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Legge di Bilancio 2020 pronta per l’ufficializzazione: ecco le ultime modifiche
Arrivata finalmente l’approvazione ufficiale del Senato per il DDL Bilancio 2020, previsto dalla Manovra Finanziaria. Il testo è quindi prontissimo nella sua versione definitiva, e non dovrebbe più permettere altre modifiche. Ora manca solo il sì della Camera, e poi le disposizioni saranno ufficiali per tutto il 2020.
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Arrivata finalmente l’approvazione ufficiale del Senato per il DDL Bilancio 2020, previsto dalla Manovra Finanziaria. Il testo è quindi pronto nella sua versione definitiva, e non dovrebbe più permettere altre modifiche. Ora manca solo il sì della Camera, e poi le disposizioni saranno ufficiali per tutto il 2020.
Il consenso del Senato è arrivato il 16 dicembre 2019, con la fiducia al Maxiemendamento del Governo. La 5a Commissione di Bilancio ha approvato le ultime modifiche. Le decisioni a questo punto dovrebbero essere definitive, anche se sappiamo che in Italia è meglio non mettere mai la mano sul fuoco prima della sentenza finale.
In ogni caso, siamo alle fasi conclusive. Il DDL Bilancio 2020 infatti dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno per entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. Vediamo le novità in ambito edilizio.
DDL Bilancio 2020: si attende solo la Camera
Ecco quelle che dovrebbero essere le disposizioni finali ufficiali della Legge di Bilancio 2020:
Bonus prorogati. Gli incentivi che interessano il settore edilizio dovrebbero aver ottenuto la proroga ufficiale senza alcuna modifica improvvisa. Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Bonus Mobili e Arredi, Bonus Caldaia ecc. saranno validi per tutto il 2020;
Bonus Facciate modificato. Per quanto riguarda invece il tanto discusso incentivo che permette di rifare la facciata di casa con una detrazione pari al 90%, sono state imposte delle nuove restrizioni nei requisiti. La detrazione potrà durare un anno, e sarà concessa solo agli immobili residenziali situati nei centri storici e nelle zone urbanizzate. Comprenderà unicamente interventi di tinteggiatura e pulitura esterna. Le finestre non sono ammesse;
Sconto in fattura. Sarà concesso solo per gli interventi di “ristrutturazione importante di primo livello” nei condomini. Vale a dire che i contribuenti singoli non potranno usufruirne per la loro residenza. Gli interventi nei condomini dovranno interessare l’involucro edilizio al 50% ma anche la sostituzione dell’impianto termico;
Finanziamenti per riqualificazione di scuole dell’infanzia e asili nido. In favore della messa in sicurezza dei centri, approvato lo stanziamento di 100 milioni di euro per ogni anno dal 2021 al 2023. In seguito, il Governo finanzierà 200 milioni ogni anno dal 2024 al 2034;
Edilizia sanitaria. Rispetto alle ultime disposizioni con valenza triennale previste dalla Legge n.145 del 30 dicembre 2018, è stato approvato la stanziamento di altri 30 miliardi aggiuntivi;
Plastic Tax. Probabilmente il provvedimento più discusso di tutti. Dopo le tante indecisioni degli ultimi mesi, le proteste e le modifiche, la Plastic Tax diventerà ufficiale. L’imposta sarà fissata a 0,45 euro per ogni kg di materia plastica, compreso il Tetrapak. In vigore dal 1° luglio 2020;
No aumento IVA. Trovate nuove coperture finanziarie che hanno permesso al Governo di sterilizzare le clausole di salvaguardia IVA per 23 miliardi. Si è riusciti ad evitare così l’aumento dell’IVA per il 2020;
Rimborsi per pagamenti telematici. In vigore dal 2021, si prevede lo stanziamento di 3 miliardi di euro, che verranno utilizzati per rimborsare in denaro i cittadini che pagheranno i servizi con bancomat. Procedure e modalità saranno stabilite entro il 30 aprile 2020 dal MEF;
Interventi di rigenerazione urbana per zone degradate e miglioramento tessuto sociale e ambientale. Previsto lo stanziamento di 150 milioni per il 2021, 250 milioni per il 2022, 550 milioni di euro per il 2023 e anche per il 2024. Per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034, previsti 700 milioni di euro;
Cedolare secca per i contratti d’affitto. Non sale al 12,5% ma rimane al 10%;
Regime forfettario invariato. Confermato tetto dei 65 mila per accedere al regime.
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