L’Italia ha recentemente assistito a un significativo rinnovamento del suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’Italia ha recentemente assistito a un significativo rinnovamento del suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un incremento delle risorse totali di circa 3 miliardi di euro, passando da 191,5 a 194,3 miliardi, dei quali 122 sotto forma di prestiti da dover poi rimborsare.
Ciò è stato possibile grazie, in gran parte, all’utilizzo dei fondi ETS (Sistema di Scambio di Quote di Emissione) e all’intesa raggiunta con l’Unione Europea.
Il rinnovato PNRR mira a una distribuzione più focalizzata dei fondi su progetti realizzabili, integrando una nuova missione legata a Repower EU, incentrata sulle tematiche energetiche.
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Sommario
Il PNRR prevede investimenti significativi nelle imprese, con una spesa di 12,4 miliardi di euro. Circa la metà di queste risorse sono allocate al pacchetto Transizione 5.0, che ammonta a 6,3 miliardi di euro, e saranno erogate sotto forma di credito d’imposta.
Questo pacchetto si concentra sulla transizione digitale e ecologica, con un particolare focus sull’autoproduzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili.
Giorgia Meloni, la Presidente del Consiglio, ha esposto i benefici di questa revisione del PNRR durante un discorso da Palazzo Chigi. Ha evidenziato un incremento significativo dei fondi destinati alle imprese, arrivando a 12,4 miliardi di euro.
“… ci sono 12,4 miliardi dedicati alle imprese. Quando abbiamo varato la manovra qualcuno ha obiettato che mancavano risorse per le imprese, semplicemente le stavamo concentrando nella revisione del Pnrr …”
Questa mossa era stata inizialmente criticata per la presunta mancanza di risorse per le imprese, ma Meloni ha chiarito che tali risorse erano state deliberate nella revisione del PNRR.
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Un’attenzione speciale è rivolta alla transizione ecologica, con un’enfasi sulla competitività e resilienza delle filiere strategiche. Per questo scopo, è stata stanziata una somma di 2,5 miliardi di euro. In aggiunta, 2 miliardi di euro verranno destinati ai contratti di filiera in settori chiave come l’agroalimentare, la pesca, e l’acquacoltura.
Il progetto “Parco agrisolare” beneficerà di 850 milioni di euro, supportando aziende agricole e di allevamento nella realizzazione di infrastrutture per l’energia rinnovabile.
Il piano prevede inoltre investimenti significativi per le famiglie e i giovani, con un fondo di quasi 1,4 miliardi di euro destinato a nuclei a basso reddito e giovani. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni pubbliche e dei condomini, oltre a promuovere l’educazione con nuovi posti letto universitari e maggiori borse di studio.
Advertisement - PubblicitàIl capitolo dedicato a reti e infrastrutture ha una dotazione finanziaria di 5,2 miliardi di euro, destinati a vari progetti, tra cui il potenziamento delle reti elettriche e del gas, la riduzione delle perdite idriche, l’acquisto di treni a emissioni ridotte e l’elettrificazione delle banchine portuali.
Il programma Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori) riceverà un incremento di 1 miliardo di euro per affrontare il disallineamento tra domanda e offerta di competenze professionali. In campo sanitario, 750 milioni di euro saranno dedicati all’assistenza domiciliare e alla telemedicina.
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Il piano prevede anche 1,2 miliardi di euro per i territori colpiti dalle alluvioni del 2023 in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, destinati alla difesa idraulica e al ripristino delle infrastrutture essenziali.
Advertisement - PubblicitàIl rinnovato PNRR italiano rappresenta un passo avanti importante nella direzione di un’economia più resiliente e sostenibile. Gli investimenti previsti non solo stimoleranno la crescita economica, ma contribuiranno anche alla transizione ecologica del Paese, dimostrando l’impegno dell’Italia verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’integrazione con le iniziative europee.
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