Il settore delle costruzioni ha registrato un calo del 3,9% a febbraio 2024, influenzato dalle modifiche ai bonus edilizi. Il Pnrr potrebbe sostenere il settore in questa nuova fase.
Nel mondo delle costruzioni, che ha beneficiato molto degli incentivi statali come il superbonus negli ultimi anni, si registra una novità importante: secondo i dati dell’Istat, a febbraio 2024 c’è stato un calo del 3,9% nell’indice della produzione rispetto al mese precedente.
Questo decremento, il primo da settembre 2023, solleva interrogativi su come le recenti modifiche ai bonus edilizi possano influenzare il settore.
In questo articolo, esploreremo le cause di questa contrazione e discuteremo le possibili future direzioni che il settore delle costruzioni potrebbe prendere alla luce dei cambiamenti nei bonus governativi.
Sommario
Il calo del 3,9% nell’indice della produzione delle costruzioni a febbraio 2024 è stato particolarmente significativo poiché ha interrotto una serie di quattro mesi consecutivi di crescita.
Questa contrazione può essere largamente attribuita ai tagli nei bonus edilizi decisi dal governo, che hanno ridotto l’attrattività di tali incentivi. A partire dal 2024, il Superbonus è stato ridotto dal 110%/90% al 70%, influenzando notevolmente la decisione degli investitori e dei costruttori di avviare nuovi progetti.
Inoltre, il decreto 39/2024 ha introdotto ulteriori restrizioni, come il blocco totale della cessione del credito e dello sconto in fattura, limitando ancora di più le opportunità di finanziamento attraverso questi incentivi.
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Nonostante il calo recente, ci sono ancora fattori che potrebbero sostenere il settore delle costruzioni nei prossimi mesi.
Uno di questi è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che prevede significativi investimenti in progetti infrastrutturali e di miglioramento energetico. Questi appalti potrebbero compensare, almeno in parte, il calo dovuto alla riduzione dei bonus edilizi.
Secondo Flavio Monosilio, direttore del Centro studi Ance, nonostante la fine delle agevolazioni del superbonus e delle cessioni dei crediti, il Pnrr dovrebbe aiutare a mantenere un certo livello di attività nel settore, evitando un vero e proprio crollo.
Advertisement - PubblicitàL’analisi dei dati di febbraio 2024 dimostra una contrazione significativa, ma è importante considerare che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è ancora su livelli relativamente elevati.
La nota ufficiale dell’Istat sottolinea che, nonostante il calo mensile, la produzione ha registrato un incremento del 3,6% nel confronto trimestrale e un aumento del 10,2% su base annua. Questi dati indicano che, pur con un rallentamento a breve termine, il settore mantiene una robustezza di fondo grazie agli alti livelli di attività raggiunti nei mesi precedenti.
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Inoltre, il continuo incremento dell’indice grezzo nei primi due mesi del 2024, che mostra un aumento del 13,6%, e l’indice corretto per gli effetti di calendario, che cresce del 9,4%, sono segnali che il settore potrebbe ancora avere la capacità di adattarsi e reagire positivamente alle nuove condizioni di mercato.
Advertisement - PubblicitàIl calo del 3,9% nell’indice delle costruzioni a febbraio 2024, sebbene possa sembrare preoccupante, dimostra che il settore non è al collasso, ma piuttosto in una fase di adeguamento alle nuove realtà economiche e normative.
Con il supporto del Pnrr e una base solida costruita nei mesi precedenti, il settore delle costruzioni potrebbe riuscire a navigare attraverso queste sfide, mantenendo un ruolo centrale nell’economia italiana.
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