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Ravvedimento speciale per sanare dichiarazioni: cos’è, chi ne beneficia, scadenze

Ravvedimento speciale per sanare dichiarazioni: cos’è, chi ne beneficia, scadenzeRavvedimento speciale per sanare dichiarazioni: cos’è, chi ne beneficia, scadenze
Ultimo Aggiornamento:

Il nuovo meccanismo del “ravvedimento operoso speciale” è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 e concede la possibilità di regolarizzare le violazioni legate alle dichiarazioni correttamente presentate per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e i periodi d’imposta precedenti.

In sostanza, il nuovo sistema prevede che i contribuenti interessati possano pagare la sanzione in forma agevolata, con la riduzione – dell’ammontare minimo dovuto per legge – ad un diciottesimo dell’importo. L’imposta e gli interessi invece dovranno essere versati in misura piena.

Aderendo al ravvedimento speciale, inoltre, tutte le somme dovute (imposta, interessi e 1/18esimo della sanzione) potranno essere versate in 8 rate di pari importo.

Il termine per il pagamento della prima rata era stato inizialmente fissato al 31 marzo 2023, ma è successivamente stato prorogato al 30 settembre 2023.

Vediamo come funziona il nuovo meccanismo del ravvedimento speciale e quali soggetti hanno diritto a beneficiarne.

Leggi anche: “Tregua fiscale: arriva la circolare con i chiarimenti e le istruzioni

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Ravvedimento speciale: quali violazioni sono escluse

La nuova misura del ravvedimento speciale è disciplinata dalla Manovra 2023 all’art. 1, commi da 174.

È destinata in particolare a regolarizzare le violazioni relative ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate – in riferimento alle dichiarazioni presentate per il periodo d’imposta 2021 e precedenti.

Le violazioni riguardano tutte le irregolarità differenti da quelle previste ai commi da 153 a 159 e da 166 a 173, che non siano già state contestate con atto di liquidazione, di accertamento o di recupero, di contestazione e di irrogazione delle sanzioni, comprese le comunicazioni ricevute in seguito al controllo formale delle dichiarazioni.

Non è possibile comunque beneficiare del ravvedimento speciale per:

  • Le irregolarità relative agli obblighi di monitoraggio degli investimenti detenuti all’estero;
  • L’emersione di attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato.
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Sanzione ridotta a 1/18esimo e pagamenti in 8 rate: le scadenze

Aderendo al meccanismo del ravvedimento speciale, nello specifico, si potrà:

  • Ottenere la riduzione (pari ad 1/18esimo dell’importo) della sanzione minima dovuta per legge;
  • Pagare le somme dovute (imposta, interessi e sanzione ridotta) in 8 rate di pari importo. Prima era previsto che le rate dovessero essere pagate trimestralmente, ad oggi il termine “trimestrali” è stato soppresso.

Come detto, la prima rata dev’essere versata entro la data del 30 settembre 2023, termine così prorogato dal DL n. 34 del 30 marzo 2023 all’art. 19, lo stesso che ha disposto la soppressione del termine “trimestrali”.

Con la proroga del termine relativo alla prima rata, anche le date previste per il pagamento delle rate successive sono state posticipate.

Attualmente le scadenze da rispettare sono le seguenti:

  • Prima rata entro il 30 settembre 2023;
  • Seconda rata entro il 31 ottobre 2023;
  • Terza rata entro il 30 novembre 2023;
  • Quarta rata entro il 20 dicembre 2023;
  • Quinta rata entro il 31 marzo 2024;
  • Sesta rata entro il 30 giugno 2024;
  • Settima rata entro il 30 settembre 2024;
  • Ottava rata entro il 20 dicembre 2024.

Gli interessi saranno dovuti dalla seconda rata in poi nella misura del 2% annuo.

Una volta che si aderisce al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie, si fa presente, ogni rata dovrà essere versata, al più tardi, entro la data di scadenza della rata successiva. Ad esempio, la seconda rata dev’essere pagata entro il 31 ottobre 2023, ma si accetterà un ritardo massimo fino alla scadenza successiva, in questo caso fino al 30 novembre.

Se una sola rata (anche parzialmente) non dovesse essere pagata entro il termine previsto per la rata successiva, si perderà il diritto alla rateizzazione. Gli importi ancora dovuti a quel punto saranno iscritti a ruolo, e gli interessi e la sanzione saranno dovuti in misura ordinaria.

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Ravvedimento speciale: nuove scadenze valide per chi ha già pagato?

Con una recente FAQ aggiunta nella sezione dedicata al Ravvedimento speciale sul sito delle Entrate, si chiede se la proroga delle scadenze per il versamento delle rate sia valida anche per i soggetti che avevano già pagato la prima rata entro la scadenza prevista dalla Manovra 2023, ovvero il 31 marzo 2023.

La risposta chiaramente è affermativa. La proroga delle scadenze per pagare le rate, infatti, è stata prevista dal DL n. 34/2023 come spiegato sopra.

Il decreto è entrato in vigore il 31 marzo 2023 e, quindi, in tempo utile per posticipare gli iniziali termini disposti dalla Manovra 2023.

Questo significa che anche i soggetti che hanno già versato la prima rata per la scorsa scadenza del 31 marzo, dovranno tener conto delle nuove scadenze stabilite dal DL del 31 marzo 2023 che abbiamo elencato sopra, con pagamento della seconda rata entro il 31 ottobre 2023.

Leggi anche: “Dichiarazione Redditi 2023: nuovi chiarimenti per tutti i contribuenti



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TAGS: ravvedimento operoso speciale, sanare dichiarazioni

Autore: Redazione Online

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