Se la nuova Legge di Stabilità 2020 verrà approvata dal Parlamento, arriveranno al Piemonte dei nuovi ingenti fondi da destinare all’edilizia sanitaria di tutta la regione. A comunicarlo è stato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte il 21 ottobre in Prima Commissione.
Si specifica già che i fondi stanziati non riguarderanno in alcun modo la costruzione del nuovo Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Per quello infatti esiste una specifica Fondazione che si occupa di organizzare cene benefiche e raccolte fondi al fine di recuperare denaro.
Advertisement - PubblicitàTutto è ancora incerto ovviamente, per cui prendete tutto quello che sentirete in giro con le pinze. In quanto, finché la Legge di Stabilità non sarà ufficialmente approvata, le previsioni non avranno alcuna valenza. Possiamo però analizzare le proposte.
I fondi, pari a 150 milioni di euro, che arriverebbero al Piemonte, fanno parte dell’Accordo Stato-Regioni previsto per il 2020. Questo approverebbe lo stanziamento di 2 miliardi di euro da destinare al Fondo Sanitario Nazionale, e di altri 2 miliardi per l’edilizia sanitaria a livello nazionale.
Icardi, ovviamente ricorda che i fondi arriveranno alla Sanità piemontese solo se la Legge sarà approvata, ma ammette che gli ospedali della regione avrebbero molta necessità di quel denaro. Se fossero tutti destinati all’edilizia sanitaria, con 150 milioni ci si potrebbe costruire un nuovo ospedale. Precisa l’assessore.
Advertisement - PubblicitàAggiunge inoltre che si tratta per ora di una cifra teorica, infatti non c’è ancora certezza dell’importo, né della precisa destinazione dei fondi. E informa infine che i miliardi dell’Accordo Stato-Regioni prevede anche dei contributi aggiuntivi da devolvere alla disabilità e alle borse di studio. L’obbiettivo del nuovo progetto regionale sarà quindi quello di distribuire questi fondi equamente alle province piemontesi. Ammettendo infatti la grande discrepanza che finora ha favorito la città di Torino, a discapito delle altre.
All’assessore è stato chiesto anche di commentare il bilancio passivo registrato dalle ASL nei primi 6 mesi del 2019. Icardi ha risposto prontamente, dichiarando di aver già incontrato i direttori delle aziende sanitarie, e di stare già operando per ridurre il disavanzo registrato. Conclude dicendo infatti che se non si facesse nulla a riguardo, le ASL perderebbero a quel punto delle cifre di circa 200 milioni ogni anno. Cosa ovviamente inaccettabile per delle aziende sanitarie.
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