Una delle novità che il Decreto Legge Aiuti quater – approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 novembre 2022 e ancora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – ha introdotto con riferimento al Superbonus è il quoziente familiare, che quindi entra ora nelle logiche di calcolo e di accesso alla detrazione fiscale.
Ma il concetto di ‘quoziente familiare’ non è necessariamente collegato al solo bonus fiscale per la ristrutturazione. Infatti l’esecutivo mira ad introdurre un sistema di tassazione che possa superare quello attualmente in uso, ovvero l’ISEE. Non solo: l’esecutivo starebbe ragionando di una possibile riforma dell’IRPEF che consideri appunto come cardine proprio il quoziente familiare, che diventerebbe lo strumento di impostazione degli scaglioni fiscali.
La formulazione del calcolo del quoziente familiare è contenuta nell’art. 7 della bozza del Decreto Legge Aiuti quater, per cui:
“Ai fini dell’applicazione del comma 8-bis, secondo periodo, il reddito di riferimento è calcolato dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti, nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa, dal contribuente, dal coniuge del contribuente, dal soggetto legato da unione civile o convivente se presente nel suo nucleo familiare, e dai familiari, diversi dal coniuge, di cui all’articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dal soggetto legato da unione civile o dal convivente, presenti nel suo nucleo familiare, che nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa si sono trovati nelle condizioni previste nel comma 2 del medesimo articolo 12, per un numero di parti“
stabilite dal coefficiente.
Ma cosa è il quoziente familiare, a che cosa serve e come si calcola?
Advertisement - PubblicitàNell’ambito del diritto fiscale, con il termine quoziente familiare si fa riferimento ad un sistema di calcolo che stabilisce aliquote di imposta tenendo conto di alcuni elementi riferiti al reddito familiare: ad esempio numero dei componenti il nucleo familiare e il loro reddito, età, disabilità, e via dicendo. Esso quindi si riferisce ad un parametro per definire il criterio di tassazione, superando l’ISEE, che invece considera il reddito complessivo della famiglia ed il suo patrimonio mobiliare ed immobiliare.
Il calcolo del quoziente familiare avviene invece attraverso il meccanismo dello ‘splitting’, ovvero dividendo la somma dei redditi familiari per un coefficiente pari al numero dei soggetti che compongono la famiglia.
Il coefficiente non ha sempre valore uguale, dato che viene a sua volta calcolato tenendo in considerazione le caratteristiche del nucleo familiare (condizione di disabilità, età, e via dicendo) e in particolare, sale all’aumentare del nucleo, favorendo le famiglie numerose.
I coefficienti di divisione del reddito, secondo una prima bozza di cui all’art. 7 del Decreto Legge Aiuti quater, sono i seguenti:
Il coefficiente aumenta in presenza di figli disabili, e dal terzo figlio in poi.
In sostanza, se nella famiglia c’è solamente un componente, il coefficiente vale uno ed il reddito percepito dall’unico componente è corrispondente il suo quoziente familiare. Se invece son presenti oltre al coniuge anche dei figli a carico, il calcolo del coefficiente aumenta, andando a diminuire quindi il reddito e il quoziente familiare.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Legge Aiuti quater prevede una rimodulazione dell’aliquota del Superbonus (dal 110 al 90%) e l’applicazione di nuove regole per l’accesso al bonus fiscale, con possibilità di accesso anche per le villette (purché siano prima casa). Ma soprattutto, considera ora fra i suoi parametri anche il quoziente familiare, che diventa una modalità di calcolo del reddito che divide chi può accedere al Superbonus per la ristrutturazione da chi non vi ha diritto.
Infatti, fra le novità previste dal Decreto Legge Aiuti quater vi è anche quella di permettere l’accesso al Superbonus al 90% solamente alle famiglie con quoziente familiare di massimo 15mila euro, che possono essere innalzati a seconda del quoziente familiare del richiedente.
Il quoziente familiare rientra quindi a fare parte dei parametri che consentono di effettuare la detrazione, secondo le nuove regole non più accessibile su base universale.
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