Il Decreto Milleproroghe introduce importanti novità per il ravvedimento operoso speciale e la rottamazione quater, estendendo le scadenze e allargando le possibilità di regolarizzazione fiscale.
L’approvazione alla Camera e al Senato del Decreto Milleproroghe segna un punto di svolta per il ravvedimento operoso speciale, un meccanismo che offre ai contribuenti la possibilità di regolarizzare le dichiarazioni dei redditi precedentemente presentate, beneficiando di una significativa riduzione delle sanzioni.
Questa nuova legge riapre l’accesso a questo strumento, permettendo di pagare le sanzioni in forma ridotta fino ad un diciottesimo del minimo.
Si tratta di una modifica importante, che mira a incentivare i contribuenti a mettersi in regola con il fisco, offrendo condizioni più favorevoli rispetto al passato.
Sommario
Tra le principali innovazioni introdotte dal Decreto Milleproroghe, spiccano l’allargamento del campo di applicazione del ravvedimento operoso e l’istituzione di una nuova scadenza, fissata al 31 marzo 2024. Questa apertura permette ai contribuenti di regolarizzare le dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta conclusosi il 31 dicembre 2022, estendendo così la possibilità di sanare eventuali violazioni a un arco temporale più ampio rispetto a quanto previsto dalla formula originaria, che limitava l’accesso al meccanismo alle sole dichiarazioni del 2021.
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Queste modifiche non solo ampliano le opportunità di regolarizzazione fiscale per i contribuenti ma stabiliscono anche un nuovo calendario per i pagamenti rateali, offrendo maggiore flessibilità nella gestione delle proprie obbligazioni tributarie.
Il ravvedimento operoso speciale si configura come uno degli strumenti più significativi introdotti per facilitare la regolarizzazione delle dichiarazioni dei redditi. Grazie alle modifiche apportate dal Decreto Milleproroghe, viene ora fornita ai contribuenti l’ultima occasione per accedere a sanzioni ridotte in modo più vantaggioso rispetto al ravvedimento operoso ordinario.
La deadline per il versamento unico delle somme dovute è stata fissata al 20 dicembre 2023, consentendo di sanare tutte le irregolarità in modo efficiente.
La legge stabilisce che, per poter beneficiare di questa opportunità, le eventuali irregolarità non debbano essere state già oggetto di contestazione alla data del primo versamento.
Inoltre, viene offerta la possibilità di aderire a un piano di rateizzazione dei pagamenti, con interessi ridotti, per agevolare ulteriormente i contribuenti nel processo di regolarizzazione.
Advertisement - PubblicitàIl decreto introduce una flessibilità maggiore per i contribuenti attraverso la possibilità di seguire un piano rateale per i versamenti dovuti.
In particolare, il testo prevede un calendario specifico per le rate, con la prima scadenza fissata al 31 marzo 2024, che rappresenta anche il termine ultimo per chi sceglie di versare l’intero importo in un’unica soluzione.
Le scadenze successive sono programmate per il:
Per i versamenti successivi al primo, viene applicato un interesse annuo del 2%, una misura pensata per facilitare ulteriormente i contribuenti nel loro percorso di regolarizzazione fiscale.
Advertisement - PubblicitàUna novità significativa introdotta dal Decreto Milleproroghe riguarda la rottamazione quater delle cartelle esattoriali, una delle misure cardine della tregua fiscale promossa dal governo.
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Questa modifica prevede un aggiornamento delle scadenze per il pagamento delle rate, con un obiettivo chiaro: massimizzare le entrate derivanti dalla definizione agevolata delle pendenze fiscali. Un emendamento ha fissato al 15 marzo 2024 la nuova scadenza per la terza rata della rottamazione quater, estendendo così il termine originariamente previsto per il 28 febbraio.
Questa estensione delle scadenze offre una nuova opportunità ai contribuenti di saldare i propri debiti senza l’aggiunta di interessi di mora, sanzioni aggiuntive o aggi, applicando un approccio incentrato sulla facilitazione e l’incoraggiamento alla regolarizzazione delle posizioni debitorie.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di misure volte a incentivare i cittadini a mettersi in regola con il fisco, fornendo strumenti e condizioni più favorevoli per il pagamento dei debiti tributari.
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