Con la Manovra 2024 il governo conferma la volontà di riformare una volta per tutte il Superbonus. A decorrere dal 31 Dicembre 2023, non sarà più possibile usufruire del Superbonus mediante lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Con la Manovra 2024 il governo conferma la volontà di riformare una volta per tutte il Superbonus. A decorrere dal 31 Dicembre 2023, non sarà più possibile usufruire del Superbonus mediante lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Sommario
A partire dal 2024, si concretizza uno dei cambiamenti più significativi nel panorama fiscale italiano: lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Questo significa che le agevolazioni fiscali non saranno più trasferibili come prima.
Il governo ha deciso di tornare al metodo tradizionale di detrazione in dieci anni. L’obiettivo principale dietro questa decisione è rafforzare la contabilizzazione per cassa e normalizzare il Superbonus.
Durante la conferenza stampa il il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato:
“Lo sconto in fattura lo abbiamo già abolito ma la dinamica del superbonus continua imperterrita al ritmo di 3 miliardi di maggiore spesa l’anno. Non abbiamo fatto nessun intervento in manovra su questo”.
aggiungendo
“i lavori dovranno essere completati entro fine anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura, altrimenti parte il meccanismo delle detrazioni“.
Ciò significa che le imprese e i professionisti che intendono usufruire di questi vantaggi devono assicurarsi di completare tutti i lavori e le transazioni entro la fine dell’anno in corso.
Una delle caratteristiche di questa nuova direzione è la conferma della possibilità di utilizzare le detrazioni in 10 anni. Questa misura ha lo scopo di ridurre l’aspetto regressivo del bonus.
Advertisement - PubblicitàLa decisione di tornare alla tradizione, unita alla rateizzazione decennale, è stata presa anche per proteggere la contabilizzazione per cassa dei nuovi crediti d’imposta. Questi sono stati evidenziati da istituzioni come Eurostat e Istat a fine settembre.
Leggi anche: Superbonus, verso mini rinvio. Su sblocco dei crediti lo scoglio delle regole Eurostat
È evidente che la gestione del bilancio pubblico beneficerà notevolmente da questa decisione, allineando gli effetti dei bonus sul deficit e sul debito. Questo passo contribuirà anche a fermare l’effetto rotatorio degli impatti sul disavanzo che abbiamo visto nell’ultimo anno.
Advertisement - PubblicitàCome riportato sul Sole 24 Ore, al fine di garantire ulteriore supporto finanziario, il Governo italiano ha proposto un’integrazione al Pnrr denominata Repower Eu. L’idea centrale è destinare risorse al cosiddetto “Ecobonus sociale”, focalizzato sul supporto alle categorie di persone a basso reddito.
Leggi anche: Ecobonus sociale: cos’è, quando si farà, con quali percentuali
Tuttavia, la discussione a livello comunitario è ancora in corso, e ci sono diverse sfide da superare per assicurare che questi fondi siano utilizzati nel modo più efficace ed equo possibile.
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!