Si tratta senza alcun dubbio di una delle misure economiche su cui l’interesse quotidiano da parte della popolazione e dei vari media sia è sempre mantenuto su livelli altissimi, sino a quando non si è arrivati alla comunicazione della sua definitiva approvazione, si parla del chiacchierato Bonus da 200 Euro che il Governo ha recentemente disposto come aiuto a favore delle varie famiglie.
Trattandosi di un incentivo particolarmente trasversale nei suoi aspetti operativi e dalle nette dinamiche in termini di concessione ed erogazione, è indispensabile che sull’argomento venga fatta chiarezza andando a trattare nel dettaglio i punti di maggiore interesse come andremo per l’appunto ora a fare.
Sommario
Denominato anche come Bonus anti inflazione, si tratta di un incentivo una tantum dell’importo totale di 200 Euro previsto dal Decreto Aiuti 2022 tramite cui il Governo offre ai cittadini una soluzione per fronteggiare i recenti aumenti dell’energia e l’incremento dei costi delle materie prime derivanti dalla configurazione storica, sociale e politica attualmente in essere.
Lo stesso premier Draghi in una recente conferenza stampa in riferimento al suddetto Decreto Aiuti ha specificato come le misure previste si aggirino intorno a un totale di 14 miliardi di Euro e come soprattutto siano state finanziate lasciando invariato il livello di indebitamento rispetto all’annualità precedente.
Tale risultato, citando nuovamente le parole pronunciate dal premier Draghi nella suddetta conferenza stampa liberamente consultabile tramite link governativo: “si ottiene incrementando la tassa sui profitti eccezionali delle aziende dell’energia, i profitti che queste aziende hanno accumulato in questi mesi“.
Advertisement - PubblicitàIl Bonus da 200 Euro presente all’interno del Decreto Aiuti 2022 è specificatamente rivolto a:
Purché siano in possesso di un reddito pari o inferiore ai 35.000 Euro.
Advertisement - PubblicitàPer poter beneficiare del Bonus da 200 Euro sarà necessario essere in possesso di entrambi i suddetti requisiti:
Ancora prima che il Decreto Aiuti 2022 venisse legittimato legalmente e burocraticamente tramite la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, consultando le prime bozze del testo era possibile appurare come l’altissima usabilità sarebbe stato uno dei suoi punti di forza e in effetti è proprio così.
Per ottenere il suddetto Bonus non sarà necessario compilare alcuna documentazione o modulo specifico, tutte le persone che rientreranno nelle fasce di destinazione riceveranno automaticamente l’incentivo sulla propria busta paga.
Discorso simile per quel che riguarda i pensionati per i quali sarà compito dell’INPS o dello specifico ente di previdenza procedere all’accredito della somma mediante cedolino della pensione.
Advertisement - PubblicitàSulle modalità di erogazione del Bonus da 200 Euro sin da subito si sono rincorse diverse voci, tuttavia già dalle prime bozze del testo è stato messo in chiaro come le dinamiche operative dell’incentivo dovessero avvalersi di standard espletativi estremamente semplici e così è stato.
La somma dei 200 Euro sarà accreditata nella busta paga o nella pensione di Luglio senza bisogno di presentare alcuna domanda specifica, anche perché, almeno per i lavoratori dipendenti, sarà compito del datore di lavoro riconoscere e legittimare il bonus sulla base dei dati reddituali del dipendente in proprio possesso.
A tal proposito si ricorda che per gli anziani l’accredito del Bonus concorrerà a determinare un assegno molto sostanzioso poiché sarà arricchito dalla presenza, oltre che del Bonus, anche della quattordicesima.
Sempre per quel che riguarda i pensionati occorre ribadire come l’accredito verrà inizialmente corrisposto dall’INPS o dall’ente omologo di riferimento, in concomitanza a ciò i dati reddituali del fruitore saranno controllati con l’Agenzia delle Entrate e laddove la limitazione di reddito fosse stata oltrepassata, l’importo erroneamente erogato dovrà essere rimborsato entro i 5 anni successivi.
Discorso simile per i lavoratori dipendenti. Qualora i limiti reddituali del lavoratore siano incompatibili con l’erogazione dell’incentivo e lo stesso risultasse quindi non dovuto, sarà compito del datore di lavoro ottenere il rimborso mediante 8 rate da applicarsi sulle buste paga successive al conguaglio effettivo.
Advertisement - PubblicitàSi tratta questo di un punto fondamentale della misura in questione poiché, come vedremo, non tutte le situazioni reddituali sono ritenute valide al raggiungimento del limite prefissato.
La suddetta stima verrà calcolata prendendo in considerazione i redditi di qualsivoglia natura, comprensivi di imposta sostitutiva, esenti da imposta o soggetti a ritenuta all’origine.
I redditi che invece non concorrono al raggiungimento della soglia prefissata per l’ottenimento del Bonus sono:
Importante infine ricordare come il Bonus da 200 Euro ai fini fiscali e a quelli della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali non si configurerà come reddito, inoltre non sarà cedibile, pignorabile o sequestrabile.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti, oltre a essere comprensivo del Bonus da 200 Euro di cui in oggetto, contiene ulteriori misure dal momento che nella già citata recente conferenza stampa tenuta dal premier Draghi si è ribadito come le attuali contingenze storiche e sociali siano di grandi difficoltà per le famiglie e quindi un intervento governativo si era reso ormai necessario.
Nello specifico i vari provvedimenti intrapresi toccheranno diversi ambiti, tra cui:
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