Il nostro ordinamento giuridico consente al cittadino che ha stipulato un mutuo per l’acquisto di un’abitazione di poter portare in detrazione gli interessi passivi legati allo stesso mutuo.
Di recente è stato spiegato che, nel caso in cui lo stesso soggetto provvedesse a stipulare due differenti mutui per l’acquisto di due diverse abitazioni, egli potrebbe portare in detrazione gli interessi passivi legati ad entrambi i mutui che ha stipulato.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàIl caso di cui parliamo è stato trattato di recente dall’Agenzia delle Entrate in un quesito pubblicato sul portale FiscoOggi.
A scrivere al Fisco è un individuo che rappresenta di essere co-proprietario – al 50% con la moglie – di un immobile adibito ad abitazione, nonché del mutuo ipotecario stipulato per l’acquisto dello stesso.
A tal proposito si fa sapere che, nel 2022, l’istante ha provveduto a donare la propria quota di proprietà al coniuge. Successivamente, nel corso dello stesso anno, egli ha stipulato un nuovo mutuo per acquistare un nuovo immobile da adibire a propria abitazione principale.
La domanda posta è dunque la seguente:
“Può egli richiedere per l’anno 2022 anche la detrazione degli interessi passivi relativi al mutuo stipulato per l’acquisto del nuovo immobile?”
L’Agenzia delle Entrate spiega che questa opzione è concessa dalle normative. Tuttavia, esistono chiaramente dei limiti e delle condizioni da rispettare.
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Advertisement - PubblicitàNello specifico, il Fisco ritiene che sia possibile, in riferimento allo stesso periodo d’imposta, usufruire delle detrazioni per gli interessi passivi di mutui stipulati in relazione a due diversi immobili.
Viene chiarito comunque che, per questo caso in particolare, la doppia detrazione sarà concessa esclusivamente in riferimento al periodo d’imposta 2022.
Questo semplicemente perché, a partire dal periodo d’imposta 2023, il soggetto smetterà di essere a tutti gli effetti co-proprietario sia dell’immobile acquistato con il coniuge, sia del mutuo stipulato per l’acquisto della casa (che a quel punto risulteranno interamente intestati alla moglie).
L’Agenzia spiega inoltre che comunque, in tutti i casi, esiste un limite di spesa che si può portare in detrazione.
Per quanto riguarda gli interessi passivi del mutuo, la detrazione viene concessa attualmente in riferimento ad un importo massimo di 4.000 euro all’anno.
Tale limite, si spiega, è da considerarsi nel suo complesso per l’intera annualità di riferimento.
Ciò significa che, come in questo caso, il cittadino che ha la possibilità di beneficiare di una doppia detrazione – per gli interessi passivi pagati in relazione a due differenti mutui per l’acquisto di due case – dovrà comunque farlo nel rispetto dei limiti complessivi di importo ammessi a detrazione per l’annualità di riferimento.
Il limite di 4.000 euro che l’individuo potrà portare in detrazione deve dunque esser riferito ad entrambi i mutui intesi in maniera complessiva. Non sarà quindi possibile in questo senso dividere i pagamenti effettuati sulla base dei differenti mutui, e non si potranno considerare limiti di spesa distinti.
Il cittadino dunque:
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