Negli ultimi giorni, il tema della proroga della Social Card, ufficialmente nota come Carta Dedicata a Te, è stato al centro dei lavori per la nuova manovra di bilancio. Questo strumento di sostegno economico, ideato per aiutare le famiglie italiane in difficoltà, sembra destinato a continuare anche nel 2025, ma con importanti modifiche.
Il ridimensionamento riguarda sia l’importo che il numero dei beneficiari, una scelta che risponde a mutate esigenze di bilancio.
Come influirà questa modifica sulle famiglie già in difficoltà economica? Cosa possono aspettarsi i nuovi possibili beneficiari?
Sommario
La Carta “Dedicata a Te“, nota comunemente come Social Card, è nata nel 2023 come una risposta del governo italiano al rapido aumento dell’inflazione che stava gravando pesantemente sui bilanci familiari, soprattutto per le famiglie numerose con redditi bassi.
Finanziata con fondi statali, la social card offriva un importo di 380 euro, incrementato nel 2024 fino a 500 euro, per coprire spese essenziali come alimenti, carburante e abbonamenti ai mezzi pubblici. La scelta di incrementare sia l’importo sia la platea dei beneficiari nel 2024 ha permesso di includere un numero maggiore di famiglie in difficoltà, grazie all’accesso facilitato e alla distribuzione automatica del sussidio per chi rispettava determinati requisiti economici e familiari.
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Tale misura ha inoltre visto l’intervento coordinato dell’INPS e dei Comuni, i quali, senza necessità di domanda da parte dei cittadini, verificavano d’ufficio i requisiti e assegnavano la carta alle famiglie aventi diritto.
Questo sistema, oltre a garantire una distribuzione più equa, ha snellito l’accesso al sussidio, evitando complessi iter burocratici per chi già viveva in condizioni di disagio economico.
Advertisement - PubblicitàIl disegno di legge di Bilancio 2025, approvato dal governo lo scorso 15 ottobre, prevede la proroga della Carta Dedicata a Te, ma con alcune significative modifiche.
Secondo le prime informazioni, lo stanziamento complessivo per il 2025 sarà inferiore rispetto a quello del 2024, con una riduzione di circa 100 milioni di euro. Questa diminuzione delle risorse potrebbe comportare sia una riduzione del contributo una tantum, attualmente di 500 euro, sia una limitazione del numero di famiglie ammesse al sussidio.
Il ridimensionamento è dovuto alle mutate condizioni economiche del Paese e al necessario riassetto dei fondi pubblici, non più giustificabili con l’emergenza inflazionistica del biennio precedente. Tuttavia, il governo non ha escluso la possibilità di interventi successivi, come già avvenuto in passato, per integrare il fondo nel corso dell’anno, qualora nuove risorse diventassero disponibili.
Advertisement - PubblicitàAttualmente, la Social Card viene assegnata automaticamente alle famiglie che soddisfano specifici requisiti economici e familiari. Tra questi, il reddito ISEE deve essere inferiore ai 15.000 euro annui e il nucleo familiare deve includere almeno tre componenti.
Inoltre, le famiglie beneficiarie non devono ricevere altri sostegni al reddito, come l’assegno di inclusione.
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Questo sistema di assegnazione, basato su graduatorie e criteri di priorità, ha il vantaggio di individuare in modo più rapido le famiglie idonee, evitando che queste debbano fare richiesta formale.
L’INPS e i Comuni collaborano per gestire le verifiche e il rilascio della carta. Chi già possedeva la social card ha semplicemente ricevuto una ricarica, mentre le nuove famiglie aventi diritto sono state invitate a ritirare la propria carta presso gli uffici postali, ricevendo una Postepay con l’importo precaricato.
Questo approccio ha permesso una distribuzione più capillare e immediata del sussidio, rispondendo con tempestività alle necessità delle famiglie più vulnerabili.
Advertisement - PubblicitàCon il disegno di legge di Bilancio 2025 in fase di discussione parlamentare, è previsto l’iter consueto che porterà ad eventuali emendamenti prima dell’approvazione finale. L’obiettivo è approvare il testo entro il 31 dicembre, scongiurando il rischio di esercizio provvisorio.
La proroga della Carta Dedicata a Te, sebbene ridimensionata in termini di fondi e numero di beneficiari, rimane comunque una priorità nell’agenda del governo. È possibile, tuttavia, che la misura subisca ulteriori modifiche durante il dibattito parlamentare, oppure che in corso d’anno vengano integrati fondi aggiuntivi per aumentare la platea o l’importo del sussidio, come già avvenuto in precedenza.
Le famiglie italiane che dipendono da questa forma di aiuto potranno, quindi, seguire l’evoluzione del dibattito per capire con maggiore certezza l’ammontare e i criteri di erogazione per il 2025, con la consapevolezza che il governo sembra orientato a mantenere il sostegno, seppur con qualche aggiustamento, a fronte della situazione economica attuale.
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