Dopo settimane di dubbi e incertezze, abbiamo visto che con il DL Aiuti BIS si è giunti ad un accordo in merito allo sblocco dei crediti d’imposta relativi al Superbonus 110% e ai Bonus Casa che ammettono la scelta della cessione.
Proprio in relazione al meccanismo della cessione dei crediti si era creato uno stallo durante le votazioni in Senato per la conversione in Legge del DL Aiuti BIS. Difatti, solo in seguito alla modifica della norma contenuta nel decreto, il testo ha ottenuto l’approvazione a Palazzo Madama, per poi passare alla votazione della Camera, dove il decreto è stato approvato con modificazioni.
È attesa per la giornata di domani, 20 settembre, la votazione definitiva per la conversione in Legge, che si svolgerà nuovamente in Aula del Senato a partire dalle ore 14:00. Per approfondire, leggi: “Aiuti BIS: Camera approva ma con modificazioni, ora c’è il DL Aiuti TER”
Di seguito vediamo quali sono le novità che saranno introdotte con la conversione del DL Aiuti BIS e come cambia il meccanismo della cessione dei crediti in relazione all’usufrutto del Superbonus 110%.
Sommario
Il Superbonus 110% è la misura straordinaria più discussa degli ultimi anni per quanto riguarda il mondo dell’edilizia. Il maxi-bonus è ormai in vigore da più di due anni e, nel corso di questo tempo, la normativa che ne regola le funzioni è stata modificata tantissime volte.
In particolare, tralasciando la complessità del bonus in sé, è attorno al meccanismo della cessione dei crediti che ruotano tutte le incertezze. L’opzione concede un utilizzo alternativo del bonus e, invece della detrazione con la Dichiarazione dei Redditi in più anni, ammette la maturazione di un credito d’imposta che può poi essere ceduto o utilizzato in compensazione. Scopri qui come funziona.
Il sistema della cessione dei crediti tuttavia, invece di rendere la fruizione del Superbonus più semplice e veloce, in realtà ne ha rallentato più volte l’utilizzo vista la sua complessità e i rischi che si corrono in relazione al suo utilizzo.
Dopo la scoperta di operazioni fraudolente per un ammontare di circa 6 miliardi di euro infatti, sono state introdotte numerose restrizioni che hanno comportato il blocco delle cessioni, in quanto le banche e i vari enti abilitati hanno smesso di accettare i crediti d’imposta.
Advertisement - PubblicitàEbbene, con la conversione in Legge del DL Aiuti BIS, questa situazione di stallo dovrebbe essere destinata presto a cambiare. Per velocizzare l’approvazione del testo infatti, è stata trovata una mediazione risolutiva del Governo che, almeno per ora, sembra aver messo tutti d’accordo.
Ad occuparsi della riformulazione della normativa è stato il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che ha disposto regole meno stringenti in relazione alla cessione dei crediti d’imposta legati al Superbonus 110%.
Nello specifico la nuova disciplina prevede che, in caso di frodi e crediti inesistenti legati al maxi-bonus e agli altri bonus casa, si potranno sanzionare solo i soggetti che hanno agito con “dolo o colpa grave”.
Questo significa che sarà punibile esclusivamente chi, consapevolmente, mette in atto operazioni fraudolente ai danni dello Stato, e che la condotta fraudolenta dovrà chiaramente essere dimostrata. Non ci sarà più dunque responsabilità in solido per tutti i soggetti coinvolti.
La nuova disciplina sarà valida per le nuove pratiche Superbonus 110% ma ha anche effetto retroattivo, difatti sarà applicata a tutte le operazioni effettuate a partire dal 21 novembre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Anti-Frode (successivamente abrogato e inserito integralmente nella Legge di Bilancio 2022).
Leggi anche: “Credito d’imposta e Bonus dopo Manovra 2022: tutti i chiarimenti del Fisco”
Ma non è finita qui. La nuova normativa, che riduce di gran lunga i rischi legati alle frodi e “salva” chi inconsapevolmente ha acquistato crediti inesistenti, sarà in realtà applicata anche in relazione ai crediti maturati prima delle misure anti-frode.
In questi casi però, sarà richiesta la presentazione di asseverazioni, attestazioni e visti di conformità rilasciati in relazione ai crediti d’imposta.
Ma a cosa porteranno queste novità?
Advertisement - PubblicitàLe nuove concessioni introdotte in merito alla cessione dei crediti consentiranno lo sblocco di tutte quelle pratiche finora rimaste in sospeso, perché le banche e gli altri operatori finanziari potranno rincominciare ad accettare i crediti con maggiore libertà e meno rischi.
A confermare il tutto sono arrivati i pareri soddisfatti dell’ANCE e dell’ABI, il primo in rappresentanza delle imprese di costruzioni e il secondo del mondo bancario.
In particolare, secondo l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, questa era l’ultima opportunità che avrebbe consentito la ripresa dopo la paralisi degli interventi Superbonus ed è una soluzione che salverà decine di migliaia di imprese dal fallimento.
Più contenuta invece la reazione dell’Associazione Bancaria Italiana, che riconosce che la nuova disciplina permetterà di fare “un passo avanti” in seguito allo stallo, ma ribatte sul fatto che l’Agenzia delle Entrate dovrà adeguare presto le Circolari.
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