Durante la Conferenza Stato-Regioni, tenutasi il 10 ottobre, l’Accordo Stato-Regioni presente all’interno della Legge di Stabilità 2020 ha ottenuto l’approvazione. Sono tantissimi i nuovi provvedimenti presi, ma principalmente si parla di un grande giorno per la sanità italiana.
Il nuovo Accordo infatti, ha dato il via allo stanziamento di importi così sostanziosi come non si vedevano da tempo, che saranno destinati al Fondo Nazionale e all’Edilizia Sanitaria, ma non solo. Vediamo tutte le novità.
Advertisement - PubblicitàGrazie a questo Accordo tra lo Stato italiano e le regioni, nasce quindi un nuovo metodo organizzativo. Stefano Bonaccini, Presidente delle Regioni e delle Province autonome, conferisce il merito più grande prima di tutto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ma riconosce anche il sostanziale intervento di Roberto Gualtieri (Ministro dell’Economia e delle Finanze), di Roberto Speranza (Ministro della Salute), di Francesco Boccia (Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie) e di Antonio Misiani (Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze).
L’intesa raggiunta prevede lo stanziamento di ben 2 miliardi di euro che saranno destinati al Fondo Sanitario Nazionale. E altri 2 miliardi andranno all’edilizia sanitaria. Un traguardo che permette interventi di ristrutturazione e ricostruzione fondamentali nella maggior parte delle regioni italiane.
Advertisement - PubblicitàMa non è finita qui. L’Accordo Stato-Regioni prevede infatti 9 punti centrali molto importanti, volti tutti a favorire lo sviluppo del territorio e il supporto delle istituzioni regionali.
I 9 temi principali dell’Accordo Stato-Regioni sono i seguenti:
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