Il Senato italiano sta esaminando il disegno di legge di bilancio per il 2023, che dovrebbe essere approvato senza modifiche oggi con la fiducia e domani con il voto finale.
La Camera dei Deputati italiana ha approvato il disegno di legge durante una maratona notturna di oltre 12 ore il giorno della vigilia di Natale, con 197 voti a favore e 129 contro. Il governo aveva ottenuto la fiducia con 221 voti a favore, 152 voti contro e 4 astenuti, nonostante alcuni momenti di tensione dovuti alla presentazione di due nuovi emendamenti.
La manovra finanziaria varata dalla Camera, che ha un valore di 35 miliardi di euro, di cui 21 finanziati con deficit, prevede diverse misure importanti, come la flat tax, il taglio del cuneo fiscale, la stretta sul Reddito di cittadinanza, le pensioni minime e i congedi.
La voce di spesa più importante, che rappresenta circa due terzi dell’intera manovra, è quella destinata a combattere il caro-energia. La legge dovrebbe essere convertita in legge entro la fine dell’anno.
Sommario
A partire dal 2023, il Reddito di cittadinanza sarà erogato per sette mesi invece che per otto, come previsto dalla Legge di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri. Questa ulteriore restrizione comporterà un aumento dei risparmi, che passeranno da 743 milioni di euro a 958 milioni di euro. Inoltre, i beneficiari del Reddito di cittadinanza che non accetteranno la prima offerta di lavoro perderanno automaticamente il beneficio.
Tuttavia, sarà necessario un decreto per definire il tipo di offerta che non potrà essere rifiutata. I giovani tra i 18 e i 29 anni che non hanno completato la scuola obbligatoria dovranno iscriversi a corsi di formazione o altre attività finalizzate a soddisfare l’obbligo scolastico per ricevere il Reddito di cittadinanza.
Un’altra novità introdotta dalla Legge di bilancio è il Reddito alimentare, un fondo sperimentale destinato “a soggetti in condizioni di povertà assoluta” per l’acquisto di pacchi alimentari realizzati con il prodotto invenduto della distribuzione alimentare. I pacchi potranno essere prenotati tramite un’applicazione e ritirati presso uno dei centri di distribuzione o consegnati a categorie fragili.
Il fondo avrà una dotazione di 1,5 milioni di euro nel 2023 e di 2 milioni di euro nel 2024, e le modalità di attuazione saranno definite con un decreto del Ministero del Lavoro.
Advertisement - PubblicitàL’articolo 78 della Manovra per il 2023 ha istituito un fondo di 500 milioni di euro per sostenere l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per le persone con un reddito Isee non superiore a 15.000 euro. I buoni spesa comunali verranno riproposti sotto il nuovo nome di “Carta risparmio spesa“, ma al momento non è ancora chiaro come funzioneranno.
Sarà compito del Ministero dell’Agricoltura individuare entro 60 giorni i criteri e le modalità per individuare i beneficiari, tenendo conto dell’età dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi e trasferimenti già ricevuti dallo Stato, della situazione economica del nucleo familiare, dei redditi, ecc. La procedura di erogazione sarà gestita dai Comuni di residenza.
Advertisement - PubblicitàA partire dal 2023, la soglia di ricavi e compensi che consente ai lavoratori autonomi di accedere all’imposta forfettaria del 15% sarà aumentata da 65.000 a 85.000 euro. Sarà inoltre introdotta la “flat tax incrementale” per gli autonomi che non aderiscono al regime forfettario, che prevede l’applicazione dell’aliquota del 15% sugli aumenti di reddito rispetto ai tre anni precedenti.
Per i redditi fino a 35.000 euro, il cuneo fiscale sarà ridotto di due punti percentuali, mentre per i redditi fino a 25.000 euro, il taglio del cuneo sarà di tre punti. I premi produttività fino a 3.000 euro saranno tassati al 5%.
Advertisement - PubblicitàNella Manovra viene previsto un aumento del 50% dell’assegno unico per i figli, che sarà ulteriormente maggiorato del 50% per le famiglie con 4 o più figli.
Inoltre, viene confermato l’assegno per le persone con disabilità. Inoltre, viene introdotto un mese in più di congedo parentale al 80% della retribuzione (invece del 30% attuale) per i genitori fino ai 6 anni del bambino, e sarà riconosciuto sia alla madre che al padre, che potranno usufruirne in modo alternativo.
Advertisement - PubblicitàLa manovra finanziaria per il 2023 prevede l’introduzione di una nuova forma di pensionamento anticipato, nota come “quota 103”, che permetterà ai lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Chi sceglie di restare in servizio potrà optare per non versare i contributi previdenziali, che rimarranno in busta paga.
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Per gli over 75, inoltre, è previsto un aumento transitorio dei trattamenti pensionistici, che passeranno a 600 euro per il solo 2023, con probabilità di essere riconfermato in futuro. Questo intervento interesserà circa 5,5 milioni di soggetti e avrà un costo di 270 milioni di euro.
Viene modificato anche il meccanismo di rivalutazione delle pensioni, con la conferma dell’adeguamento pieno per le pensioni più basse e una riduzione dell’adeguamento percentuale per le pensioni più elevate. Inoltre, viene introdotta una nuova forma di anticipo pensionistico, nota come “opzione donna”, che permetterà alle donne caregiver, alle invalide al 74% e alle lavoratrici di aziende in crisi di andare in pensione a 60 anni (58 anni per le lavoratrici delle aziende in crisi), con un anno in meno per ogni figlio fino a due.
Advertisement - PubblicitàLa manovra per il 2023 prevede una serie di misure volte a sostenere le famiglie e le imprese con bassi redditi che hanno contratto un mutuo a tasso variabile. Coloro che hanno un mutuo di importo inferiore a 200 mila euro e un Isee attuale non superiore a 35 mila euro possono richiedere la rinegoziazione del proprio tasso, che verrà fissato invece che variabile.
Inoltre, per sfruttare l’agevolazione del 110% sulla ristrutturazione edilizia, viene concesso ai condomini più tempo per presentare la comunicazione di inizio attività asseverata (Cila). Il termine per presentare questa documentazione viene esteso dal 25 novembre 2022 al 31 dicembre 2022, purché le delibere condominiali siano state adottate entro il 24 novembre 2022.
È importante notare che con il decreto legge aiuti quater, l’agevolazione è stata ridotta al 90% per il 2023.
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Advertisement - PubblicitàIl bonus casa per i giovani è un’agevolazione fiscale prevista dal Governo italiano per incentivare l’acquisto della prima casa da parte di persone di età inferiore ai 36 anni. L’agevolazione consiste in una detrazione fiscale sull’acquisto della casa, e viene erogata sotto forma di credito d’imposta, cioè una somma di denaro che viene detratta dal debito fiscale dovuto dall’acquirente.
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Il bonus è stato prorogato fino al 2023, con la deroga del Fondo Gasparini di solidarietà per la sospensione dei mutui e il rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa per l’anno 2023.
Con questa misura, il Governo vuole aiutare i giovani a superare le difficoltà economiche legate all’acquisto della prima casa e favorire l’ingresso delle giovani generazioni nel mercato immobiliare.
Advertisement - PubblicitàLa Manovra per il 2023 prevede una detrazione dell’Iva per l’acquisto di abitazioni a basso consumo energetico. Se si acquista una casa in classe energetica A o B entro il 31 dicembre del prossimo anno, si ha diritto a una detrazione del 50% dell’Iva corrisposta direttamente dalle imprese costruttrici.
Questa agevolazione fiscale è valida solo per l’acquisto di abitazioni direttamente dalle imprese costruttrici e sarà applicata ai fini dell’Irpef. Si tratta di un’opportunità per chi desidera acquistare una casa con un minor impatto ambientale e risparmiare sui costi delle tasse.
Advertisement - PubblicitàLa Manovra per il 2023 prevede numerosi interventi per contrastare il caro-energia, a cui è destinata gran parte delle risorse stanziate, pari a oltre 21 miliardi di euro per i primi tre mesi dell’anno.
Tali risorse sono destinate sia alle famiglie che alle imprese. Tra le misure previste, c’è l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, il rifinanziamento fino al 30 marzo 2023 del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, con aliquote che passano dal 30% al 35% per bar, ristoranti e esercizi commerciali, e dal 40% al 45% per le imprese energivore e gasivore. Inoltre, è prevista l’applicazione di un’IVA ridotta al 5% sui consumi di gas metano.
Sono previsti inoltre interventi specifici per settori come la sanità, l’agricoltura, gli enti locali e il trasporto pubblico locale per far fronte al caro-energia e garantire la continuità dei servizi.
La platea dei beneficiari del bonus sociale per l’energia elettrica e il gas viene ampliata, e la soglia Isee per l’accesso al bonus da parte dei soggetti economicamente svantaggiati viene aumentata da 12.000 a 15.000 euro.
Advertisement - PubblicitàLa Manovra per il 2023 prevede un contributo di solidarietà per le imprese del settore energetico, che dovrebbe garantire un incasso per l’anno di circa 2,5 miliardi. Tale contributo, noto come “tassa sugli extra profitti”, consiste in un versamento del 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10% dei ricavi nei quattro anni precedenti (2018-2021).
Questo contributo sarà dovuto dalle società energetiche che hanno almeno il 75% dei loro ricavi provenienti dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi, e che sono circa 7 mila.
Advertisement - PubblicitàLa manovra finanziaria per il 2023 prevede una proroga del Bonus Mobili, che consente di ottenere una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici “green” in seguito a interventi di ristrutturazione. La detrazione è valida fino a un massimo di 8 mila euro per il 2023 e il 2024 e si applica solo alle abitazioni soggette a interventi di ristrutturazione.
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È importante ricordare che coloro che effettuano acquisti entro il 2022 e riferiti a lavori iniziati nel 2021, hanno ancora diritto al vecchio Bonus Mobili, che prevedeva un tetto di 10 mila euro.
Advertisement - PubblicitàIl pacchetto di misure per il Sud è stato approvato con l’obiettivo di sostenere gli investimenti nel Mezzogiorno. Tra le misure previste c’è il credito di imposta sugli investimenti nel Mezzogiorno, che sarà prorogato fino al 2023, e gli incentivi per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Inoltre, sono previste aliquote agevolate per il credito di imposta sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione nelle imprese del Mezzogiorno.
La Regione Sicilia avrà inoltre la possibilità di ripianare il proprio debito in dieci rate annuali a partire dal 2023, mentre la regione Calabria riceverà 440 milioni di euro nel triennio 2024-2026 dal Fondo Sviluppo e Coesione per finanziare interventi di riduzione del rischio idrogeologico.
Inoltre, verrà assegnato alla regione Calabria un contributo straordinario di 15 milioni di euro nel triennio 2023-2025 per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate alla riduzione del divario infrastrutturale.
Advertisement - PubblicitàIl Ponte sullo Stretto di Messina è un progetto che prevede la realizzazione di una struttura che attraversi lo Stretto di Messina, lo stretto di mare che separa l’Italia dalla Sicilia.
La costruzione del ponte è stata oggetto di discussione per decenni, con diverse proposte che sono state presentate nel corso degli anni. Tuttavia, il progetto è stato considerato troppo costoso e non è mai stato realizzato.
Con la riattivazione della Stretto di Messina Spa, società che aveva il compito di portare avanti il progetto, sembra che il Ponte sullo Stretto di Messina possa finalmente diventare realtà. La nuova società dovrà rinunciare a tutti i contenziosi in corso e nominare un nuovo consiglio di amministrazione per far ripartire i lavori.
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