Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante un’intervista al Sole 24 Ore fà il punto della situazione riguardo le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina del 2026 e non solo.
Durante un’intervista con il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, tenutasi in occasione della giornata organizzata da Assimpredil Ance per fare il punto sulle opere legate alle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha dichiarato che alcune opere per le Olimpiadi sono state contrattualizzate in ritardo, con consegna prevista per il 2027.
“Alcune opere per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026 sono state contrattualizzate tardi, con una consegna prevista per il 2027.”
Inoltre, ha sottolineato che al momento della sua nomina ha trovato 117 opere commissariate e ferme da anni. Tuttavia, ha dichiarato di voler procedere con l’organizzazione degli eventi e di aver convocato una cabina di regia al Pirellone con Coni e altri ministeri per cercare di accelerare i lavori.
Ha inoltre dichiarato:
“Quando sono arrivato ho trovato 117 opere commissariate e ferme da anni. O ci si deprime o si va avanti. Stiamo cercando di correre come matti. Ho convocato cabina di regia al Pirellone con il CONI e altri ministeri per cercare di accelerare i lavori. C’è chi pensa che la corruzione si contrasti con una lunga procedura di controlli, io penso il contrario, con meno uffici in cui le pratiche girano ci sono meno probabilità di incontrare corrotti e corruttori.”
Il Ministro delle Infrastrutture ha espresso la sua posizione sulla questione del trasferimento del pattinaggio veloce dalla sede ipotizzata inizialmente a Baselga di Piné (Trento) all’Oval di Torino. Ha dichiarato che l’Ice Rink di Baselga oggi costa troppo, con un rischio di sfiorare i 100 milioni di euro considerando i costi energetici.
L’ipotesi ormai data per scontata dell’utilizzo dell’Oval di Torino trova i favori del ministero per le Infrastrutture, in quanto già esiste un’infrastruttura pronta a Torino e non c’è motivo di spendere 100 milioni a Baselga. Ha inoltre sottolineato che si dovrebbe pensare anche al dopo evento, come è stato per l’Expo, dove un quartiere attira cervelli invece di diventare un’area desolata o un parcheggio.
Advertisement - Pubblicità“C’è già un’infrastruttura pronta a Torino, non vedo perché non usare quella, invece di sprecare 100 milioni a Baselga. Dovremmo anche pensare al dopo evento, come è stato per l’Expo, dove oggi vedo un quartiere che attira cervelli, per la prima volta in Italia, e non un’area desolata o un parcheggio“
“Le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina del 2026 presentano un problema di ricerca di sponsor, ma stiamo cercando di recuperare il tempo perduto“, ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante un’intervista.
Il Ministro ha dichiarato di aver discusso della questione con Andrea Varnier, il nuovo amministratore delegato della Fondazione e di avere la speranza di trovare una soluzione. Ha poi dichiarato che la Fondazione ha iniziato i lavori tardi e che forse si è sottovalutato l’entità dei lavori da fare.
Ha poi aggiunto che ha trovato contratti con scadenza nel 2027, il che è paradossale per un’Olimpiade che si svolgerà nel 2026 e che qualcosa non ha funzionato. Ma ha ribadito che ora la corsa contro il tempo va fatta soprattutto per le strade e non è il caso di soffermarsi in polemiche.
Advertisement - PubblicitàTra le opere da realizzare non ci sono solo quelle legate alle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina del 2026, ma anche il ponte di Messina e il nuovo stadio a Milano.
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Riguardo al ponte di Messina, ha dichiarato che esiste una penale da pagare, ma si sta studiando un modo per pagare la penale senza oneri per lo Stato, in modo da finalmente costruire il ponte a campata più lungo del mondo, che eviterà l’inquinamento dei traghetti, supererà una perdita di competitività quantificabile in 6 miliardi all’anno di maggiori costi per le imprese e darà un forte messaggio su ciò che questo paese può fare.
Inoltre ha menzionato la Pedemontana Lombarda, un’opera attesa da 20 anni, ha dichiarato che si farà, si stanno studiando soluzioni per il pedaggio della variante di Como.
Ha sottolineato che un problema della pubblica amministrazione è che ci sarebbero anche amministratori bravissimi in pensione che non si possono utilizzare e che non si trovano ingegneri perché il MIT non li paga abbastanza. Ha concluso che il materiale umano va pagato di più.
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