In un contesto economico in continua evoluzione, è essenziale rimanere aggiornati sulle misure di sostegno disponibili per i professionisti e i piccoli imprenditori.
Una di queste misure, introdotta inizialmente durante la pandemia con il nome di “Iscro” (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa), è stata recentemente riformulata e inserita nella Legge di Bilancio 2024 come un bonus strutturale per i possessori di partita IVA.
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Sommario
L’indennità Iscro è riconosciuta a tutti i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS, a patto che non siano già titolari di un trattamento pensionistico diretto e non siano assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie alla data di presentazione della domanda.
È inoltre indispensabile essere in regola con i contributi obbligatori.
I criteri di accesso all’Iscro sono destinati a subire importanti modifiche. Per esempio, mentre attualmente non si deve essere beneficiari del Reddito di Cittadinanza per accedere all’indennità, dal prossimo anno, si introdurrà l’esclusione per coloro che percepiscono l’assegno di inclusione.
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Inoltre, per poter beneficiare dell’Iscro, sarà necessario avere subito una diminuzione del reddito di lavoro autonomo del 70% rispetto ai due anni precedenti, inasprendo così i criteri rispetto al passato.
Ricapitolando quindi per poter accedere a questo sostegno finanziario, i lavoratori autonomi devono soddisfare alcuni criteri specifici:
Il bonus viene erogato dall’Istituto di Previdenza per un periodo massimo di sei mesi.
Sotto il profilo delle soglie di reddito, l’Iscro si sta evolvendo per ampliare la sua portata. Dal 2024, il reddito annuo non dovrà superare i 12.000 euro, rispetto agli attuali 8.145 euro. Ciò permetterà a un maggior numero di lavoratori autonomi di beneficiare di questa misura di sostegno.
Nonostante queste modifiche, rimane invariata l’entità dell’indennità, che oscilla tra un minimo di 254,75 euro e un massimo di 815,20 euro al mese. Questa somma viene calcolata come il 25% del reddito annuo da lavoro autonomo, sulla base delle ultime dichiarazioni fiscali.
I richiedenti devono ora dimostrare di aver subito una perdita del proprio fatturato di almeno il 70% rispetto ai due anni precedenti, a differenza della soglia precedente del 50%. Questo cambiamento mira a fornire un aiuto più mirato a coloro che hanno subito perdite significative.
Advertisement - PubblicitàPer richiedere l’Iscro, i lavoratori autonomi dovranno presentare la domanda all’INPS, fornendo tutte le informazioni necessarie e dimostrando di soddisfare i criteri richiesti. L’INPS, dopo aver ricevuto le informazioni dall’Agenzia delle Entrate riguardo l’ultimo reddito di lavoro autonomo, procederà con il calcolo e l’erogazione dell’indennità.
Questa misura di sostegno è particolarmente significativa per i lavoratori autonomi, i quali spesso non hanno accesso alle stesse forme di assistenza riservate ai dipendenti. Il bonus offre un supporto concreto, consentendo di mitigare gli effetti di un calo di reddito e di continuare le attività professionali con maggiore sicurezza.
Advertisement - PubblicitàL’introduzione del bonus strutturale per partite IVA nella Legge di Bilancio 2024 rappresenta un passo importante nel riconoscere e sostenere il ruolo vitale dei professionisti e piccoli imprenditori nell’economia.
È fondamentale che i lavoratori autonomi si informino adeguatamente e approfittino di questa opportunità per stabilizzare la propria situazione finanziaria e continuare a contribuire al tessuto economico del paese.
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