Una delle questioni irrisolte precedenti all’approvazione riguardava il dubbio sulla proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito, le due opzioni alternative alla detrazione per poter usufruire del Superbonus 110%.
In seguito all’approvazione del Recovery Plan italiano (PNRR) da parte del Senato, della Camera e anche del Consiglio Europeo, ora non ci sono più ostacoli per il progetto “Italia Domani”.
Una delle questioni irrisolte precedenti all’approvazione riguardava il dubbio sulla proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito, le due opzioni alternative alla detrazione per poter usufruire del Superbonus 110%.
Per la felicità di tantissimi contribuenti, che altrimenti non avrebbero più potuto beneficiare del maxi-incentivo, le due opzioni sono state rinnovate, e saranno valide fino al 31 dicembre 2022.
Advertisement - PubblicitàL’eventuale cancellazione delle opzioni alternative, cessione del credito e sconto in fattura, per poter godere del Superbonus 110%, era una delle maggiori preoccupazioni che in questo periodo hanno attanagliato i contribuenti.
Se infatti il Governo avesse deciso di eliminare la possibilità di richiedere la cessione del credito e lo sconto in fattura, come avevamo annunciato nell’articolo “Superbonus 110%: proroga 2023, solo in detrazione?”, tutti gli incapienti IRPEF sarebbero stati esclusi dalla possibilità di ottenere il maxi-incentivo.
Fortunatamente, questo non è successo. Con la notizia dell’ufficializzazione delle proroghe del Superbonus, giunta con l’approvazione del Recovery Plan, anche la cessione del credito e lo sconto in fattura sono state rinnovate.
Per conoscere le nuove scadenze del Superbonus, leggi: “Superbonus: proroghe ufficiali, ecco le nuove scadenze“
Le due opzioni alternative alla detrazione potranno essere utilizzate, per ora, entro il 31 dicembre 2022. Ovviamente sarà necessario valutare anche la data di scadenza entro la quale il beneficiario in questione possa effettivamente usufruire del Superbonus 110%.
Come abbiamo già spiegato infatti, i contribuenti per i quali la nuova scadenza è fissata al 30 giugno 2022 (ovvero i privati su edifici unifamiliari), non avranno la possibilità di beneficiare delle opzioni alternative fino al 31 dicembre 2021, ma potranno attualmente sottoscrivere contratti solo fino al 30 giugno 2022.
Advertisement - PubblicitàRicordiamo che le opzioni alternative alla detrazione in Dichiarazione dei Redditi sono misure introdotte per la prima volta con il Decreto Rilancio in occasione della nascita del Superbonus 110%.
Chi decide di optare per la detrazione, potrà beneficiare dell’incentivo in 5 quote di pari importo per 5 anni (o in 4 rate per 4 anni se i lavori iniziano nel 2022).
Se invece si opta per le due opzioni alternative previste dall’art. 121 del DL n. 34 del 19 maggio 2020, Decreto Rilancio appunto, sarà possibile:
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