L’ultimo aggiornamento dell’Enea rivela che l’utilizzo del superbonus 110% a marzo 2024 ha raggiunto 117,2 miliardi di euro in investimenti, con un notevole incremento rispetto al mese precedente.
Nell’ultimo aggiornamento fornito dall’Enea, i dati relativi all’utilizzo del superbonus 110% per il mese di marzo 2024 offrono uno spaccato significativo dell’impatto di questa misura sull’economia e sul settore edilizio nazionale.
Con un totale di investimenti ammessi a detrazione che ha raggiunto la cifra di 117,2 miliardi di euro, rispetto agli 111,5 miliardi del mese precedente, è evidente una tendenza alla crescita che conferma l’importanza del superbonus come volano per la riqualificazione energetica degli edifici italiani.
Sommario
A marzo 2024, l’Enea ha registrato un incremento significativo negli investimenti legati al Superbonus 110%, toccando i 117,2 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. Questo rappresenta un aumento di oltre 5 miliardi di euro in un solo mese.
La percentuale di lavori conclusi ammessi a detrazione si attesta al 95,2%, con un totale di investimenti per lavori conclusi che raggiunge gli 111,6 miliardi di euro.
Un aspetto cruciale da evidenziare è l’incremento del costo per lo Stato, che si attesta a 122,2 miliardi di euro, evidenziando una crescita di quasi 8 miliardi in soli 30 giorni. Questi numeri riflettono non solo l’alta adesione al superbonus da parte dei cittadini italiani ma anche l’impatto significativo sul bilancio statale.
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Advertisement - PubblicitàAnalizzando i dati di marzo 2024 forniti dall’Enea, emerge una distinzione interessante relativa alla tipologia degli immobili coinvolti nel superbonus 110%.
Gli interventi sui condomini rappresentano la fetta più consistente, con un totale di investimenti che ammonta a 78,6 miliardi di euro. Questo dato evidenzia la tendenza a investire in interventi di riqualificazione energetica su larga scala, ottimizzando risorse e benefici.
Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, gli investimenti si attestano a 28,6 miliardi di euro. Le unità immobiliari funzionalmente indipendenti, come le villette a schiera o i piccoli complessi residenziali, hanno visto investimenti per 11,5 miliardi di euro, mentre un dato curioso riguarda i castelli, per i quali è stato registrato un valore medio di investimento di 242.212,39 euro.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Legge n. 39/2024, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, introduce restrizioni significative sulla cessione del credito e lo sconto in fattura, oltre a nuovi obblighi procedurali e limitazioni che stringono l’accesso alle agevolazioni.
Tra le misure introdotte spiccano la cessazione dello sconto in fattura e della cessione del credito per specifiche categorie, quali interventi su barriere architettoniche, case popolari, cooperative di abitazione e onlus, con eccezione per lavori già iniziati o in aree sismiche.
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Viene inoltre imposto un termine ultimo per la comunicazione dell’opzione di cessione del credito al 4 aprile 2024, l’obbligo di una comunicazione preventiva, il blocco dei bonus per i debitori erariali, e misure antifrode specifiche per la cessione dei crediti ACE.
Importante sottolineare che le restrizioni non si applicano agli interventi sugli immobili colpiti dai terremoti in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con un fondo dedicato di 400 milioni di euro per il 2024, di cui 70 milioni riservati agli eventi sismici del 6 aprile 2009.
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