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Superbonus: dai dati ENEA le detrazioni previste sfiorano i 44 mld

Anche a Luglio il Superbonus ha fatto registrare un’accelerata, a confermarlo sono i numeri raccolti e diffusi dall’ENEA, dati che proiettano a un cambiamento di marcia. Dopo la diffidenza iniziale il ricorso al Superbonus è in costante crescita.

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Dopo ampi dibattiti e forti discussioni sulla reale utilità del Superbonus e su eventuali ulteriori correttivi continuano ad arrivare i dati sugli effetti della misura. Anche a luglio il Superbonus ha fatto registrare un’accelerata, a confermarlo sono i numeri raccolti e diffusi dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Secondo l’ultimo report, aggiornato alla fine di luglio 2022, gli investimenti totali ammessi a detrazione sfiorano i 40 mld di euro.

Autorevoli dati che proiettano un cambiamento di marcia, infatti dopo la diffidenza iniziale il ricorso al Superbonus è in costante crescita. Di seguito ecco nel dettaglio i dati raccolti e pubblicati da ENEA, anche per capire in quali regioni italiane sono stati registrati i maggiori investimenti.

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Superbonus: numeri in aumento anche a luglio

Il report di ENEA, aggiornato alla fine di luglio scorso, ha mostrato come gli investimenti ammessi a detrazione sfiorino i 40 mld di euro, per la precisione 39,7 mld. Le detrazioni previste al termine degli interventi complessivamente sono a un passo dai 44 mld, un dato importante che conferma il trend in costante aumento.

Come successo a Giugno, l’accelerazione di Luglio è stata favorita soprattutto dai costi riconducibili ai lavori sulle unifamiliari, anche in vista del termine di scadenza previsto per il 30 Settembre 2022.

A trainare la crescita registrata sono quindi prevalentemente i lavori effettuati sugli immobili unifamiliari, interventi che si avvicinano ai 14 mld di euro, precisamente trattasi del 34,5% degli investimenti. Un incremento di 1,7 mld circa, un aumento vicino a quello registrato con i dati dello scorso Giungo. La tendenza relativa al valore degli interventi effettuati a Giugno e Luglio 2022 è di 1,2 mld di euro circa.

Tuttavia, allo stato attuale, i lavori effettuati sono il 73% circa dei lavori preventivati, per complessivi 10 mld di euro circa.

Tenuto conto proprio della prossima scadenza del 30 settembre 2022 questi dati sembrano destinati ad aumentare anche nei prossimi 2 mesi. Infatti, il termine fissato per il prossimo 30 Settembre è la scadenza in cui per le abitazioni e le villette indipendenti devono essere stati realizzati il 30% degli interventi stabiliti. Dopo l’accelerata di Giugno e Luglio e, in vista della scadenza del prossimo 30 settembre, è difficile quindi immaginare una frenata del Superbonus.

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Superbonus: comandano le regioni della Lombardia e del Veneto

La fetta più corposa del valore dei lavori rientranti nella misura del Superbonus 110 è relativa ai condomini che, con il 48,8% del totale, fanno registrare circa la metà degli investimenti complessivi. In questa speciale classifica seguono gli edifici unifamiliari con circa il 34% e le case indipendenti con il 16,7%.

Tali ultimi immobili comandano invece la classifica relativa alla percentuale degli interventi portati a termine con il 77,8%, dietro seguono le unifamiliari con il 73,4% e i condomini con il 66,7%.

Con ogni probabilità il vantaggio fatto registrare da parte delle abitazioni indipendenti e dagli edifici unifamiliari è strettamente legato alla scadenza del 30 settembre 2022, visto invece che per i condomini i tempi per portare a termine gli interventi sono più lunghi. Il numero totale delle asseverazioni è fermo a poco meno di 224.000, con un incremento nell’ultimo mese di 24.000 circa.

Le regioni della Lombardia e del Veneto guidano la classifica con dei dati molto soddisfacenti e incoraggianti. In testa la Lombardia con una previsione di investimenti pari a 6,7 mld di euro e importi relativi agli interventi terminati vicini ai 5 mld di euro. Subito dietro la regione veneta, con un investimento di 3,8 mld e un valore di 2,9 mld di euro circa per quanto riguarda i lavori finiti.

Sul terzo gradino del podio di questa speciale classifica si trova il Lazio, con un investimento complessivo di 3,7 mld di euro e con gli interventi terminati ammessi a detrazione per circa 2,5 mld di euro. Completato il podio con rispettivamente Lombardia, Veneto e Lazio ai primi 3 posti, a seguire troviamo l’Emilia Romagna e la Campania.

Queste ultime due regioni italiane registrano un valore degli investimenti per più di 3 mld.

Saranno importanti gli ultimi 2 mesi per stabilire quali abitazioni indipendenti ed edifici unifamiliari potranno fruire dell’agevolazione al 31 dicembre 2022, scavalcando così il paletto dell’effettuazione del 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Dopo di dati diffusi dall’ENEA relativi ai mesi di giugno e luglio, una previsione in aumento anche per i prossimi mesi è tuttavia abbastanza attendibile. Difficile cioè prevedere una brusca frenata dopo l’ultimo confortante report aggiornato al 31 luglio 2022.

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Superbonus: la questione aperta della cessione dei crediti

Al di là del caos legislativo che ha segnato l’anno 2022, l’ultimo report Enea ha quindi fotografato una situazione confortante sullo stato di avanzamento dei lavori. Tuttavia l’accelerazione degli investimenti registrati nei mesi di Giugno e Luglio 2022, prevalentemente riconducibile agli interventi realizzati su unità indipendenti e unifamiliari, non risolve il nodo delle cessioni dei crediti.

Leggi anche “Ok al decreto Semplificazioni fiscali: Cosa succede alla cessione del credito?“;

Con l’accumulo degli interventi ammessi a detrazione aumentano infatti pure i crediti che corrono il rischio di restare nei cassetti fiscali delle aziende, in quanto il sistema degli intermediari finanziari e Delle banche ha serie difficoltà a gestirli.

Si pensi che al 31 dicembre 2021 gli investimenti da portare in detrazione erano pari a circa 16 mld di euro, mentre nei primi sette mesi di quest’anno sono aumentati mediamente di circa 3,3 mld al mese.

Una crescita del Superbonus da una parte molto confortante e indicativa, ma che dall’altra tiene aperta la spinosa questione della cessione dei crediti. Un nodo da sciogliere al più presto per non ingolfare il mercato e per dare maggiore respiro alle imprese impegnate nel settore edile.



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TAGS: cessione dei crediti, cessione del credito, enea, Superbonus, Superbonus 110%

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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