Per Meloni, i costi delle bollette non sono più sostenibili, sia per le famiglie che le imprese, ed è quindi urgente che il governo rafforzi misure a sostegno dei cittadini e le aziende.
Il problema dei rincari di luce e gas è una delle prime urgenze che si trova ad affrontare il governo Meloni.
Il caro bollette sta mettendo a dura prova molte imprese italiane, con una media di quasi il 10% di aziende che soffre per margini operativi in negativo e dunque non può coprire i costi di produzione. In alcuni settori i rincari sono più accentuati, in particolare quello della carta, ma anche quello della metallurgia, industrie chimiche ed alimentari.
Uno scenario preoccupante che obbliga il governo neo-eletto a mettere in campo strategie adeguate.
Per Meloni, i costi delle bollette non sono più sostenibili, sia per le famiglie che le imprese, ed è quindi urgente che il governo rafforzi misure a sostegno dei cittadini e le aziende.
Sommario
Come ribadito dalla premier in una recente conferenza, la priorità del governo è arginare il costo delle bollette dovuto alla speculazione, accelerando l’utilizzo di fonti diverse di approvvigionamento energetico.
Sarà compito del nuovo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, affrontare la questione in tempi ristretti. Intanto il governo estende gli aiuti sulle fatture di luce e gas per famiglie e attività, già messi in atto dal governo Draghi, fino alla fine di dicembre. In più verranno prorogati gli aiuti sui mutui per le giovani coppie.
Il governo Meloni prevede di ampliare anche i crediti di imposta, una misura già prevista dal decreto Aiuti ter, una manovra per la quale serviranno 5 miliardi.
Advertisement - PubblicitàIl bonus sociale per l’abbattimento dei costi di luce e gas, era già stato istituito dal governo Draghi, ma è stato sfruttato pochissimo da chi ne ha diritto. Complice una laboriosa burocrazia, probabilmente, che collega l’erogazione del bonus alla presentazione dell’ISEE, completa di tutta la documentazione necessaria per avere accesso alla misura di sostegno.
Per il governo Meloni, il bonus sociale dovrà essere semplificato, e distribuito a chi ne ha diritto in maniera automatica. Ad oggi il tetto per l’accesso al sostegno è fissato a 12.000 euro di reddito, ed i tecnici del Mef stanno cercando una sistema per far sì che venga elargito senza presentazione di documenti.
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Advertisement - PubblicitàÉ previsto un maxiemendamento al decreto Aiuti ter, al fine di sbloccare i mutui per gli under 36. Una misura che non incide direttamente sui costi in bolletta, ma influisce indirettamente sulle spese per le giovani famiglie.
La norma prevede che i giovani, di età compresa fra i 18 e i 36 anni, continuino a beneficiare dei tassi agevolati per l’acquisto della prima casa. Nell’ultimo semestre i tassi di interesse sono aumentati notevolmente a causa dell’inflazione, e il governo Meloni ritiene di dover intervenire, con una misura che coinvolge tutte le domande di mutuo presentate fino al 31 dicembre 2022, sia tramite atti notarili che aste.
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I mutui agevolati non riguarderanno però le case di lusso, i soggetti con più di 40.000 euro di reddito, chi non è residente da almeno 18 mesi nel comune in cui si trova l’immobile, e chi è titolare di altri immobili all’interno del territorio nazionale. Ci sono quindi determinati paletti da rispettare, che non consentono un accesso indistinto al sostegno.
Advertisement - PubblicitàSi prevede anche una tregua fiscale, e verrà confermato il taglio del cuneo fiscale, già introdotto dal governo Draghi. Per il 2023 è necessario portare avanti le riduzioni di almeno il 2%.
Il governo Meloni prevede graduali interventi al fine di arrivare a un taglio di almeno 5 punti del cuneo fiscale, in modo da alleggerire le spese delle imprese, e nel contempo aumentare le buste paga dei lavoratori.
In uno dei suoi primi interventi, la premier ha infatti ricordato come l’eccessivo carico fiscale sia uno dei principali ostacoli all’occupazione, e di conseguenza rappresenti un’ulteriore problema che incide, indirettamente, sull’impoverimento di cittadini ed imprese.
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