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Bonus Amianto 2021: come funziona e requisiti, vale il Bonus 110%?

Il Bonus Amianto 2021 è un incentivo rivolto ai soggetti titolari di reddito d’impresa, che operi in qualunque ambito o settore. Questa agevolazione è stata introdotta per la prima volta nel 2016, e le regole sono pressoché sempre le stesse.

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Tra gli altri bonus inseriti nella Legge di Bilancio di quest’anno, ritroviamo anche il Bonus Amianto 2021.

Si tratta dell’incentivo che consente alle imprese di procedere allo smaltimento dell’amianto su edifici presenti in territorio nazionale. Con la possibilità poi di recuperare parte delle spese con la Dichiarazione dei Redditi.

Il Bonus Amianto 2021 può anche essere potenziato nella misura del 110%, perché è uno degli interventi ammessi dal Superbonus 110%. Anche se prevede delle condizioni, come vedremo in seguito.

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Bonus Amianto 2021: come funziona e chi può accedervi

Il Bonus Amianto 2021 è un incentivo rivolto ai soggetti titolari di reddito d’impresa, che operi in qualunque ambito o settore. Questa agevolazione è stata introdotta per la prima volta nel 2016, e le regole sono pressoché sempre le stesse.

Le imprese potranno decidere di eseguire interventi di smaltimento di tutte le tipologie di amianto, su qualsiasi edificio, manufatto o costruzione che si trovi all’interno del territorio italiano.

Se seguiranno tutte le attuali regole inerenti alla rimozione della sostanza dannosa, avranno diritto a ricevere un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute. Che potranno poi detrarre con la Dichiarazione dei Redditi in 3 anni, con 3 quote di pari importo.

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Interventi ammissibili e limiti di spesa

Gli interventi ammessi per poter usufruire del Bonus Amianto 2021 sono i seguenti:

  • Smaltimento e rimozione eternit su edifici e manufatti presenti in territorio nazionale. Ma solo se gli interventi vengono eseguiti con modalità conformi alle disposizioni del Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica);
  • Rimozione e smaltimento di amianto in lastre, coperture in eternit, tubi, canalizzazioni, sistemi di coibentazione industriale, strumenti per trasporto e stoccaggio di fluidi.

In tutti i casi, l’intervento di rimozione della sostanza sarà ritenuto valido anche se l’amianto era già stato trattato (reso innocuo) per mano di impianti autorizzati.

Sarà possibile includere nella spesa complessiva anche pagamenti relativi a consulenze professionali e perizie tecniche, eventualmente richieste dalle imprese per procedere agli interventi. La somma massima spendibile per le consulenze però, dovrà essere di massimo 10.000 euro, e comunque non dovrà superare il 10% della somma complessiva.

Per quanto riguarda l’importo totale che sarà possibile detrarre, va da un minimo di 20.000 euro fino ad un massimo di 40.000 euro.

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Invio domanda e documenti da allegare

È possibile inviare la domanda per accedere al Bonus Amianto 2021 esclusivamente in modalità telematica, accedendo al sito del Ministero della Transizione Ecologica.

Nella domanda si dovranno specificare:

  • Costo complessivo sostenuto per gli interventi;
  • Costo delle spese prese singolarmente;
  • Ammontare del credito d’imposta richiesto.

Per usufruire del bonus, l’impresa non dovrà risultare beneficiaria di altre agevolazioni statali inerenti agli interventi sostenuti. Altra condizione che va citata espressamente nella richiesta di accesso.

Sarà necessario inoltre allegare alla domanda i seguenti documenti:

  • Copia del piano di lavoro del progetto presentato all’ASL di competenza;
  • Copia della comunicazione di fine lavori presentata all’ASL;
  • Asseverazione firmata dall’ASL che attesti l’avvenuto smaltimento presso una discarica autorizzata;
  • Certificazione di restituibilità degli ambienti bonificati firmata dall’ASL (da presentare solo se la sostanza era in stato friabile);
  • Certificazione di un tecnico abilitato che attesti l’effettivo sostenimento delle spese dichiarate.

Se presenti i requisiti, l’impresa potrà beneficiare del credito d’imposta pari al 50%, fino all’esaurimento dei fondi annui dedicati all’agevolazione.

In seguito alla presentazione, il Ministero della transizione Ecologica valuterà attentamente ogni domanda. Dopodiché, avrà 90 giorni di tempo per dare un esito positivo o negativo.

Se la richiesta si riterrà idonea, nella comunicazione sarà specificato anche l’importo effettivo del credito d’imposta concedibile.

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Bonus Amianto 2021: lo smaltimento rientra nel Superbonus 110%?

Il Bonus Amianto 2021 nella misura tradizionale del 50%, può essere potenziato con il Superbonus 110%.

Lo smaltimento dell’eternit rientra infatti tra gli interventi ammissibili per accedere al maxi-bonus. Ed è anche considerato come un lavoro trainante. Ovvero, potrà essere eseguito singolarmente.

Essendo un intervento trainante, allo smaltimento dell’amianto potranno essere abbinati altri lavori trainati, e quindi secondari. Ad esempio, l’installazione di pannelli fotovoltaici o l’acquisto di colonnine di ricarica elettriche.

La condizione principale, come per tutti gli altri lavori legati al Super-Ecobonus 110%, è che gli interventi comportino un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. Sarà necessario che questo raggiunga la Classe Energetica più alta, oppure che almeno faccia un salto di 2 Classi rispetto a prima.



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TAGS: amianto, asl, bonus, bonus amianto, credito imposta, eternit, fondi, rimozione, smaltimento

Autore: Redazione Online

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