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Superbonus edilizia, il Governo conferma la volontà di prorogarlo al 2023

Sulla decisione finalizzata alla proroga del Superbonus edilizia fino al 2023 incideranno comunque molto i dati del 2021. Sempre nel Disegno di Bilancio per il 2022 verrà presa in considerazione anche la modifica o la proroga dell’Ecobonus al 65%, del Sismabonus, del Bonus Facciate e del Bonus Ristrutturazione.

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La politica economica italiana continua a destare un grosso interesse tra imprenditori e consumatori stessi, con il Governo impegnato su più fronti per dare un po’ di respiro a imprese e famiglie e sempre con un occhio rivolto al futuro: nelle intenzioni anche la volontà di prorogare il Superbonus edilizia fino al 2023.

Allo studio del Governo anche la proroga o la modifica di Ecobonus, Sismabonus, Bonus ristrutturazioni e Bonus Facciate.

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Proroga al 2023 Superbonus edilizia: il Governo ci pensa seriamente

Per dare maggiore certezza al mercato, il Governo italiano proverà a prorogare i bonus sui lavori di casa prima della fine dell’anno.

Ad avanzare la richiesta per accelerare i tempi è stato Alessandro Cattaneo, deputato di FI. In fondo è stato lo stesso Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, a spiegare come il Superbonus rappresenti una delle proposte principali per aumentare il livello di efficienza energetica degli immobili, molti dei quali costruiti prima degli anni ’70.

Una misura prevista dal Decreto Rilancio che ha portato, per particolari lavori, ad elevare al 110% l’aliquota di detrazione dei costi sostenuti da luglio 2020 a giungo 2022.

Le risorse finanziarie messe a disposizione, tra PNRR e Fondo complementare, ammontano a circa 18 miliardi di euro, con la misura prevista fino al 2022 e con un’estensione per le case popolari fino al mese di giungo 2023.

Sulla decisione finalizzata alla proroga del Superbonus edilizia fino al 2023 incideranno comunque molto i dati del 2021. Sempre nel Disegno di Bilancio per il 2022 verrà presa in considerazione anche la modifica o la proroga dell’Ecobonus al 65%, del Sismabonus, del Bonus Facciate e del Bonus Ristrutturazione. Una proroga che, secondo le associazioni di settore, andrebbe subito approvata per non frenare il mercato a causa di uno stato di incertezza.

Solo sulla base di certezze infatti i consumatori sono soliti avviare pratiche nuove, gli istituti di credito rilasciare finanziamenti e gli imprenditori sono disposti a investire nell’edilizia.

Associazioni del campo dell’edilizia e dei consumatori dunque mobilitate per chiedere al Governo immediate certezze sulla proroga del Superbonus. Una maniera per dare un ulteriore serio impulso al rilancio del settore delle costruzioni in un periodo economico così complicato per il nostro Paese.

La richiesta delle associazioni è finalizzata a un pronto intervento con una proroga almeno fino a dicembre 2023, tra l’altro senza necessariamente aspettare la Legge di Bilancio 2022. Quest’ultima un’attesa che potrebbe portare a una brusca frenata del mercato edilizio e una nuova crisi per i cantieri e i progetti in fase di attuazione.

Ricordiamo che le scadenze previste dal Superbonus al momento sono le seguenti:

  • 30/6/2022 per gli immobili unifamiliari, con possibilità di proroga di altri 6 mesi nei casi in cui saranno stati effettuati interventi pari ad almeno il sessanta per cento del progetto entro la fine di giugno 2022;
  • 31/12/2022 per i condomini.
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Proroga Superbonus edilizia: le associazioni spingono

Il Governo sembra intenzionato, almeno in parte, ad ascoltare le richieste delle associazioni del settore dell’edilizia e dei consumatori prendendo in seria considerazione la possibilità di una proroga al 2023 del Superbonus edilizia.

Anche perché, sempre secondo le associazioni interessate, le scadenze attuali hanno risvolti negativi sulla fattibilità dei progetti per carenza di materiali, per la crescita dei costi e per il prolungarsi dei tempi di attesa delle forniture. D’altronde il Superbonus copre interventi sostanziali, che prevedono in media tempistiche lunghe di progettualità e fattibilità.

Parallelamente crescono le complicazioni per l’attivazione delle cessioni del credito e degli sconti in fattura, importanti possibilità che dovrebbero avere gli stessi tempi della misura agevolativa. In tale direzione una misura lungimirante, almeno quinquennale, sarebbe un impulso fondamentale per tutte le parti coinvolte nel mercato edilizio e per non provocare dei blocchi rischiosi dopo un periodo di lieve ma costante rilancio.

Occorrono cioè delle strategie a lungo termine anche per riqualificare seriamente gli immobili dal punto di vista energetico e nel pieno rispetto della direttiva europea.

Proprio per non gettare al vento quanto di buono fatto finora con il piano incentivante, il Governo italiano sta dunque seriamente pensando di prorogare i termini riguardo al Superbonus edilizia.

Si tratta di incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e il recupero edilizio che finora hanno dato buoni risultati, con più di 20 milioni di interventi e con investimenti di centinaia di miliardi. Se ad oggi la proroga del Superbonus edilizia è arrivata esclusivamente a parole, nei fatti la proroga al 2023 dovrebbe arrivare con la Legge di Bilancio 2022.

Autorevoli garanzie sulla questione sono arrivate dal ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Giovannini e dal ministro dell’Economia Franco.



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TAGS: bonus facciate, Bonus Ristrutturazione, cessione del credito, Decreto Rilancio, ecobonus, governo, legge di bilancio, proroga, sconto in fattura, sismabonus, Superbonus

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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