Il Bonus Caldaia 2022 consente la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con una caldaia ad alta efficienza energetica usufruendo delle detrazioni fiscali.
Ci sono diversi incentivi che ammettono tale intervento tra quelli ammissibili, e infatti sostanzialmente non esiste un vero e proprio bonus caldaia. L’incentivo appartiene al più vasto rango delle agevolazioni mirate al miglioramento dell’efficienza energetica.
Vediamo di seguito quali sono le detrazioni fiscali con le quali è possibile sostituire l’impianto vecchio con una nuova caldaia.
Sommario
Il principale incentivo volto al miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici è ovviamente l’Ecobonus tradizionale, che tra gli altri interventi consente la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova Caldaia a Condensazione di Classe A o superiore.
L’incentivo viene concesso nella misura del:
Il tetto massimo di spesa per tale intervento è pari a 30.000 euro.
Per i condomini invece, la detrazione sarà pari a:
È possibile scegliere di usufruire dell’Ecobonus:
Il Bonus Ristrutturazioni è quell’incentivo mirato principalmente ad agevolare gli interventi di manutenzione straordinaria su abitazioni ed edifici condominiali.
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria, sono ammessi anche quelli volti al conseguimento di risparmi energetici, tra cui anche la sostituzione di una vecchia caldaia con una nuova ad alta efficienza energetica.
Il bonus Caldaia 2022 in questo caso ammette una spesa massima pari a 96.000 euro per le unità immobiliari indipendenti. Per quanto riguarda i condomini, il massimale è sempre di 96.000 euro, ma da moltiplicare per ogni unità presente nell’edificio.
La detrazione viene concessa unicamente nella misura del 50%.
Anche qui, c’è la possibilità di usufruirne con il 730 in un tempo di 10 anni, oppure di scegliere le opzioni più veloci dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Advertisement - PubblicitàIl Conto Termico è un incentivo gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici), mirato al conseguimento dell’efficienza energetica negli edifici. È rivolto ai privati, alle imprese e agli enti della PA.
Il conto termico ammette un recupero massimo del 65% delle somme spese per i seguenti interventi:
Non è possibile utilizzare l’incentivo recuperando parte delle spese sostenute in detrazione, così come non è concesso scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito.
La somma spettante sarà erogata direttamente con bonifico sul conto corrente del beneficiario, entro un massimo di 2 mesi dall’accettazione della richiesta. Per importi fino a 5.000 euro, il recupero avviene in un’unica soluzione. Per gli importi maggiori, il GSE procederà con più bonifici (minimo 2 massimo 5), di cui uno ogni anno di spettanza.
Advertisement - PubblicitàCome ormai ben sappiamo, anche il Superbonus 110% (rango Ecobonus 110%) concede di sostituire il vecchio impianto di climatizzazione invernale con dei nuovi sistemi ad alta efficienza energetica.
L’intervento rientra tra quelli trainanti, dunque può essere eseguito da solo, oppure si può legare ad esso un intervento trainato (aggiuntivo). Il criterio fondamentale da rispettare è che, a fine lavori, l’edificio consegua il raggiungimento della Classe energetica più elevata A (o che almeno si ottenga un miglioramento di 2 Classi rispetto a prima).
La sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione con l’installazione di una caldaia a condensazione (o di una delle altre tipologie di impianto ammesse – vedi qui quali) è un intervento concesso nella misura del 110%, con i seguenti massimali di spesa:
È possibile usufruire del Superbonus 110% con la:
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