 a 19 milioni tra il 2014 e il 2022. Questa crescita è andata di pari passo con l’aumento delle detrazioni e dei bonus, e si riflette anche nel tasso di correzioni effettuate dai Caf, che gestiscono la stragrande maggioranza dei modelli 730.
Oltre il 90% delle dichiarazioni scaricate dai Caf viene modificato o integrato, poiché la precompilata non è sempre completa. Tuttavia, il giudizio complessivo sui Caf è positivo, poiché il confronto con il modello precompilato è utile per controllare i dati forniti dal cittadino e per offrire supporto nella gestione delle spese sanitarie e nella conservazione dei giustificativi relativi alle spese modificate o aggiunte.
Advertisement - PubblicitàTra le principali novità introdotte nel modello 2023, possiamo evidenziare:
La dichiarazione dei redditi precompilata ha rivoluzionato il modo in cui i contribuenti affrontano la stagione fiscale, rendendo più agevole e veloce la compilazione e l’invio del modello 730.
Tuttavia, è importante essere sempre attenti ai dati precaricati e, in caso di dubbi o errori, rivolgersi a un professionista o a un Caf per ricevere assistenza e consulenza.
Le novità introdotte nel modello 2023 mirano a semplificare ulteriormente il processo e ad ampliare il catalogo di detrazioni e bonus a disposizione dei contribuenti, migliorando così la loro esperienza e incentivando la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.
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