Nell’ottica degli obiettivi da raggiungere con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), in tema di Rivoluzione Verde, è nato il nuovo Bonus tetti e fotovoltaico.
L’incentivo, denominato anche “Parco Agrisolare”, agevola appunto i lavori di rifacimento del tetto e l’installazione di pannelli fotovoltaici a favore di numerose imprese operanti in specifici settori.
Il Bonus Tetti e Fotovoltaico può essere richiesto fino alla data ultima del 27 ottobre 2022. Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere sull’incentivo.
Sommario
Il Bonus tetti e fotovoltaico è appunto una tra le misure ideate al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi legati al PNRR.
La misura “Parco Agrisolare” rientra nell’elenco delle Missioni previste nel Piano, e nello specifico la troviamo alla categoria “Missione 2: Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”.
Al punto M2C1 (Missione 2, Componente 1), sono contenute le misure dedicate al tema “Agricoltura Sostenibile ed Economia Circolare”, che include appunto, alla sezione “Investimenti 2.2”, il nuovo incentivo volto a favorire la sistemazione dei tetti e l’installazione del fotovoltaico.
Alla misura sono stati dedicati ingenti fondi, pari a 1,5 miliardi di euro per gli anni dal 2022 al 2026, ripartiti come segue:
Viene specificato comunque che almeno il 40% delle risorse sarà destinato a finanziare progetti da realizzare nelle Regioni d’Italia considerate meno sviluppate, ovvero:
Qualora parte delle risorse dedicate a tali regioni non dovessero essere utilizzate, queste saranno destinate ai progetti da realizzare nelle altre regioni italiane.
Advertisement - PubblicitàLe direttive che regolamentano il funzionamento del Bonus tetti e fotovoltaico sono state definite con la pubblicazione del Decreto del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) n. 140119 del 25 marzo 2022, poi modificato dal decreto n. 315434 del 15 luglio 2022.
Il bando di accesso all’incentivo, nonché il Regolamento operativo, sono stati pubblicati con l’Avviso MIPAAF prot. n. 362593 del 23 agosto 2022, poi modificato dall’Avviso MIPAAF del 23 settembre 2022, e ulteriormente aggiornato in seguito con un nuovo Avviso, datato all’11 ottobre 2022, che ha disposto solo la correzione di un errore materiale presente nella versione precedente.
Advertisement - PubblicitàIn sostanza, il Bonus tetti e fotovoltaico consiste in un contributo a fondo perduto concesso dallo Stato e gestito dal GSE.
L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo e l’ammodernamento dell’intero ambito, mediante l’installazione di impianti fotovoltaici su strutture ad uso produttivo dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Possono beneficiare del Bonus tetti e fotovoltaico:
Qualora il soggetto beneficiario dovesse essere una società, in fase di presentazione della richiesta di accesso al contributo Parco Agrisolare, sarà necessario identificare il titolare effettivo, nelle modalità descritte all’art. 20 del D.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007.
L’incentivo non spetta ai soggetti esonerati dalla tenuta contabilità IVA che hanno registrato un volume d’affari annuo inferiore a 7.000 euro in riferimento all’anno 2021.
Advertisement - PubblicitàIl Bonus tetti e fotovoltaico è appunto un contributo in conto capitale, e quindi a fondo perduto, che sarà concesso alle imprese in misura differente sulla base della categoria di appartenenza.
Nello specifico, le categorie suddivise in Tabelle sono contenute all’Allegato B “Elenco Codici ATECO” (scaricabile qui) del decreto ministeriale del 25 marzo 2022, e sono divise a seconda dell’attività svolta come segue:
Le aziende che si occupano di produzione agricola primaria (1A) e quelle che operano nella trasformazione di prodotti agricoli (2A), possono accedere alla misura Parco Agrisolare solo per i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici la cui energia prodotta sarà destinata a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda.
Sempre in riferimento a queste due categorie, in caso i soggetti beneficiari fossero grandi imprese, è necessario, al momento della compilazione della domanda:
A questo proposito, a favore dei soggetti rientranti nella categoria delle “grandi imprese” di cui alle Tabelle 1A e 2A, è stato messo a disposizione l’Allegato D “Simulatore analisi controfattualità grandi imprese” (scaricabile qui).
Advertisement - PubblicitàTutti i soggetti beneficiari, per poter accedere all’incentivo, dovranno dichiarare di essere in possesso dei seguenti requisiti:
Il bonus tetti e fotovoltaico è mirato a finanziare i progetti volti sia all’installazione di impianti fotovoltaici di nuova costruzione, sia al potenziamento di un impianto già esistente.
In entrambi i casi, sono agevolabili le spese legate all’acquisto e alla posa in opera di pannelli fotovoltaici.
L’installazione è ammessa su:
Per quanto riguarda l’intervento di installazione ex-novo dell’impianto fotovoltaico, è necessario che i componenti principali siano nuovi e mai utilizzati in precedenza.
Gli impianti inoltre dovranno avere una potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.
È possibile, in aggiunta al contributo per l’impianto fotovoltaico, chiedere un contributo aggiuntivo per l’installazione di sistemi di accumulo e per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Per l’installazione di un impianto fotovoltaico ex-novo, è possibile richiedere un contributo pari a 1.500 euro per ogni kWp di potenza dell’impianto. L’impianto potrà avere una potenza nominale complessiva non superiore a 500 kWp.
Per l’installazione di un sistema di accumulo aggiuntivo, saranno concessi 1.000 euro per ogni kWh di capacità, con un limite di spesa massimo pari a 50.000 euro.
Infine, per l’installazione di dispositivi di ricarica per veicoli elettrici, si concederanno:
Se invece si volesse usufruire del Bonus tetti e fotovoltaico per il potenziamento di un impianto esistente, il contributo sarà calcolato esclusivamente in riferimento alla realizzazione dei nuovi componenti. Non è possibile includere spese relative a parti già esistenti.
In tutti i casi, il contributo massimo che il beneficiario potrà ricevere per un progetto (o “Proposta”) sarà pari a 75.000 euro. Qualora lo stesso soggetto richiedesse il contributo per più progetti differenti, la spesa massima ammissibile complessiva per tutti i progetti non deve essere superiore a 1.000.000 di euro.
Advertisement - PubblicitàAttenzione, perché non è finita qui. Il contributo Parco Agrisolare difatti, congiuntamente all’installazione del fotovoltaico e alla possibilità di installare sistemi di accumulo e dispositivi di ricarica, concede anche la realizzazione di ulteriori interventi, che sono rivolti appunto alla sistemazione dei tetti.
Leggi anche “Impianto fotovoltaico con accumulo: come funziona, quanto costa e le detrazioni fiscali“;
Tali interventi potranno essere eseguiti solo se si intende procedere anche con la realizzazione del fotovoltaico ex-novo oppure con il potenziamento di uno già esistente. A questo proposito, si fa presente che non è possibile installare i pannelli fotovoltaici su superfici in cui è presente amianto o eternit.
Gli ulteriori interventi complementari concessi sono:
È possibile scegliere di “legare” all’installazione del fotovoltaico uno o anche tutti gli interventi complementari. In ogni caso, la spesa massima ammissibile riferita agli interventi complementari potrà essere di massimo 700 euro/kWp.
Nel caso con l’installazione del fotovoltaico si volesse eseguire l’intervento di bonifica dall’amianto, i due interventi potranno riguardare anche coperture differenti. Inoltre, l’opera di bonifica è ammissibile anche su superfici superiori rispetto a quelle nelle quali si installano i pannelli.
I requisiti da rispettare in questi casi sono due:
È possibile includere tra le spese ammissibili anche l’IVA, del tutto o in parte, purché questa non risulti recuperabile in base alle normative di riferimento.
Advertisement - PubblicitàPer poter usufruire del contributo per i tetti e il fotovoltaico è obbligatorio dichiarare che gli interventi da eseguire rispettino il principio DNSH (Do No Significant Harm).
Il principio DNSH prevede che gli interventi svolti nell’ottica dei fondi concessi con il PNRR non devono arrecare danni significativi all’ambiente.
Sulla base di ciò, per l’intervento di realizzazione ex-novo dell’impianto fotovoltaico, sarà necessario dichiarare il rispetto delle disposizioni CEI e l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili per massimizzare la produzione di elettricità dai pannelli, anche in relazione alle norme di connessione.
Il rispetto di queste condizioni è dimostrabile mediante l’invio della documentazione apposita e, in particolare, con:
Se oltre all’intervento di installazione ex-novo o a quello di potenziamento di un impianto già esistente, si intendessero svolgere anche uno o più interventi complementari, sarà necessaria la presentazione di un’ulteriore specifica dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nella quale si dichiarerà il rispetto del principio DNSH.
Advertisement - PubblicitàIl Bonus Tetti e Fotovoltaico, come già detto, è un contributo a fondo perduto, che consentirà di coprire una buona parte delle spese legate agli interventi da realizzare.
Il contributo spetta in misura differente a seconda alla categoria di appartenenza del soggetto beneficiario, che varia in base all’attività svolta, come descritto alle Tabelle 1A, 2A e 3A.
Per determinare la categoria di appartenenza è necessario far riferimento al Codice ATECO prevalente dell’attività.
I soggetti beneficiari che rientrano nelle Tabelle 1A o 2A, potranno ottenere un contributo massimo pari al:
Esclusivamente per i soggetti appartenenti alla Tabella 1A, sarà inoltre possibile avere un’ulteriore maggiorazione pari al 20%, se:
I soggetti beneficiari che invece rientrano nella Tabella 3A, indipendentemente dalla Regione, potranno ricevere un contributo di intensità massima pari al 30% delle spese ammissibili.
Anche in questo caso, tuttavia, è possibile ottenere una maggiorazione del:
A tal proposito, sono classificabili come:
È possibile presentare la richiesta di accesso al bonus tetti e fotovoltaico esclusivamente per via telematica, mediante il servizio “Agrisolare” messo a disposizione sul sito del GSE.
La richiesta può essere presentata fino alla data ultima del 27 ottobre 2022.
Per procedere con l’invio, è necessario che alla “Proposta” siano allegati i seguenti documenti obbligatori:
Qualora, oltre all’intervento principale, si intendessero eseguire anche uno o più interventi complementari, ovvero quelli relativi alla sistemazione del tetto, sarà necessario allegare anche:
Per ulteriori approfondimenti, consultare l’Allegato A “Regolamento Operativo” (scaricabile qui).
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!