Il Superbonus, noto incentivo per la ristrutturazione edilizia, ha visto i suoi costi quasi raddoppiati rispetto alle stime iniziali. La questione è stata analizzata in dettaglio da Giovanni Spalletta, direttore generale del dipartimento Finanze del ministero dell’Economia.
Il Superbonus, noto incentivo per la ristrutturazione edilizia, ha visto i suoi costi quasi raddoppiati rispetto alle stime iniziali.
La questione è stata analizzata in dettaglio da Giovanni Spalletta, direttore generale del dipartimento Finanze del ministero dell’Economia, durante l’audizione della commissione Bilancio della Camera.
Sommario
Il Superbonus, inizialmente previsto per costare allo Stato 35 miliardi di euro, ha avuto una stima aggiornata di 67,12 miliardi. Allo stesso modo, il Bonus Facciate, inizialmente previsto per costare 5,9 miliardi, ha avuto una spesa effettiva di 19 miliardi.
Il gap complessivo tra le stime iniziali e le spese aggiornate per il periodo 2020-2035 è di 45,2 miliardi di euro, di cui 32 miliardi sono attribuibili al Superbonus. Queste cifre sono già state incorporate nelle previsioni di finanza pubblica nel Documento di economia e finanza.
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Advertisement - PubblicitàNonostante l’aumento dei costi, durante la stessa audizione, Biagio Mazzotta, il ragioniere generale dello Stato, ha sottolineato che la revisione dell’Eurostat sui criteri di classificazione dei crediti del Superbonus e del Bonus Facciate “non ha modificato il debito pubblico atteso“.
La revisione ha comportato un’anticipazione temporale degli effetti sull’indebitamento netto, ma le previsioni di fabbisogno e debito sono rimaste invariate.
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Advertisement - PubblicitàGli ultimi dati evidenziano che a fine aprile gli investimenti ammessi al Superbonus ammontano a oltre 74 miliardi di euro. Tuttavia, è stato registrato un netto rallentamento sia degli investimenti che dei lavori ultimati, in gran parte dovuto al blocco dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Nonostante il rallentamento, è stata osservata una dinamica crescente delle spese del Superbonus, con una forte accelerazione a partire dal 2021. Questo è dovuto sia alla superazione della crisi pandemica, sia alla rimozione di alcuni ostacoli che hanno consentito un accesso più ampio al beneficio.
Al 30 aprile 2023, erano in corso circa 407.000 interventi edilizi incentivati, corrispondenti a 74,6 miliardi di investimenti ammessi a detrazione. A questi 74,6 miliardi corrisponde un effettivo beneficio fiscale pari a circa 82 miliardi di euro.
Advertisement - PubblicitàIn conclusione, nonostante le stime iniziali, il Superbonus ha comportato costi significativamente più alti per lo Stato. Tuttavia, ha anche portato a un aumento degli investimenti in ristrutturazioni edilizie, dimostrando il suo valore come strumento di stimolo economico.
Mentre i costi aggiuntivi sono stati incorporati nelle previsioni di finanza pubblica, rimane importante monitorare da vicino l’andamento di queste misure per garantire la sostenibilità fiscale a lungo termine.
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