Sommario
Il bonus condizionatori con il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale destinata a chi compra un elettrodomestico del genere, un incentivo previsto nell’ambito del Decreto Rilancio.
Un bonus sotto forma di detrazione utile per aumentare l’efficientamento energetico delle case e valido per i costi sostenuti dal 1° luglio 2020 al 30 giungo 2022.
Per i lavori svolti sulle parti comuni di un edificio composto da 2 o 4 unità abitative di un unico proprietario i cui lavori, alla data del 30 giugno 2022, hanno interessato già il 60% degli interventi complessivi, il superbonus del 110% è fruibile anche per i costi sostenuti entro la fine di dicembre 2022.
La detrazione fiscale viene riconosciuta nella misura del 110%, da dividere tra i beneficiari in cinque quote annue di pari importo per i costi sostenuti entro la fine di dicembre 2021, e in quattro quote annue per i costi sostenuti nel 2022.
Per fruire del Superbonus 110% per l’acquisto e l’installazione di un condizionatore nuovo è necessario però soddisfare precisi requisiti e dei limiti di spesa. Altrimenti, in alternativa a tale misura, gli italiani interessati a sostituire vecchi condizionatori o a installarne dei nuovi hanno l’opportunità di avvalersi dell’agevolazione già stabilita con l’Ecobonus ordinario.
Vediamo allora di seguito quali sono i requisiti, i limiti di spesa da rispettare e come fare la domanda per l’accesso al Superbonus 110%.
Advertisement - PubblicitàSi tratta di una forma di bonus che dà diritto a una detrazione fiscale del 110% solamente se l’acquisto e l’installazione sono effettuati all’interno di opere di efficientamento energetico qualificate come lavori trainanti. Dunque il presupposto è che l’impianto nuovo si occupi anche del riscaldamento e non solamente del raffrescamento degli ambienti.
Stiamo parlando di impianti di nuova generazione e realizzati con il chiaro scopo di puntare dritto ai risparmi energetici. In parole ancora più chiare e semplici, la misura è fruibile al 110% anche solamente per sostituire gli impianti, sempre però a condizione che gli interventi siano fatti contemporaneamente ad almeno uno dei lavori trainanti di seguito indicati:
L’accesso alla misura è vincolato al miglioramento di almeno 2 classi energetiche degli edifici coinvolti negli interventi oppure ai lavori che garantiscono il conseguimento della classe energetica più alta, da certificare attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
l miglioramento delle 2 classi energetiche è ottenibile anche con la realizzazione, sempre contemporaneamente a un intervento trainante, dei lavori che sono stati previsti con la misura dell’Ecobonus: impianti fotovoltaici, sostituzione infissi, etc.
Advertisement - PubblicitàLa detrazione del 110% per l’acquisto o la sostituzione dei condizionatori con impianti di ultima generazione è vincolata anche dei precisi limiti di spesa. Per i lavori da compiere sulle parti comuni di un edificio i limiti di spesa sono i seguenti:
Inoltre, per i lavori da fare su un edificio unifamiliare, il limite previsto è pari a 30mila euro.
Advertisement - PubblicitàUna volta conosciuti i requisiti e i limiti di spesa, passiamo ora a vedere come fare domanda.
Per fruire dell’agevolazione del 110% relativa al bonus condizionatori, all’atto della dichiarazione dei redditi, è necessario presentare i documenti attestanti la sostituzione o l’acquisto di un impianto nuovo e di ultima generazione.
Le relative spese sono quindi da riportare nel Modello di Dichiarazione dei Redditi e consentono l’ottenimento della detrazione di cui si ha diritto.
A tal fine, i documenti da presentare al momento di fare la dichiarazione dei redditi sono:
Per eventuali ulteriori approfondimenti sulla materia è opportuno consultare le FAQ all’indirizzo: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/FAQ.
Una sezione specifica della Agenzia delle Entrate dedicata al Superbonus 110%, con una lunga serie di interessanti domande e risposte utili a fare chiarezza su alcuni punti chiave della questione. Qui troverete le spiegazioni anche sui casi particolari, sugli immobili sottoposti ai vincoli dettati dal codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 42/2004) e su tanto altro ancora.
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