In data 8 giugno, la task force di esperti guidata da Vittorio Colao ha consegnato al Presidente Conte il nuovo progetto relativo alla rinascita dell’Italia in seguito all’emergenza da Covid-19.
Il “Piano per il rilancio Italia 2020-2022” prevede numerose misure riguardo il settore dell’edilizia, delle infrastrutture, del territorio e degli appalti. Il programma è stato discusso durante i nove giorni di Stati Generali dell’Economia, iniziati il 13 giugno e conclusi domenica 21 giugno.
Vediamo la strategia ideata dalla task force di esperti per il rilancio dell’Italia.
Sommario
Il Piano rilancio della squadra di Colao comprende sostanzialmente 6 punti fondamentali:
Lo scopo è quello di ottenere un’Italia “più forte, resiliente ed equa”. Ponendo alla base la Digitalizzazione e l’Innovazione, la Rivoluzione Verde e la Parità di Genere e Inclusione.
Per quanto riguarda il primo punto (Imprese e Lavoro), il documento prevede l’esonero della responsabilità penale del contagio da Covid-19 in favore del datore di lavoro nelle imprese non sanitarie. La misura era già prevista all’interno del Decreto Rilancio.
Oltre a questo, c’è il provvedimento che vuole azzerare le tasse sui costi che le imprese devono affrontare per la riorganizzazione del lavoro in seguito all’emergenza. Parliamo delle spese relative alla gestione della sicurezza e al recupero della produzione perduta.
Ma non è finita qui. Tra le proposte più importanti ci sono quelle che prevedono di: normare lo Smart Working, rinviare i pagamenti delle tasse, rendere più rapido il pagamento dei fornitori, incentivare i pagamenti elettronici.
Advertisement - PubblicitàIn tema di Infrastrutture e Ambiente invece, il Piano rilancio della task force di Colao propone l’individuazione delle opere infrastrutturali strategiche, e la creazione di un’unità di presidio presso la Presidenza del Consiglio valida per 3 anni. L’unità citata si occuperebbe di realizzare le opere tenendo conto delle normative vigenti in ambito nazionale, impedendo l’opposizione degli organi locali.
In concomitanza con tale provvedimento, non poteva mancare la necessità di rivedere e semplificare il Codice degli Appalti. Questo sia per i progetti infrastrutturali che, secondo la task force, dovrebbero rendere conto direttamente alle Direttive Europee. E sia in senso più generale, con la richiesta di realizzare un nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che possa rendere più semplici tutte le procedure di avvio dei lavori.
Sempre legata a questo punto, c’è inoltre la proposta di sburocratizzare i procedimenti di richiesta delle autorizzazioni da parte della Pubblica Amministrazione, favorendo la formalizzazione del silenzio-assenso, migliorando la trasparenza e promuovendo la digitalizzazione.
Advertisement - PubblicitàUn ulteriore tema approfondito nel Piano rilancio della task force guidata da Colao, riguarda nuove proposte in merito al consumo di suolo e all’edilizia abitativa e sociale.
L’idea alla base è quella di aumentare sempre di più le aree verdi nel nostro Paese, con conseguente preservazione del territorio e dei relativi ecosistemi. Gli esperti propongono quindi un piano di investimento, che possa finanziare interventi come, ad esempio, la bonifica dei siti inquinati.
Si propone inoltre di contrastare il più possibile il consumo di nuovo suolo. Favorendo invece il riutilizzo di quello già esistente, al fine di prevenire anche i dissesti idrogeologici.
In materia di edilizia abitativa e sociale invece, la task force propone anche qui un piano di investimento. L’obiettivo in questo caso è quello di rendere maggiormente accessibile l’offerta abitativa in ambito economico. Tra le idee integrate nel programma per rendere reale questo progetto, c’è quella di riciclare immobili e spazi pubblici, al fine di offrire abitazioni a prezzi ridotti al più vasto numero di richiedenti.
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