Secondo i dati della Banca d’Italia, a Novembre i prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,8% su base annua (rispetto al 4,0% del mese precedente) e quelli alle società non finanziarie del 2,8% (rispetto al 3,1% del mese precedente).
Secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia, i tassi sui nuovi mutui erogati alle famiglie stanno continuando a crescere.
Il Tasso Annuale Effettivo Globale (TAEG), che comprende le spese accessorie, è stato rilevato al 3,55% a novembre, in aumento rispetto al 3,23% registrato in ottobre. Inoltre, i tassi sui nuovi prestiti al consumo sono aumentati al 9,25%, rispetto al 8,93% del mese precedente.
I tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati del 2,94%, in aumento rispetto al 2,54% del mese precedente.
Advertisement - PubblicitàSecondo i dati della Banca d’Italia, a Novembre i prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,8% su base annua (rispetto al 4,0% del mese precedente) e quelli alle società non finanziarie del 2,8% (rispetto al 3,1% del mese precedente).
In controtendenza, i depositi del settore privato sono diminuiti al livello più basso degli ultimi 11 anni, del -0,3% dopo il calo dello 0,2% registrato a ottobre. L’ultimo calo dei depositi più negativo rispetto a quello registrato in questo mese si era registrato a Gennaio 2012, quando la variazione sui dodici mesi era stata pari a -0,79%. La raccolta obbligazionaria è diminuita del 3,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6% a ottobre).
A Novembre, le sofferenze bancarie sono rimaste stabili, ammontando a un totale di 34 miliardi di euro, lo stesso livello del mese precedente. Inoltre, le sofferenze nette sono scese da 16,6 a 16,2 miliardi di euro.
Advertisement - PubblicitàLa Banca Centrale Europea (BCE) non ha intenzione di modificare la sua politica monetaria riguardante l’aumento dei tassi di interesse, nonostante i costi di finanziamento per famiglie e imprese stiano diventando sempre più elevati.
Isabel Schnabel, membro tedesco del board della BCE, ha dichiarato che i tassi di interesse dovranno aumentare ancora in modo significativo per raggiungere i livelli sufficientemente restrittivi per garantire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%.
Altri membri del board, come Robert Holzmann e Francois Villeroy de Galhau, hanno confermato questa posizione, sottolineando che l’orientamento della BCE non cambierà fino a quando l’inflazione core non si allenterà. Villeroy de Galhau ha aggiunto che i rialzi dei tassi dovranno avvenire in modo “pragmatico” nei prossimi mesi e che il ciclo di rialzi dovrebbe terminare indicativamente durante l’estate.
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