Con il provvedimento prot. n. 305784 dell’8 novembre 2021, sono state definite le modalità e i requisiti per l’accesso ai contributi a fondo perduto del DL Sostegni per le start-up.
Il termine oramai è molto vicino, infatti tali beneficiari avevano (e hanno) la possibilità di presentare la richiesta a partire dal 9 novembre e fino al 9 dicembre 2021.
Vediamo di seguito come funziona il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni per le start-up e chi può realmente accedervi.
Sommario
Il Decreto Sostegni, entrato in vigore dal 23 marzo 2021, ha introdotto nuovi contributi a fondo perduto in favore di:
I contributi a disposizione sono i seguenti:
Per gli aggiornamenti, leggi anche: “Decreto Sostegni Bis: tutti i contributi a fondo perduto”
Oltre a queste 3 tipologie di contributi, il decreto Sostegni ha previsto un’opzione aggiuntiva che riguarda esclusivamente le start-up.
All’ultimo periodo dell’art. 1, comma 4, possiamo leggere infatti che:
“Ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma.”
Per tutti gli altri infatti, l’ottenimento dei contributi è legato alla dimostrazione del calo del fatturato nel 2020, che dev’essere inferiore almeno del 30% rispetto a quello fatturato nel 2019.
Advertisement - PubblicitàLa conversione in legge del DL Sostegni, avvenuta con l’entrata in vigore della Legge n. 69 del 21 maggio 2021, ha leggermente modificato i termini riguardanti proprio il contributo concesso per le start-up, alle quali stavolta si è dedicato un comma intero e non solo.
La legge di conversione ha infatti portato all’integrazione del comma 1-ter, con oggetto “Contributo a fondo perduto per le start-up”.
Qui si dispone che i soggetti titolari d’impresa possono beneficiare di un contributo a fondo perduto del valore massimo di 1.000 euro, se:
Sempre la Legge di conversione del DL Sostegni ci informava che avremmo avuto più notizie riguardo al contributo a fondo perduto per le start up con successivi provvedimenti.
Advertisement - PubblicitàEbbene, le notizie sono arrivate appunto con il documento pubblicato l’8 novembre 2021, con cui si dava l’avviso ufficiale dell’invio delle richieste. Viene chiarito appunto che il contributo a fondo perduto di 1.000 euro senza la dimostrazione del calo di fatturato può essere richiesto dal 9 novembre al 9 dicembre 2021.
Ma il provvedimento ci informa anche di molte altre novità. Ad esempio, nel caso in cui nella richiesta presentata ci fossero degli errori, il soggetto potrà modificare la richiesta e inviarla nuovamente. Questo però è concesso sempre entro e non oltre il 9 dicembre 2021 (compreso).
L’istanza dovrà essere trasmessa esclusivamente per via telematica, accedendo alla propria Area Riservata sul portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate.
Può inviare la richiesta:
Una volta inviata la richiesta, il beneficiario otterrà una ricevuta che confermerà la presa in carico della domanda di contributo a fondo perduto per le start-up. Per visualizzare la ricevuta, il soggetto dovrà accedere alla sua Area Riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e poi cliccare nel seguente ordine su: “Servizi” – “Consultazioni e Ricerca” – “Ricerca Ricevute”.
Advertisement - PubblicitàL’istanza inviata dal richiedente, per essere ritenuta valida, deve contenere:
In seguito all’invio di tutte le richieste, e quindi a partire dal 10 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate procederà con la prima fase di controllo, in cui si verifica l’idoneità della richiesta e la presenza delle dichiarazioni necessarie.
A quel punto, le istanze che non risulteranno idonee saranno scartate, e i soggetti coinvolti riceveranno a riguardo un’apposita comunicazione contenente i motivi del rigetto.
Dopo la prima fase di “snellimento”, si procederà con il calcolo degli importi dei contributi a fondo perduto da concedere ai beneficiari idonei. In ogni caso, lo ricordiamo, l’importo non potrà essere superiore a 1.000 euro.
L’importo del contributo a fondo perduto che ogni beneficiario riceverà sarà calcolato in base a:
Se i contributi relativi alle richieste idonee risultano essere inferiori al limite di spesa messo a disposizione, ogni beneficiario riceverà il 100% del contributo possibile, ovvero 1.000 euro.
Advertisement - PubblicitàDopo l’erogazione dei contributi, l’Agenzia delle Entrate procederà con la seconda fase di controlli, verificando tra l’altro:
Se in seguito a tali verifiche si dovesse riscontrare che il beneficiario non era idoneo a ricevere il contributo a fondo perduto per le start up del DL Sostegni, il Fisco procederà come segue.
L’Agenzia darà avvio alle attività di recupero della somma pari massimo a 1.000 euro ricevuta indebitamente dal beneficiario con i relativi interessi, e applicando inoltre una sanzione che può andare dal 100% al 200% della somma stessa.
I soggetti che hanno ricevuto il contributo indebitamente possono procedere alla restituzione spontanea della somma con i relativi interessi. In questo caso, potranno beneficiare della riduzione dell’importo della sanzione, come previsto dall’art. 13 del DL n. 472 del 17 dicembre 1997.
I soggetti potranno procedere alla restituzione spontanea tramite la compilazione del modello F24, seguendo le indicazioni e i codici tributo riportati nella Risoluzione n. 24/E del 12 aprile 2021.
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