La legge di bilancio per il 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre e entrata in vigore il 1° gennaio, ha introdotto un articolo che modifica la disciplina dei poteri dei Comuni in materia di Imposta Municipale Unica (IMU).
La legge di bilancio per il 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre e entrata in vigore il 1° gennaio, ha introdotto un articolo che modifica la disciplina dei poteri dei Comuni in materia di Imposta Municipale Unica (IMU).
In particolare, il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, avrà il potere di modificare o integrare le fattispecie per cui i Comuni possono diversificare le aliquote IMU.
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Inoltre, vengono modificati gli adempimenti relativi alle aliquote e ai regolamenti IMU da parte dei Comuni. A decorrere dal primo anno di applicazione obbligatoria del prospetto delle aliquote (da inserire nel Portale del federalismo fiscale entro i termini stabiliti dalla legge), in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei tempi previsti dalla legge, si dovranno applicare le aliquote di base IMU, anziché quelle vigenti nell’anno precedente.
Advertisement - PubblicitàI regolamenti e le delibere che stabiliscono le aliquote dell’Imposta Municipale Unica (IMU) devono essere approvati dai comuni entro il termine previsto dalla legge per la deliberazione del bilancio di previsione, come previsto per la maggior parte dei tributi locali dall’articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
La legge di bilancio del 2020 impone l’obbligo di redigere una delibera di approvazione delle aliquote IMU accompagnata da un prospetto informatizzato che fa parte integrante dell’atto.
Tuttavia, questo obbligo entrerà in vigore solo una volta che il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrà adottato un decreto che individua le fattispecie per cui i comuni possono diversificare le aliquote dell’IMU e quindi che consente di elaborare il prospetto. Per avere efficacia, i regolamenti e le delibere devono poi essere pubblicati sul sito web del Dipartimento delle Finanze.
Essi sono applicabili per l’anno a cui si riferiscono, a condizione che la pubblicazione avvenga entro il 28 ottobre dello stesso anno. Al fine di garantire che il Ministero dell’Economia e delle Finanze possa provvedere alla pubblicazione entro il 28 ottobre di ogni anno, gli atti devono essere trasmessi entro il 14 ottobre dello stesso anno, esclusivamente via telematica.
Advertisement - PubblicitàLa legge di bilancio per il 2023 ha apportato delle novità alla disciplina dell’Imposta Municipale Unica (IMU). In particolare, è stato aggiunto un periodo al comma 756 della legge di bilancio 2020, che dà al Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, il potere di modificare o integrare le fattispecie per cui i comuni possono diversificare le aliquote IMU a partire dal 2021.
Inoltre, è stato integrato il comma 767 della legge di bilancio 2020, che stabilisce che le aliquote e i regolamenti IMU hanno effetto per l’anno di riferimento a condizione che siano pubblicati sul sito web del Dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre dello stesso anno.
Per garantire la pubblicazione, il comune deve inserire il prospetto delle aliquote e il testo del regolamento nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre dello stesso anno. In caso di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre, si dovranno applicare le aliquote e i regolamenti vigenti nell’anno precedente.
Tuttavia, a decorrere dal primo anno di applicazione obbligatoria del prospetto delle aliquote, in caso di mancanza di una delibera approvata secondo le modalità previste dalla legge e pubblicata tempestivamente, si dovranno applicare le aliquote di base IMU, anziché quelle vigenti nell’anno precedente.
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