Per tutelare, proteggere e promuovere l’attività sportiva e tutto l’indotto economico correlato, il governo ha varato il Bonus Sport 2022: Cos’è, come funziona, come si richiede e a chi spetta.
Il settore sportivo è molto importante per la vita sociale degli individui, sia grandi che bambini. Oltre alla conclamata funzione sociale, l’attività sportiva è anche importante a livello di asset economico perché sono molte le persone che in un modo o in un altro guadagnano da esso e la pandemia da Covid-19 ha inciso fortemente sulle possibilità di guadagno delle persone e delle famiglie coinvolte all’interno di questo settore.
Per tutelare, proteggere e promuovere l’attività sportiva e tutto l’indotto economico correlato, il governo ha varato il Bonus Sport 2022.
Di seguito, tutte le informazioni utili in merito al Bonus Sport 2022: cos’è, come funziona, come si richiede e a chi spetta.
Inoltre, sarà elencato anche un piccolo vademecum riepilogativo di tutti i documenti necessari, oltre alla normativa di supporto e l’importo massimo erogabile. Con il Bonus Sport è possibile ricevere un ammontare di aiuti economici utili a tutti quelli che si trovano in un modo o nell’altro in questo settore e rappresenta, dunque, un’opportunità da non lasciarsi scappare.
Sommario
Ad introdurre questo bonus all’interno dell’ordinamento giuridico italiano è stata la legge 145/2018, la Legge di Bilancio 2019, la quale ha concesso l’opportunità di portare in detrazione le spese sostenute per chi effettua donazioni di denaro ad impianti pubblici per sovvenzionarne restauro o manutenzione.
Questa detrazione è possibile anche per chi finanzia il settore con fondi devoluti alla costruzione di nuove opere, senza limite alcuno. I proprietari delle opere possono essere sia enti pubblici che privati senza alcun limite, ma i fondi ricevuti in questo modo sono vincolati ad una destinazione e la loro distrazione o spesa in altri settori espone a sanzioni gravi.
Per sintetizzare, con il Bonus Sport 2022 chi effettua una donazione ad impianti sportivi al fine di realizzare un nuova struttura, eseguire opere di manutenzione o restauro, ha diritto a una detrazione fiscale pari al 65% della cifra effettuata: per questo motivo, a titolo di esempio, chi versa 1000 euro a favore di una struttura sportiva riceverà 650 euro sotto forma di credito fiscale, quasi a titolo di rimborso.
Advertisement - PubblicitàLa legge di bilancio succitata ha definito anche il quadro soggettivo e gli importi massimi coperti da questo bonus. Questa è stata rinnovata anche con la legge di bilancio 2020 e 2021.
I soggetti che possono fruire delle detrazioni fiscali per il Bonus Sport sono imprese di ogni tipo, enti non commerciali e anche persone fisiche. Da un punto di vista contrattuale, l’atto con cui si versano le cifre è una donazione, quindi per essere valido deve essere caratterizzato dalla liberalità. Per quanto riguarda gli importi donabili, ci sono due casi possibili.
Ha diritto alla detrazione del 65% per il bonus sport chi ha effettuato la donazione come persona fisica. Chi, infatti, non è titolare di partita IVA ha diritto alla detrazione, ma solo nei limiti del 20% del reddito imponibile, attestato tramite apposita dichiarazione.
Ad esempio, chi ha effettuato 20.000 euro di donazione ad un impianto sportivo pubblico può avere 13.000 euro di detrazione dall’IRPEF ma attenzione: se il reddito imponibile del CUD è pari a 30.000 euro, sarà possibile detrarre solo 6.000 della cifra succitata; i restanti 7.000 andranno perduti.
Chi effettua la donazione all’impianto sportivo come titolare di impresa, invece, può detrarre il 65 nel limite dei ricavi annui. Il procedimento di calcolo è simile a quello precedente: in caso di 20.000 euro di donazione è possibile detrarre dall’IRES 13.000 euro. Se i ricavi dell’impresa sono pari a 50.000 euro, sarà possibile detrarne solo 5.000, mentre la parte eccedente questa soma andrà perduta.
Inoltre, il credito d’imposta che si ottiene in questo modo può essere detratto solamente in tre quote annuali di pari importo. La cifra totale ottenuta in credito d’imposta va, dunque, diviso per tre: il risultato è la cifra che è possibile utilizzare ogni anno.
Advertisement - PubblicitàLe persone fisiche possono effettuare le donazioni senza alcuna formalità o procedura: basta effettuarla e poi riportarla in dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda le imprese, invece, l’accesso al bonus sport è diverso e più farraginoso.
Le imprese, infatti, devono presentare una domanda per essere autorizzate ad effettuare la donazione. L’ultima data utile è il 15 ottobre 2022, con la domanda da presentare allo sportello competente entro 30 giorni dall’apertura: le domande inviate preventivamente, oppure quelle inviate in maniera tardiva, non sono considerate e vengono scartate definitivamente.
Per quanto riguarda la domanda, le imprese che intendono richiedere l’accesso al bonus sport 2022 devono allegare alla domanda (i moduli da compilare sono reperibili online all’interno dell’apposita sezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze ovvero nell’area omonima dell’Agenzia delle Entrate) la visura camerale della società e tutti i documenti di riconoscimento dell’Amministratore oppure dell’organo amministrativo. Inoltre, è necessaria anche una dichiarazione in carta libera dove il soggetto titolare dell’impresa afferma chiaramente la sua volontà di effettuare la donazione e la destinazione d’uso dei fondi. Ad esempio, nel caso della creazione di un nuovo impianto può essere utile allegare anche il progetto oppure un computo metrico anche puramente estimativo.
Una volta presentata la domanda verrà allegato un protocollo tramite il quale, una volta uscita la graduatoria degli ammessi al bonus sport 2022, sarà possibile visualizzare l’accesso o meno.
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