Il periodo di emergenza dovuto al Covid-19 è servito, se non altro, a farci capire quanto sia fondamentale per un Paese avere una buona organizzazione della sanità. Ma, soprattutto, ci ha insegnato a dare a questo settore la giusta importanza.
Dopo decenni di continui tagli ai fondi destinati ad ospedali, cliniche e complessi sanitari, oggi anche il nostro Governo sembra aver realizzato i propri errori. In questo momento, finalmente, il settore sanitario è tornato ai vertici dell’importanza per tutti.
Ed è per questo motivo che il Governo italiano ha deciso di attuare un Piano di investimenti dell’importo di 1,167 miliardi, tutto dedicato all’edilizia sanitaria.
Advertisement - PubblicitàI protagonisti di tutto il progetto, oltre agli ospedali ovviamente, sono soprattutto i posti in terapia intensiva. E l’obiettivo principale è quello di aumentarli il più possibile.
L’idea ha iniziato a svilupparsi grazie alla straordinaria opera di costruzione del reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano. Incredibilmente, grazie al lavoro continuo di operai e volontari, ma anche grazie alla generosità dei tanti donatori, il nuovo reparto è stato realizzato in soli 8 giorni. Ed è attivo dal 23 marzo 2020.
Un modello da seguire, senza alcun dubbio. Ma ciò non è accaduto solo a Milano. In 3 mesi di piena emergenza, in tutta Italia sono stati realizzati ben 3.500 posti letto in più di terapia intensiva.
Ad oggi il totale dei posti di terapia intensiva nel nostro Paese è di 8.679. Il nuovo Piano investimenti nell’edilizia sanitaria, punta a raggiungere e superare la cifra di 11 mila.
Advertisement - PubblicitàL’investimento rientra tra le misure previste dal Decreto Rilancio, in cui si riserva per la sanità un contributo di ben 3,250 miliardi di euro, che si aggiungono agli 1,4 miliardi già stanziati con il Decreto Cura Italia.
Nel futuro prossimo, si prevede la ristrutturazione di tutti i Pronto Soccorso e dei reparti di emergenza presenti in Italia, ma anche la realizzazione di veri e propri Covid Hospital stabili. In realtà però, più che a nuove costruzioni, si pensa a favorire la conversione e la rinascita di quelli già esistenti.
I privati avranno la possibilità di acquistare degli spazi da ristrutturare e da trasformare in strutture e ambulatori che possano supportare gli ospedali. In questo modo, oltre a creare una rete sanitaria più organizzata ed efficiente, si avrebbero molti più posti di lavoro, e anche i privati potranno guadagnarci.
Insomma, il Piano di investimenti da 1,167 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria promosso dal Ministero della Salute, potrebbe essere proprio il punto giusto da cui partire per risollevare con una spinta l’economia italiana. Tra i tantissimi altri vantaggi.
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