La recente audizione della Banca d’Italia su Def ha evidenziato che lo stato di salute dell’economia italiana è migliore delle precedenti previsioni.
La recente audizione della Banca d’Italia sul Def ha evidenziato che lo stato di salute dell’economia italiana è migliore delle precedenti previsioni.
Sergio Nicoletti Altimari, capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, ha sottolineato che il quadro di breve termine appare più favorevole rispetto a quello delle proiezioni pubblicate a gennaio, con un Pil dello 0,6% nell’anno in corso.
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Secondo Bankitalia, è previsto un ritorno alla crescita, seppur modesta, nel primo trimestre. I segnali incoraggianti provengono dall’andamento della fiducia di famiglie e imprese e dall’aumento degli indici dei direttori degli acquisti, tornati in tutti i settori sopra la soglia che corrisponde a un’espansione dell’attività.
Inoltre, le inchieste condotte dalla Banca d’Italia tra febbraio e marzo hanno evidenziato un miglioramento dei giudizi delle imprese sulla situazione economica generale, sostenuti da valutazioni favorevoli sull’evoluzione della domanda e dall’attenuarsi delle difficoltà legate ai costi dell’energia e alla disponibilità di materie prime e input intermedi.
Advertisement - PubblicitàLa produzione industriale, dopo essere diminuita nella seconda metà del 2022, dovrebbe essere lievemente aumentata nella media dei primi tre mesi dell’anno. Nello stesso periodo, anche l’occupazione ha continuato a espandersi. Questi andamenti, secondo l’esponente di Bankitalia, potrebbero essersi tradotti già nel primo trimestre dell’anno nel ritorno a una crescita del prodotto, seppur modesta.
Bankitalia si è soffermata anche sugli oltre 3 miliardi destinati a rafforzare il taglio del cuneo fiscale, che consentirebbero un aumento del reddito disponibile poco inferiore ai 200 euro nell’anno in media. Sotto le ipotesi di invarianza delle soglie di applicazione già in vigore e di avvio dei nuovi sgravi dal prossimo maggio, il raddoppio dell’importo mensile dell’esonero dovrebbe garantire un impatto positivo sul reddito dei lavoratori.
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Advertisement - PubblicitàLe recenti previsioni della Banca d’Italia suggeriscono che l’economia italiana potrebbe continuare a crescere nei prossimi mesi, sostenuta dalla ripresa della produzione industriale, dall’aumento dell’occupazione e dal rafforzamento del taglio del cuneo fiscale.
Tuttavia, è importante continuare a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione economica e i possibili impatti delle politiche adottate dal governo.
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