Riccardo Fraccaro, sottosegretario al Consiglio dei Ministri, ha definito il Superbonus Edilizia una “rivoluzione per l’economia e per l’ambiente, il bazooka che il governo mette in campo per un Paese più verde, efficiente, sicuro e rinnovabile ma anche per una ripresa economica più vigorosa e incisiva”.
Il Governo, con il nuovo Decreto Rilancio, punta tutto sul bonus dedicato all’edilizia. Questo funzionerà come potenziamento dei già esistenti Ecobonus e Sismabonus al 110%. E porterà numerosi vantaggi alla ripresa economica del Paese, alla tutela dell’ambiente, alla nascita di nuovo lavoro, e alla risalita del settore edile.
Vediamo come funziona.
Advertisement - PubblicitàPotranno beneficiare del superbonus edilizia tutti i cittadini o i complessi condominiali che desiderano compiere lavori di riqualificazione energetica o di sicurezza sismica negli edifici.
È una misura a costo zero, che infatti prevede il 110% di beneficio, e che può essere applicata in due modi:
Il beneficio del bonus per gli interventi di riqualificazione energetica e di prevenzione anti-sismica saranno accettati solo in uno dei seguenti casi:
Lo scopo, dice Fraccaro, è quello di “creare un virtuoso meccanismo di mercato in cui i cittadini effettueranno lavori di ristrutturazione senza alcun esborso, le Pmi lavoreranno di più grazie ai maggiori incentivi, gli istituti di credito o le grandi imprese pagheranno meno tasse e lo Stato vedrà aumentare l’occupazione e il Pil”.
Il sottosegretario continua annunciando che: “L’edilizia torna ad essere il volano dello sviluppo e l’ambiente diventa centrale per le politiche di governo: grazie a questa norma il nostro Paese sarà un modello all’avanguardia nel contrasto ai cambiamenti climatici. Lo Stato torna a fare lo Stato e si fa carico degli interventi per l’efficientamento e la messa in sicurezza degli edifici”.
L’ANCE stima che il superbonus edilizia porterà: 6 miliardi di lavoro in più per le imprese, 100 mila posti di lavoro nuovi, e un guadagno per l’economia italiana di 21 miliardi di euro, pari a 1,3% del PIL.
Sarà valido per le spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.
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