É stato approvato in data 2 Maggio 2022 dal Consiglio dei Ministri il Decreto Aiuti: famiglie e imprese sono i beneficiari delle nuove misure previste per poter contrastare gli effetti negativi risultati dalla crisi in Ucraina, che oltre che politica è anche energetica.
Per poter aiutare le imprese e le famiglie a fronteggiare le difficoltà economiche che potrebbero presentarsi e acuirsi nel corso delle prossime settimane, il Decreto distribuirà risorse che ammontano fino a un totale di 14 miliardi di euro.
Sommario
Tra le principali misure adottate figura il bonus di 200 euro per i pensionati e i lavoratori (sia dipendenti sia autonomi) che non abbiano un reddito superiore ai 35.000 euro: una misura una tantum per sostenere economicamente i cittadini a fronte dell’aumento generale dei prezzi e del caro energia.
Inoltre, dopo essere stato adottato nel secondo trimestre del 2022, è stato confermato anche per il terzo trimestre il cosiddetto Bonus Bollette, ossia il bonus sociale energia elettrica e gas: sarà possibile accedervi entro il 31 Agosto 2022, a patto di avere un ISEE inferiore a 12.000 euro, limitando e azzerando quelli che sono gli effetti che han portato all’aumento delle bollette.
É stata invece prorogata fino al 30 settembre 2022 la possibilità di poter godere del Superbonus del 110% per la ristrutturazione di villette e unifamiliari, permettendo di poter godere dell’incentivo qualora, entro la data del 30 settembre, sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi previsti.
Advertisement - PubblicitàTra le novità è previsto anche un finanziamento di 100 milioni al Fondo Sostegno Affitti: sono previsti nuovi bonus sulle locazioni, con particolari agevolazioni per chi decide di affittare una casa o per chi, a causa di difficoltà economiche, non riuscirebbe a pagare il canone.
Le misure previste, però, coinvolgeranno anche il trasporto pubblico locale con un apposito bonus, previsto dall’articolo 33 del Decreto: sarà erogato alle famiglie con reddito basso un apposito bonus per poter usufruire dei trasporti pubblici, contribuendo in tal modo anche alla salvaguardia dell’ambiente.
Advertisement - PubblicitàPer quel che riguarda i crediti d’imposta, è stata aumentata fino al 50% l’aliquota per i beni immateriali 4.0, con validità fino al 31 Dicembre 2022 (tale scadenza è differita al 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto che sia pari al 20% del valore di tali beni immateriali).
É invece riconosciuto alle imprese esercenti attività di trasporto un credito d’imposta del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre per acquisto di gasolio da utilizzare come carburante, purché l’impresa acquirente abbia sede legale o stabile organizzazione in Italia.
Aumentano anche le aliquote del credito d’imposta previsto per le spese di formazione del personale dipendente (Bonus Formazione 4.0) finalizzate all’acquisizione e al consolidamento delle competenze tecnologiche: per le piccole imprese le aliquote registrano un aumento dal 50% al 70%, per le medie imprese dal 40% al 50%. Inoltre, viene potenziato il Tax Credit per le sale cinematografiche, con la previsione di un credito d’imposta che raggiunge il tetto del 40% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche, sostituendo di fatto il precedente tetto del 20% degli introiti che derivavano dalla programmazione di opere audiovisive.
In più, è stato previsto un aumento del credito d’imposta dal 20% al 25% per tutte quelle imprese caratterizzate da un forte consumo di energia elettrica o da un forte consumo di gas naturale, in modo da poter supportare il loro funzionamento a fronte di un aumento dei costi energetici in seguito anche agli ultimi eventi che hanno acuito le tensioni relative alla guerra in Ucraina tra la Russia e i vari paesi occidentali.
Inoltre, c’è da registrare un aumento dal 12% al 15% del credito d’imposta previsto in favore delle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse cioè da tutte quelle imprese che sono caratterizzate da un forte consumo di energia elettrica.
Questo credito è riconosciuto sulla spesa sostenuta per l’acquisto di quell’energia che effettivamente verrà utilizzata nel secondo trimestre del 2022. Ciò potrà valere solo se il prezzo della stessa energia, calcolato in base alla media riferita al primo trimestre del 2022, abbia subito un incremento del costo, in particolare se risulti superiore al 30% per ogni kWh rispetto allo stesso trimestre del 2019.
Advertisement - PubblicitàPrenderanno il via, invece, i Patti territoriali per l’alta formazione per le imprese, promossi da Università e altri soggetti pubblici e privati, che riceveranno dunque anche dei contributi statali.
L’obiettivo è quello di promuovere l’interdisciplinarità dei vari corsi di studio, contribuendo alla formazione di nuovi profili professionali che possano risultare innovativi e specializzati, che possano così essere inseriti nel mondo del lavoro, in modo da soddisfare a pieno requisiti ed esigenze.
Inoltre, è prevista la creazione di un apposito fondo per supportare, con contributi a fondo perduto, tutte quelle imprese che sono state particolarmente colpite dalla crisi in Ucraina.
L’accesso al fondo sarà garantito per le piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno realizzato operazioni di vendita di beni e servizi con l’Ucraina, la Russia o la Bielorussia pari almeno al 20% del fatturato totale.
A tale fondo potranno accedere anche tutte quelle imprese che, nell’ultimo trimestre del 2022, han dovuto fare i conti con un aumento del 30% del costo di acquisto medio di materie prime e semilavorati rispetto al costo di acquisto medio corrispondente allo stesso trimestre del 2019.
Tali contributi a fondo perduto saranno garantiti pure a tutte quelle imprese che, nei tre mesi precedenti all’entrata in vigore del Decreto, hanno subito un calo del fatturato del 30% rispetto a quello dell’analogo periodo del 2019.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti di maggio 2022 prevede anche misure per semplificare ulteriormente i procedimenti relativi alla realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, individuando anche altre aree idonee a tali fini.
Sono previste, inoltre, nuove garanzie per le imprese, previa autorizzazione della Commissione europea, che SACE può concedere in favore di banche e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito, per finanziamenti che possono essere concessi in vari modi alle imprese, permettendo loro di fronteggiare adeguatamente le esigenze di liquidità riconducibili alla crisi in Ucraina, che per loro ha comportato conseguenze economiche piuttosto negative.
In particolare, per le piccole e medie imprese agricole e della pesca e dell’acquacoltura, il Decreto Aiuti stabilisce la garanzia diretta dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare pari al 100% dell’importo del finanziamento: tale aiuto permette di supportare tutte quelle PMI che abbiano registrato, nel 2022, un incremento dei costi per l’energia, per i carburanti o per le materie prime.
Advertisement - PubblicitàÉ prevista invece l’istituzione di un fondo che sarà finalizzato a rafforzare gli interventi del PNRR da parte dei Comuni con popolazione superiore a 800.000 abitanti: in particolare, si prevede una dotazione di 100 milioni di euro per il 2022, di 200 milioni per il 2023 e per il 2024 e di altri 100 milioni per il 2025.
Per i Comuni che accolgono i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina o che sostengono gli oneri per il loro affidamento familiare, è prevista dal Decreto una misura di rimborso dei costi sostenuti fino a 100 euro al giorno pro-capite.
C’è da registrare, inoltre, un rifinanziamento del Fondo IPCEI, il Fondo destinato ai Progetti di Comune Interesse Europeo: l’obiettivo è quello di poter supportare in modo attivo le iniziative industriali strategiche.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti prevede anche delle misure per fronteggiare il caro materiali, in modo da poter consentire la realizzazione di opere pubbliche e la partecipazione a nuove gare di appalto, provando a contrastare anche l’aumento dei costi energetici e dei carburanti: gli interventi del Governo prevedono uno stanziamento di ben 3 miliardi di euro per il 2022, di 2,55 miliardi per il 2023 e di 1,5 miliardi per il periodo che va dal 2024 al 2026.
L’aumento dei prezzi dell’energia coinvolge pure gli enti locali, che sono risultati destinatari di un contributo di 200 milioni di euro per garantire la continuità dei servizi erogati.
Sono stati inoltre stanziati complessivi 240 milioni di euro, 80 per anno, tra il 2022 e il 2024, destinati a tutte quelle Province, Città metropolitane, Regioni a statuto ordinario e ad alcune Regioni a statuto speciale che hanno dovuto subire una riduzione del gettito dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT) o RC auto.
Invece è stato previsto uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2022 e di 15 milioni per il 2023 da destinare a Province e Città Metropolitane, con l’equilibrio di permettere loro di riequilibrarsi a livello finanziario ed evitare il dissesto.
Advertisement - PubblicitàA sostegno dell’Ucraina sono previste diverse misure. Una di queste autorizza uno o più prestiti al Governo ucraino, di importo complessivamente non superiore ai 200 milioni di euro, con l’obiettivo di supportare il pieno funzionamento della pubblica amministrazione ucraina, salvaguardandone la stabilità macroeconomica.
Per i rifugiati ucraini sarà possibile, inoltre, in attuazione della Raccomandazione UE del Consiglio del 19 Aprile 2022, ottenere il cambio delle banconote ucraine in euro.
Sono anche previsti diversi aiuti per i rifugiati, andando a migliorare le forme di accoglienza con forme di sostegno economico: per esempio, i Comuni che ospitano richiedenti il permesso di protezione temporanea potrebbero essere i destinatari di un contributo una tantum che possa permettere l’erogazione dei servizi sociali, visto che per il 2022 sono stati stanziati ben 40 milioni di euro per fronteggiare tale esigenza.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti vede come destinataria di alcune misure anche la città di Roma: per prevenire le gravi criticità nella gestione dei rifiuti urbani, sono stati assegnati dei nuovi poteri al commissario straordinario del Governo per il Giubileo del 2025. Quindi, la città di Roma, oltre a poter avere un nuovo piano rifiuti, avrà anche la possibilità di costruire dei nuovi e moderni inceneritori.
Advertisement - PubblicitàIn conclusione, il Governo con questo nuovo Decreto ha provato a sostenere i cittadini con misure economiche importanti per poter fronteggiare le difficoltà derivanti dalla guerra in Ucraina e la relativa crisi energetica che ha comportato un generale aumento dei prezzi e dei costi delle materie prime e dell’energia: dopo i problemi relativi alla pandemia da Covid-19 è importante non sottovalutare nulla e farsi trovare sempre pronti con misure adatte a fronteggiare qualsiasi tipo di problema e a favorire un ritorno alla vita normale che, ormai dal 2020, è ormai auspicato da tutti.
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