L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) con il passare degli anni è diventato un documento sempre più importante e sempre più frequentemente utilizzato dai nuclei familiari italiani.
Un’attestazione, istituita dal Decreto Legislativo 109/98, essenziale per stabilire se una famiglia rientra all’interno delle soglie utili per richiedere alcune agevolazioni come il reddito di cittadinanza, l’assegno unico per i figli a carico e altre prestazioni fiscali e sociali.
Ma cos’è, come funziona e come si richiede l’ISEE? Ecco quello che c’è da sapere su questo documento estremamente importante per buona parte di famiglie italiane.
Sommario
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è un’attestazione con lo scopo di certificare il reddito e il patrimonio di un nucleo familiare. Un indicatore che considera i redditi di tutti i membri della famiglia, i loro patrimoni e che valuta anche la presenza di 3 o più figli a carico o componenti del nucleo familiare con disabilità o non autosufficienti.
Un importante documento che permette alle famiglie di fare accesso, a condizioni agevolate, ai servizi di pubblica utilità o alle prestazioni sociali. L’ISEE è quindi un attestato essenziale, un documento capace di individuare dei parametri oggettivi per la classificazione in gruppi omogenei dei nuclei familiari.
Molti utenti utilizzano l’ISEE per richiedere prestazioni sociali agevolate e/o servizi assistenziali, la cui erogazione è direttamente legata alle situazioni economiche dei nuclei familiari interessati.
Esempi classici dell’uso dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente sono riconducibili alle richieste per i costi agevolati per gli abbonamenti a bus e treni, alle mense scolastiche, alle borse di studio per gli studenti della scuola superiore e all’accesso ad altri servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate come gas, luce, telefono fisso e canone RAI.
Dal 2022 questo documento è diventato essenziale anche per chiedere l’assegno universale per i figli a carico.
Advertisement - PubblicitàL’INPS dà l’opportunità agli utenti di effettuare il calcolo ISEE attraverso un simulatore che consente alle famiglie italiane di risalire alla propria situazione economica e sapere con largo anticipo il possesso o meno dei requisiti per presentare le istanze per accedere alle prestazioni agevolate.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente viene calcolato rapportando l’ISE (Indicatore della Situazione Economica) al parametro della scala di equivalenza.
L’ISE si ricava sommando all’ISR (Indicatore della Situazione Reddituale) il 20% dell’ISP (Indicatore della Situazione Patrimoniale) della famiglia. A sua volta, l’Indicatore della Situazione Reddituale corrisponde ai redditi totali del nucleo familiare.
Invece, l’Indicatore della Situazione Patrimoniale, viene ricavato dalla somma dei patrimoni mobiliari e immobiliari, al netto delle franchigie e delle detrazioni.
L’ISEE è dunque calcolato quale rapporto tra l’ISE e il parametro desunto dalla scala di equivalenza, che varia in base ai componenti del nucleo familiare:
Inoltre, la normativa ISEE, prevede anche delle particolari maggiorazioni:
Come facilmente intuibile da quanto sopra esposto, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente non corrisponde a una semplice somma, ma è calcolato in base a una serie di variabili matematiche e non (numero di componenti del nucleo di famiglia, persone disabili o non autosufficienti).
Pertanto, lo stesso grado di ricchezza associato a due nuclei familiari diversi avrà due differenti pesi per effetto di due diversi indicatori.
Advertisement - PubblicitàPer richiedere e per il rilascio dell’ISEE è necessaria la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un attestato che riporta i dati di natura anagrafica, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere le situazioni economiche dei nuclei familiari italiani. È possibile presentare la Dichiarazione in qualunque periodo dell’anno: gli ISEE elaborati nel 2022 sono validi fino al 31 dicembre 2022. Quindi trattasi di un documento che viene calcolato secondo i dati riportati nella DSU con validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Le informazioni sono conservate nell’archivio nazionale ISEE, gestito dall’INPS e disponibili per le autorità competenti per eventuali controlli di veridicità dei dati.
Sono diverse le modalità per la presentazione della DSU:
La Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata è una novità introdotta dal 2020 dalla normativa ISEE. I cittadini possono accedere al servizio relativo alla DSU precompilata direttamente o attraverso i Centri di Assistenza Fiscale, conferendo una specifica delega.
Il messaggio dell’INPS n.96, del 13 gennaio del 2020, riporta le dovute istruzioni relative alle modalità per accedere e di precompilazione.
Riepilogando, i contribuenti interessati, per ottenere l’ISEE devono obbligatoriamente presentare la DSU e indicare nella Dichiarazione:
La Dichiarazione Sostitutiva Unica è infatti strutturata in varie sezioni e in ogni modulo sono richieste specifiche informazioni:
Con gli anni e l’evoluzione delle norme sono state differenziate le tipologie di ISEE, valide per le diverse finalità:
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!