La Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), Federica Brancaccio, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla notizia che il Governo sta per inserire una norma nel decreto legge sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che bloccherà la capacità degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi.
“Se il Governo blocca l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie”
Secondo Brancaccio, se il Governo dovesse interrompere l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che stanno già facendo fronte a un’emergenza sociale ed economica non adeguatamente risolta dalle amministrazioni centrali, senza prima aver individuato una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarrebbero senza liquidità e i cantieri verrebbero completamente interrotti, causando gravi conseguenze per le famiglie.
“Spero che si tratti di un errore. Non posso credere che il Governo pensi di fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo”
Brancaccio sottolinea che il sistema ANCE è già in allarme per la situazione di stallo che sta mettendo a rischio l’economia di interi territori e che, senza una soluzione immediata da parte del Governo, potrebbe scatenarsi una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperate.
La Presidente dell’ANCE ha dichiarato che l’associazione, insieme all’Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha già preso l’iniziativa di individuare una soluzione efficace e compatibile con la recente pronuncia di Eurostat, ma che è importante che il Governo agisca rapidamente per evitare ulteriori conseguenze negative.
“Senza un segnale immediato da parte del Governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti rischiamo una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati. Abbiamo il dovere di dare risposte e di individuare una soluzione. Come Ance ci siamo già fatti carico insieme ad Abi di individuare un’efficace via d’uscita compatibile anche con la recente pronuncia di Eurostat. Dobbiamo intervenire: non c’è più tempo”
In conclusione, la Presidente dell’ANCE ha affermato che il momento è critico e che è necessario intervenire immediatamente per dare risposte e trovare una soluzione prima che sia troppo tardi.
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