Il governo italiano ha introdotto nuove restrizioni sui bonus edilizi per contenere i rischi finanziari. Queste includono l’eliminazione dello sconto in fattura, l’introduzione di una dichiarazione preventiva e misure più severe sui crediti fiscali, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e promuovere pratiche edilizie responsabili.
Il governo italiano ha annunciato un’importante svolta nella gestione dei bonus edilizi e fiscali, con l’obiettivo di contenere i rischi di nuovi sforamenti dei conti pubblici causati da misure giudicate troppo generose.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso preoccupazione per le implicazioni finanziarie di questi incentivi, descrivendoli come “nati in modo scriteriato” e responsabili di “risultati devastanti per la finanza pubblica”.
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In risposta, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che introduce significative restrizioni, tra cui l’eliminazione dello sconto in fattura, l’introduzione di una dichiarazione preventiva, il blocco delle compensazioni con l’agevolazione Ace per le imprese, e la compensazione dei crediti solo dopo l’eventuale pagamento di debiti fiscali.
Queste misure sono state adottate per ridurre l’impatto finanziario negativo e assicurare un maggiore controllo sul sistema di incentivi fiscali legati all’edilizia.
Advertisement - PubblicitàIl nuovo Decreto Legge introdotto dal governo introduce modifiche significative ai bonus edilizi, con l’obiettivo di rafforzare il controllo sulle finanze pubbliche e prevenire abusi. Tra le misure più rilevanti si annovera l’eliminazione dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle norme, marcando una svolta decisiva nella gestione delle detrazioni fiscali.
Inoltre, per acquisire una conoscenza precisa dell’impatto economico e finanziario di queste agevolazioni, viene esclusa l’applicazione della remissione in bonis, precludendo la possibilità di regolarizzare le comunicazioni con il pagamento di sanzioni ridotte fino al 15 ottobre 2024.
Il decreto prevede anche sanzioni significative per chi non trasmette le informazioni richieste sugli interventi agevolati, introducendo una multa di 10.000 euro per l’omessa comunicazione e la decadenza dall’agevolazione fiscale per i nuovi interventi. Per contrastare l’utilizzo dei bonus edilizi da parte di soggetti con debiti verso l’erario, si stabilisce inoltre che i crediti d’imposta vengano sospesi fino al saldo del debito, se l’ammontare dovuto supera i 10.000 euro.
Infine, il decreto mira a combattere le frodi nella cessione dei crediti ACE, limitando le possibilità di cessione e introducendo una responsabilità solidale in caso di violazioni. Queste misure indicano un impegno del governo nel garantire che gli incentivi edilizi siano gestiti in modo responsabile e sostenibile, salvaguardando al contempo le finanze pubbliche.
Advertisement - PubblicitàIl ministro Giorgetti ha chiarito che il nuovo decreto mira a eliminare definitivamente la “generosità eccessiva” degli incentivi fiscali legati all’edilizia, che finora hanno incluso sconti in fattura e la possibilità di cessione del credito. Queste misure sono state ritenute responsabili di un considerevole onere per le finanze pubbliche, con effetti che potrebbero gravare sul bilancio dello stato per diversi anni a venire.
Il decreto stabilisce inoltre che tutte le nuove operazioni dovranno essere comunicate tramite una comunicazione preventiva, garantendo così un monitoraggio più efficace e tempestivo del fenomeno.
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