Secondo un rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), i tassi applicati dalle banche sui nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni stanno continuando ad aumentare.
Secondo un rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), i tassi applicati dalle banche sui nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni stanno continuando ad aumentare. A gennaio, il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è stato del 3,53%, in aumento rispetto al 3,01% del mese precedente e al 5,72% registrato a fine 2007.
Il Vice Direttore Generale Vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero, ha commentato che “siamo tornati ai valori di novembre 2013” e ha sottolineato che il tema più rilevante è che la domanda di beni immobili non è determinata solo dai tassi di interesse praticati, ma anche dai prezzi delle abitazioni e dal reddito disponibile.
Il rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) di febbraio 2023 indica che anche il tasso di interesse medio sul totale dei prodotti bancari dei clienti (comprensivo di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro per famiglie e società non finanziarie) ha subito un aumento a gennaio 2023.
Il tasso di interesse medio in Italia si è attestato allo 0,65% (0,61% nel mese precedente), a causa dei tassi praticati sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) pari allo 0,49% (0,45% nel mese precedente), del tasso praticato sui depositi in conto corrente che è dello 0,17% e del tasso sui pronti contro termine (PCT) che si colloca all’1,30% (1,22% il mese precedente). Il rendimento delle obbligazioni in essere è stato del 2,18%.
Il rapporto mensile dell’ABI indica anche un aumento dei prestiti a famiglie e imprese e una riduzione dei depositi. I prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del +1,3% rispetto a un anno fa, con i prestiti alle famiglie che hanno registrato un aumento del 3,3%. La dinamica dei finanziamenti continua ad essere positiva anche se in una fase di rallentamento, come ha spiegato il Vice Direttore Generale Vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero.
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è in calo dello 0,9% su base annua, con i depositi che sono diminuiti di 18,7 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a -1,0% su base annuale) e la raccolta a medio e lungo termine (tramite obbligazioni) che è leggermente aumentata rispetto a un anno prima (+0,6%).
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie a gennaio 2023 in Italia è stato pari a 286 punti base (259 nel mese precedente).
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