Tra i provvedimenti previsti nell’ambito di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato incluso anche l’Ecobonus sociale.
Tra i provvedimenti previsti nell’ambito di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato incluso anche l’Ecobonus sociale. Trattasi di una delle novità previste dalle modifiche del PNRR. A sostegno della misura sono stati stanziati 4 mld di euro, fondi rivolti a incentivare l’efficientamento energetico.
L’Ecobonus sociale è un provvedimento destinato ai giovani e ai percettori di bassi redditi. La nuova misura è basata anch’essa sulle detrazioni fiscali, ma con vincoli più restrittivi poiché rivolta alle categorie a basso reddito.
Di seguito, entriamo nei dettagli per conoscere la novità prevista insieme ad altre modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel corso della cabina di regia del 27 luglio 2023. Ecco quindi cosa sapere in merito a uno degli aspetti più qualificanti del Piano REPowerEU, espressamente destinato alle abitazioni private.
Sommario
Il Ministero ha chiarito che, con il classico strumento delle detrazioni fiscali e con alcuni essenziali correttivi, il nuovo provvedimento dell’Ecobonus sociale andrà a sostenere i nuclei familiari a basso reddito. Si tratta di quelle famiglie rimaste fuori in passato dagli interventi di efficientamento energetico degli immobili.
Il nuovo incentivo, rivisto, modificato e potenziato è focalizzato sulle abitazioni private e prevede un accesso più inclusivo ed equo.
Infatti, differentemente dalle precedenti detrazioni fiscali, che non prendevano in considerazione le posizioni reddituali delle persone, il nuovo incentivo sarà rivolto soltanto ai soggetti con bassi redditi e ai giovani. Dalle indiscrezioni degli ultimi giorni emerge che l’Ecobonus sociale riproporrà i benefici fiscali del tradizionale Ecobonus in versione più sostenibile economicamente. L’attenzione è rivolta dunque alle famiglie più svantaggiate, con lo sguardo esclusivamente verso i redditi bassi.
Un concreto impegno del Governo che mira così ad assicurare un migliore efficientamento energetico per tutti. Promotore di tali finalità, l’Ecobonus sociale diventa un mezzo per i nuclei familiari più bisognosi e, parallelamente, contribuisce alla decantata transizione ecologica.
Il nuovo provvedimento, presentato nel corso della cabina di regia del 27 luglio 2023, è comunque ancora da definire, anche se fa già molto discutere per i possibili risvolti dopo il depotenziamento del Superbonus edilizio.
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Uno dei principali punti interrogativi da chiarire interessa la soglia reddituale, oltre la quale le famiglie perderanno il diritto a svolgere gli interventi con la fruizione dell’Ecobonus sociale. L’idea più accreditata porta all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, con l’opportunità di beneficiare della misura con un ISEE non superiore ai 15.000,00 euro.
Da questo punto di vista siamo, però, ancora soltanto nel campo delle ipotesi e molto c’è ancora da fare.
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Advertisement - PubblicitàAlmeno per il prossimo anno (2024), la nuova misura coesisterà con il tradizionale Ecobonus, che prevede detrazioni IRES e IRPEF per il miglioramento dell’efficientamento energetico delle abitazioni e di altre tipologie di immobili. Il provvedimento dunque dovrebbe essere strutturato sotto forma di detrazione fiscale, con il Governo che ha il compito di definire i tempi di rimborso e l’aliquota.
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Visto che la misura è rivolta ai bassi redditi, è possibile ipotizzare tempi di rimborsi piuttosto lunghi, in maniera tale da permettere alle persone con una scarsa capienza fiscale di fruire del beneficio. I fondi stanziati a favore del nuovo incentivo, pari a 4 miliardi di euro, dovrebbero essere divisi equamente per gli anni 2024 e 2025.
Advertisement - PubblicitàCon le modifiche al PNRR sono stati quindi potenziati gli incentivi esistenti, con il chiaro intento di favorire la transizione del green. L’Ecobonus sarà rafforzato e cambiato nella forma, in base alle linee guida previste dal rivisto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e secondo i principi concordati con la Commissione Europea.
Potranno fruire della nuova agevolazione gli edifici monofamiliari, i condomini, le case popolari, le associazioni sportive e i club amatoriali.
La nuova forma di sostegno sarà diretta ai soggetti con redditi bassi, ai giovani e ai nuclei familiari a rischio povertà. Appartengono alle fasce di reddito basse pure gli incapienti, per loro è possibile ipotizzare la possibilità di accedere alla cessione del credito.
L’Ecobonus sociale è stato presentato già alla Camera, con un progetto finalizzato all’introduzione di un bonus sino al 100%, a cui affiancare l’opportunità di accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Il progetto di legge si inserisce in un dibattito aperto da tempo, in merito al futuro delle agevolazioni edilizie e nell’ambito delle riforme fiscali.
La rivisitazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza accoglie dunque la nuova proposta, con lo scopo di avviare un Ecobonus di carattere sociale che permetta di favorire ancora di più la transizione ecologica, utile soprattutto in un Paese come l’Italia con gran parte degli immobili non proprio efficienti.
Con lo stanziamento di 4 miliardi di euro il Ministero vuole:
In definitiva l’Ecobonus sociale è in fase di lancio, ma solo l’entrata in vigore del nuovo incentivo dirà se i buoni propositi del Governo si tradurranno effettivamente in risultati concreti per le fasce di reddito basse.
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