Nel 2022 svariate persone hanno usufruito del Superbonus 110 per ristrutturare e rendere energeticamente efficienti le loro case. Per il prossimo anno, questo incentivo sarà rinnovato con qualche piccola modifica.

Se vuoi saperne di più, continua a leggere l’articolo.

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Superbonus: quali sono le differenze con la vecchia legge?

Il Superbonus consiste in un’agevolazione fiscale che in questi anni ha permesso di detrarre il 110% delle spese effettuate per la ristrutturazione della propria casa. La detrazione veniva divisa in quattro “quote” ed era possibile anche anticiparle, invece di detrarle.

In questo caso, era sufficiente mandare una comunicazione all’Agenzia delle entrate. Condomini, Onlus e Associazioni Sportive: erano in tanti che potevano richiedere questo dispositivo.

Leggi la guida al Superbonus 110%: “Superbonus 110: la guida completa del 2022“;

Per il prossimo anno, il superbonus sarà ridotto al 100% della spesa totale di ristrutturazione e potranno usufruirne tutte le persone che hanno una villa come prima casa. Queste sono le più recenti ipotesi proposte nella legge di bilancio.

Il ministro dell’Economia sembra stia cercando un compromesso tra la tutela della Finanza pubblica e l’intenzione di andare incontro ai cittadini, riducendo il “caro-bollette”. Gli interventi che rientrano in quest’iniziativa governativa sono gli isolamenti termici, l’installazione di climatizzatori e interventi per rendere gli edifici antisismici.

L’obiettivo rimane quello di realizzare interventi per migliorare “l’efficienza energetica” e aumentare la stabilità di edifici, soprattutto nelle zone a rischio sismico. Negli interventi, rientrano quelli che riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici e di piattaforme per ricaricare le auto elettriche. Quindi, l’obiettivo principale rimane quello dell’energia.

Rientrano, nella nuova legge, tutti quegli interventi su ville, registrate come prima casa, abitazioni unifamiliari, comprese quelle che devono essere necessariamente demolite, per poi essere ricostruite, secondo i nuovi parametri relativi al risparmio energetico.

Il precedente bonus per la ristrutturazione delle abitazioni era del 110%. La proposta del centro destra è quella di ridurlo al 100%. Inoltre, verrà reso disponibile alle abitazioni unifamiliari, ovvero alle ville.

L’importante è che siano registrate come prime case e che si rientri in una precisa soglia di reddito che verrà stabilità nelle prossime settimane, con la nuova legge di bilancio. Incideranno molto anche le scelte, in ambito energetico, che verranno prese dall’Unione Europea.

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Quali sono le difficoltà e i punti salienti che verranno valutati al Governo?

Ci sono due punti, in particolare, che il Ministero dell’Economia sta cercando di mettere d’accordo:

  • Tenere sotto controllo il saldo della “finanza pubblica”. Infatti, nell’anno in corso sono stati spesi già 51 miliardi di “interventi”. Per i prossimi 5 anni, invece, verranno messi a disposizione venti miliardi in meno;
  • dall’altro lato, c’è la necessità di aiutare i cittadini che si ritrovano ad affrontare spese eccessive, a causa dell’aumento del costo del carburante e, di conseguenza, di tante altre cose sono diventate più care. Sono ancora in “fase di definizione”, infatti, i limiti di reddito e le aliquote. La priorità, nei prossimi anni, sarà per il 70% quello di dare tutti gli aiuti possibili alle imprese e alle famiglie in difficoltà. Il restante 30% delle risorse sarà a disposizione di tutti gli altri interventi.

Tuttavia, ci sono ancora molti fattori da considerare. Ad esempio, l’iter di intervento per quanto riguarda le cessioni di credito. Questo punto, infatti, risulta abbastanza critico a causa di problematiche riscontrate a causa dei complicati meccanismi di responsabilità.

Ci sono state anche delle sentenze che riguardavano, nello specifico, la legittimità “del sequestro” di crediti falsi.