La crisi del settore edile ormai è un fenomeno risaputo, che tocca direttamente tutto il territorio italiano. Continua con numeri da incubo anche quella della città di Reggio Calabria, dove si registrano perdite devastanti.
La crisi del settore edile ormai è un fenomeno risaputo, che tocca direttamente tutto il territorio italiano. Continua con numeri da incubo anche quella della città di Reggio Calabria, dove si registrano perdite devastanti.
I dati sono preoccupanti per l’economia reggina, la quale gran parte si basa proprio sull’andamento del settore dell’edilizia. Ad oggi la massa salariale conta -15 milioni di euro, e la causa è da riscontrarsi soprattutto nei cantieri bloccati.
Advertisement - PubblicitàIl comparto delle costruzioni si trova in grave crisi da ormai 11 anni in tutto il territorio italiano. Ci sono città e zone però, che sentono la perdita più di altre, perché proprio nell’edilizia fondano la loro economia.
Una di queste città è Reggio Calabria, che già durante lo scorso anno, registrava dati sconcertanti, che poco di buono facevano sperare. A renderlo noto nel dicembre 2019 fu Nino Botta, sindacalista appartenente alla Filca-CISL.
Egli dichiarò già allora che in 10 anni, la massa salari del settore delle costruzioni ha avuto una perdita pari a 45 milioni di euro, per un calo di oltre il 60%. Nello stesso periodo di tempo, gli operai licenziati sono stati circa 5.000, ovvero il 57%.
Botta aggiunge però anche che tali numeri: “potevano e possono essere ribaltati, basti pensare che il valore delle opere pubbliche attivabili nel territorio reggino ammonta ad oltre 2 miliardi di euro”.
Tale ragionamento ci porta a concludere che la causa di tutto sia, ancora una volta, il problema della burocrazia che da anni ha sospeso e bloccato i cantieri. E che invece di favorirne la riapertura, la ostacolava. Ma a peggiorare il tutto c’è anche l’assenza di controlli, infatti il sindacalista sottolinea che:
“Si è giunti a questo punto perché la regola principale delle imprese che operano nel settore edile in città è una sola: non averne”.
Advertisement - PubblicitàDa quanto vediamo, la situazione nel tempo non è affatto migliorata. Infatti, nel periodo che va da ottobre 2019 a marzo 2020, i dati riguardanti l’edilizia reggina sono sprofondati ancora più in basso.
In questo semestre si registra oggi un calo di 15 milioni di euro del monte salari. Tali risultati sono ancora più devastanti dei 45 milioni citati prima. Perché i 45 milioni si contavano in 10 anni. La perdita di 15 milioni invece è avvenuta in soli 6 mesi.
Fa venire i brividi solo paragonare i dati di Reggio Calabria riguardanti l’ultimo periodo rispetto a quello precedente:
Insomma, dopo aver analizzato questi numeri, non c’è davvero molto altro che possiamo dire a riguardo. Attendiamo a questo punto di vedere i risvolti relativi al nuovo Decreto Semplificazioni. E speriamo che le nuove disposizioni vengano attivate al più presto, così che il settore dell’edilizia possa riconquistarsi il valore che merita, e che gli viene negato da un tempo ormai indefinito.