Opera futuribile al centro di discussioni da anni, oggetto di infiniti dibattiti, il ponte sullo stretto di Messina è ritornato al centro dell’attenzione negli ultimi giorni, per via delle parole del nuovo ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Opera futuribile al centro di discussioni da anni, oggetto di infiniti dibattiti, il ponte sullo stretto di Messina è ritornato al centro dell’attenzione negli ultimi giorni, per via delle parole del nuovo ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Lo stretto di Messina è un braccio di mare che collega il Tirreno e il mar Ionio. La sua lunghezza varia a seconda dei punti di misurazione, da un minimo di 3 km a un massimo di 16.
Nel corso degli anni sono stati numerosi i progetti di ingegneria civile presentati per la realizzazione del celebre ponte, che dovrebbe collegare la Sicilia con la Calabria. Vale la pena ricordare che l’idea di connettere in modo stabile la Sicilia alla penisola è molto antica, e se ne possono trovare testimonianze già in epoca romana, quando fu effettivamente costruito un ponte provvisorio per mezzo di barche e botti al fine di far transitare le truppe.
Advertisement - PubblicitàÉ previsto per l’8 novembre il vertice di Salvini con Roberto Occhiuto e Renato Schifani. L’appuntamento si svolgerà nella sede del dicastero di Porta Pia, e sarà l’occasione per fare il punto sull’opera faraonica, che è sempre stato un progetto molto desiderato da parte del centro- destra.
Salvini si dice molto soddisfatto e fiducioso, definendo un impegno e un orgoglio il fatto di arrivare alla definizione del progetto e l’avvio del lavori. L’opera non servirà solo a dare lustro all’ingegneria italiana, ma contribuirà a creare posti di lavoro.
Il governatore Schifani si è già dichiarato favorevole, così come il governatore della Calabria. Per entrambi il ponte sullo stretto di Messina si farà, perché ve ne sono tutti i presupposti: non solo è voluto dai governi regionali, ma anche da quello nazionale.
Matteo Salvini ha già ribadito più volte l’esigenza di avere il ponte sullo stretto, riportando in auge un vecchio cavallo di battaglia di Berlusconi e facendolo suo.
La fiducia nella possibilità di realizzarlo non viene soltanto dall’evidente necessità di collegare la Sicilia, secondo Salvini, ma anche dal fatto che la maggioranza adesso è coesa, e questo comporta una maggiore velocità nella concretizzazione dei progetti in cantiere da anni.
Per il ministro delle Infrastrutture, non è stato possibile costruirlo prima perché mancava una collaborazione forte all’interno del governo, quell’unità che avrebbe permesso alla maggioranza di convergere sul tema.
La costruzione del ponte dovrà far fronte a numerose sfide presenti sul territorio scelto, fra cui forti correnti marine, traffico marittimo, sismicità, venti, fondali profondi, oltre ad essere imponente e sicura.
Si tratta a tutti gli effetti di difficoltà che ad oggi si potranno affrontare meglio rispetto a 30 anni fa, per via del progresso tecnologico.
Salvini, intervenuto al 66° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia a La Spezia, specifica che ha già avuto modo di riunirsi con esperti tecnici, ed è già stato stabilito l’eventuale costo, oltre ai tempi di realizzazione.
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Advertisement - PubblicitàSul tavolo, è presente anche l’esame di oltre 100 opere pubbliche commissariate, che Matteo Salvini ha intenzione di realizzare al più presto, dando il via anche a progetti del tutto nuovi.
Il programma elettorale del centro-destra, oltre alla costruzione del ponte, prevede anche il potenziamento dell’Alta Velocità in tutta Italia, per agevolare gli spostamenti e i trasporti.
L’obiettivo più ambizioso rimane però il ponte sullo stretto, che adesso pare avere un progetto di esecuzione sicuro. Dopo 50 anni di attesa, il ministro delle Infrastrutture assicura che potremo finalmente vedere l’inizio del lavori.
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