Le detrazioni fiscali per interventi edilizi richiedono il possesso legittimo dell’immobile e il consenso documentato del proprietario. La normativa copre anche demolizione e ricostruzione.
Le detrazioni fiscali per gli interventi edilizi rappresentano un’opportunità importante per i proprietari e i detentori di immobili. Tuttavia, per fruire di tali agevolazioni, è fondamentale che il possesso dell’immobile sia legittimo e correttamente documentato.
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, l’agevolazione spetta anche nei casi in cui il possesso dell’immobile derivi da un titolo diverso da un contratto di locazione o di comodato, purché tale titolo sia idoneo ad assicurare la disponibilità giuridica e materiale dell’immobile.
Questo significa che il detentore deve essere in grado di dimostrare, attraverso un atto regolarmente registrato, di avere il diritto di utilizzare l’immobile al momento dell’inizio dei lavori e di sostenere le relative spese.
Advertisement - PubblicitàNel caso specifico trattato dall’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 112 del 23 maggio 2024, il contribuente ha dichiarato di essere il titolare dei diritti edificatori dell’edificio e il proprietario del terreno dove è stato autorizzato l’intervento edilizio.
Egli ha richiesto chiarimenti riguardo alla possibilità di usufruire del beneficio fiscale previsto dall’articolo 16-bis del TUIR per le spese sostenute per la demolizione del fabbricato collabente. La detrazione in questione ammonta al 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
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La normativa sulle detrazioni fiscali include anche interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, come specificato dal D.P.R. n. 380/2001. In particolare, gli interventi di ristrutturazione edilizia comprendono la ricostruzione di edifici o parti di essi che sono crollati o sono stati demoliti, purché sia possibile accertare la loro preesistente consistenza.
Per poter beneficiare delle detrazioni previste per le spese sostenute per interventi edilizi, il detentore dell’immobile deve avere il consenso del proprietario per l’esecuzione dei lavori. Questo consenso deve essere documentato e disponibile al momento dell’inizio dei lavori.
Inoltre, il possesso dell’immobile deve essere regolarmente registrato e sussistente al momento del sostenimento delle spese, anche se queste ultime sono antecedenti all’inizio dei lavori. La registrazione deve avvenire tramite un atto con data certa, per garantire la validità giuridica del possesso.
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Advertisement - PubblicitàPer quanto riguarda il Superbonus, introdotto dall’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020, le condizioni per la detrazione sono soddisfatte non solo con un contratto di comodato d’uso o di locazione regolarmente registrato, ma anche quando il contribuente dispone dell’immobile in forza di un diverso titolo.
Questo titolo deve garantire la disponibilità giuridica e materiale dell’immobile e deve essere documentato con un atto con data certa. La data di inizio dei lavori deve essere comprovata dai titoli abilitativi, se richiesti, o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà conforme al D.P.R. n. 445 del 2000.
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