L’ultima decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di aumentare i tassi di interesse di altri 25 punti base ha acceso l’allarme nel settore immobiliare e creditizio. Mentre l’annuncio potrebbe segnalare l’ultimo rialzo nel breve termine, le implicazioni per i mutuatari, specialmente quelli con mutui a tasso variabile, sono enormi.
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Esaminiamo quali sono le alternative a disposizione di famiglie e imprese per mitigare l’impatto di questa politica monetaria.
Sommario
Con il recente aumento, il tasso sui depositi è salito al 4%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 4,5%, e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75%. Questi tassi, secondo Christine Lagarde, la presidente della BCE, rimarranno elevati fino a quando non si verificheranno effetti tangibili sull’inflazione, che è ancora lontana dal target del 2%.
Per i mutuatari con un mutuo a tasso variabile, il costo mensile del prestito è destinato a salire. In termini pratici, come riportato sul Messaggero, per un prestito medio da 126.000 euro della durata di 25 anni, la rata mensile potrebbe toccare i 760 euro.
In vista di questo scenario, valutare attentamente le proprie opzioni diventa cruciale.
Advertisement - PubblicitàLa surroga offre la possibilità di cambiare il finanziatore del mutuo mantenendo le stesse condizioni contrattuali. Tuttavia, questa opzione è consigliabile solo se è possibile ottenere un tasso di interesse significativamente più vantaggioso.
E’ importante notare che se la propria banca non accetta la surroga entro 30 giorni, sarà obbligata a pagare una multa all’utente, rendendo l’operazione ancora più vantaggiosa. Tuttavia, se il piano di ammortamento è alla francese o se il termine del mutuo è vicino, questa opzione potrebbe non essere ideale.
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Advertisement - PubblicitàUn’altra strada da considerare è la rinegoziazione delle condizioni del mutuo con la propria banca. Questa soluzione è specialmente utile per coloro che hanno mutui a tasso fisso, poiché permette di ottenere condizioni più favorevoli rispetto alla situazione attuale, in base ai nuovi tassi di interesse.
La rinegoziazione può anche essere un’opzione per chi non può o non vuole procedere con una surroga.
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Advertisement - PubblicitàMentre la BCE indica che questo potrebbe essere l’ultimo rialzo dei tassi per il momento, la mancanza di certezze riguardo al futuro rende indispensabile una pianificazione attenta per chi possiede o sta considerando di aprire un mutuo.
Tra surroga e rinegoziazione, le opzioni non mancano, ma richiedono un’analisi accurata per massimizzare i vantaggi in un ambiente finanziario in rapido mutamento.
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